Perché mostrarsi nude davanti alle amiche potrebbe essere una buona idea
Arrivata a quasi 40 anni, Jacqui si è mostrata nuda alle sue amiche e ha capito che alcuni pregiudizi sono frutto di un'educazione troppo rigida e conservatrice.
Arrivata a quasi 40 anni, Jacqui si è mostrata nuda alle sue amiche e ha capito che alcuni pregiudizi sono frutto di un'educazione troppo rigida e conservatrice.
Non tutte sono pronte a mostrarsi nude in presenza non solo degli uomini ma anche di altre donne. Questo imbarazzo spesso ha radici nell’educazione rigida ricevuta.
Questa storia parla dell’artista inglese Jacqui, 48 anni, e delle sue amiche Jude (49 anni, direttore finanziario), Sharon (55, graphic designer in pensione), e Pat (60, direttrice di un consultorio familiare). Il gruppo condivideva un’amicizia decennale e durante la mezza età ha rotto un tabù: quello di non mostrarsi mai nude una di fronte all’altra. Jaqui ha dovuto spogliarsi, per la prima volta, davanti alle altre.
Jacqui era oltre la trentina si è ritrovata per caso a mostrarsi nuda davanti alle amiche. È capitato durante una vacanza in Irlanda e la donna l’ha vissuta come una vera e propria umiliazione.
Le mie amiche mi hanno convinta a fare il bagno nuda. Ma poi sono scappate sul lato opposto della spiaggia con i miei vestiti e io non ho potuto prendere l’asciugamano non appena sono uscita dall’acqua. Mi sono sentita malata dentro. Essere nuda era una cosa completamente estranea a me. Mia madre mi aveva insegnato ad affrontare il mondo vestita. Non mi ero fatta mai vedere nuda dai miei figli, figuriamoci dalle amiche!
Poi, però, lo shock iniziale si è trasformato in qualcos’altro: voglia di libertà, disinvoltura, divertimento. Da lì, l’idea che prima non sarebbe mai stata presa in considerazione: spogliarsi, farsi scattare delle foto, mostrarsi l’una all’altra infrangendo un tabù della società occidentale. Un semplice atto di “cameratismo femminile” sembrerebbe così aver fatto trovare alle donne un percorso di liberalizzazione di sé e ritrovamento dell’autostima.
L’”umiliazione” di Jacqui, nuda sulla spiaggia, corrisponde all’incubo più grande delle donne inglesi. Spogliarsi è rivelare una parte di sé segreta, paradossalmente in conflitto con le confidenze molto intime che spesso si condividono con le amiche. Ma allora perché non infrangere questi tabù? Perché non mostrarsi come si è veramente davanti alle amiche? Perché poi il problema è spesso prettamente femminile? Gli uomini negli spogliatoi non hanno alcun problema a cambiarsi o fare la doccia insieme?
Girare nudi è anche salutare, sostengono alcuni esperti, in particolare dormire al freddo senza pigiama. In alcuni casi, il nudo diventa anche opera d’arte.
Ma le donne preferiscono celarsi e le nuove generazioni ereditano queste forme di comportamento. I camerini, gli spogliatoi, le cabine. Il mondo è fatto di piccoli involucri costrittivi che ci isolano completamente dagli altri nei momenti più intimi. Ma questo pudore è davvero necessario?
In un certo senso sì. Al di là dell’Eden, delle punizioni divine, delle mele colte e dei racconti biblici, c’è una sfera di intimità personale. Siamo abituati a preservare quella parte di noi stessi come qualcosa di riservato e prezioso. Dall’altra parte, è sbagliato anche associare sempre, senza possibilità di svolte, la nudità a qualcosa di politicamente non corretto e in alcuni casi anche alla pornografia.
Lo psicologo David Holmes dice la sua.
La colpa è di un atteggiamento “politicamente corretto” che ha preso piede negli anni ’00. Anche perché negli anni ’70 avevamo preso a staccarci dall’atteggiamento puritano, che in molti casi è sinonimo di “britannico”, e avevamo intrapreso una strada più libera rispetto alla nudità.
Perché nel ventunesimo secolo si è tornati indietro? La colpa sarebbe del “politicamente corretto”.
Quella [degli anni ’70, ndr] era una rivoluzione breve. Ci siamo trovati terrorizzati dalla nudità perché l’associamo con il politicamente scorretto e la carichiamo di connotazioni sessuali. Gli spogliatoi sono stati sostituiti con dei cubicoli, e gli insegnanti di educazione fisica mandano a casa un ragazzo sudato piuttosto che costringerlo a fare la doccia ed essere accusati di crimini terribili.
Lo psicologo conclude con una chiara teoria: ora le donne sono educate, come in epoca vittoriana, a non mostrarsi mai nude davanti a nessuno.
Anche Jacqui è stata educata a non mostrare mai il proprio corpo, neanche ai figli (ora quasi trentenni). Sua madre, una sarta, l’ha sempre incoraggiata a coprirsi il più possibile. Jacqui la ricorda come una donna composta e attenta.
Non ricordo di averla mai vista nuda.
Ora, con questo progetto fotografico insieme alle sue amiche, Jacqui ha infranto un tabù che pensava si sarebbe portata dietro tutta la vita.
Milanese, shopaholic, cresciuta con Dostoevskij e Sex and the city. Appassionata di cinema, semiotica, sociologia, mainstream e nicchia.
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