L'evoluzione della giarrettiera
Chi non è affascinata da un indumento come la giarrettiera? Scopriamo oggi come nasce questo accessorio moda e come si è evoluto negli anni.
Chi non è affascinata da un indumento come la giarrettiera? Scopriamo oggi come nasce questo accessorio moda e come si è evoluto negli anni.
La giarrettiera è uno degli accessori più sexy per eccellenza, ma sapete che nasce come indumento maschile? Vediamo insieme la sua affascinante storia, il suo ruolo nella moda di oggi fino ad arrivare ai popolarissimi tatuaggi a forma di giarrettiera sempre più diffusi tra le donne.
La giarrettiera, come molti altri indumenti femminili, nasce inizialmente come indumento maschile: era infatti uno degli accessori più diffusi tra i ricchi uomini di corte già nell’800 d.C. Anche il re Carlo Magno indossava abitualmente le giarrettiere per sostenere le sue calze. Nel 1200 la giarrettiera divenne indumento prettamente femminile, ma solo qualche secolo dopo diventò un capo sensuale.
Inizialmente la giarrettiera era solamente un laccio di comodità che sosteneva le calze. Con il passare degli anni venne impreziosita da nastri, pizzi e pietre preziose. Le si attribuirono anche dei poteri speciali.
Nell’Italia del 1700 le giarrettiere venivano chiamate legaccioli, in Francia invece presero il nome di jarretiere. In quel periodo si iniziò ad identificare la giarrettiera come strumento di seduzione, decorandola con nastri intrecciati e fiocchetti.
Se una volta la giarrettiera poteva far vergognare le donne, dal 1800 in poi divenne una cosa di cui vantarsi.
Inizia nello stesso periodo anche la moda di indossarne ben due: la prima teneva ferma la calza sopra il ginocchio, mentre la seconda veniva indossata per capriccio e posizionata sotto la prima.
Con il tempo divenne l’indumento strettamente femminile che conosciamo oggi utilizzato per reggere prima le calze e poi i collant.
Negli ultimi anni è stata sostituita dai reggicalze e dalle autoreggenti e non è più quindi un indumento così alla moda.
Oggi la giarrettiera è diventata tradizione al matrimonio: simboleggia infatti la purezza della sposa. La scelta della giarrettiera deve quindi essere sobria e appunto “pura”, quindi non volgare e senza troppi fronzoli.
La giarrettiera deve essere donata alla sposa e mai comprata direttamente. Nel caso di un abito stretto e aderente è meglio far ricadere la scelta su una giarrettiera senza cuciture.
Solitamente la sposa la indossa per scaramanzia, ma una tradizione divertente prevede il lancio della giarrettiera proprio come quello del bouquet.
Si dice che l’uomo che tra i tanti vincerà la giarrettiera si sposerà entro l’anno, anche se ovviamente c’è chi invece afferma che il lancio della giarrettiera non auspica nulla a chi la riceve. Secondo il galateo, comunque, il lancio della giarrettiera non va assolutamente fatto ai matrimoni.
Secondo la famosa filastrocca dei matrimoni inglesi che indica cosa deve avere una sposa fortunata: “Something old, something new, something borrowed, something blue” (qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di blu) quel “qualcosa di blu” deve essere proprio la giarrettiera, che spesso coincide anche con il “qualcosa di prestato”.
Giarrettiere accompagnate da scritte, fiocchi e pizzi sono tra i tatuaggi più in voga degli ultimi anni. Una delle versioni più diffuse è il tatuaggio della giarrettiera con pistola, sicuramente la versione più aggressiva. Possono essere realizzate anche versioni con motivi tribali o affiancate ad acchiappasogni o piume. Le varianti sono davvero tante e qui dev’essere il gusto personale a scegliere cos’è meglio per voi o quale tatuaggio vi può donare di più.
Per chi pensa che tatuare l’intera giarrettiera sia troppo, c’è sempre l’opzione dei fiocchi che vanno tatuati singolarmente, di solito o sul retro della coscia o davanti.
Anche le scritte a forma di giarrettiera sono molto di moda: vengono disegnate e tatuate lungo tutta la circonferenza della coscia.
Qualunque siano lo stile o il disegno, il risultato sarà comunque molto raffinato ed elegante. Se invece il tatuaggio che avete in mente prevede una parola sola, si può realizzare come il fiocco: o davanti alla coscia o dietro, sempre al centro.
Letitia, 22 anni, scrittrice e blogger, amante di qualsiasi cosa possa essere definita "arte".
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