Partono per l'addio al celibato in 8 e tornano... in 15!
Mitchel era partito con sette amici per festeggiare il suo addio al celibato. Ma un evento imprevedibile li fa tornare a casa addirittura in 15! Volete sapere cos'è successo?
Mitchel era partito con sette amici per festeggiare il suo addio al celibato. Ma un evento imprevedibile li fa tornare a casa addirittura in 15! Volete sapere cos'è successo?
“Una notte da leoni” è il titolo di uno spassosissimo film, divenuto ormai un vero e proprio cult, che narra le vicissitudini di un gruppo di amici partiti per Las Vegas per festeggiare l’addio al celibato di uno di loro. Ma chissà cosa avranno pensato futura sposa e compagne di questi otto amici che, andati in una baita del Tennessee proprio per trascorrere un week end tra uomini prima delle nozze di uno di loro, Mitchel, sono invece diventati protagonisti di “Una notte da cani“, tornando a casa in… dolcissima compagnia.
Tranquille, non stiamo parlando di una sordida storia di infedeltà con protagoniste ballerine di lap-dance o spogliarelliste, ma di un avvenimento che ha letteralmente sconvolto i piani del promesso sposo e degli amici, tanto da averli spinti a tornare dalle rispettive partner… in 15!
Siete curiose di sapere cos’è successo?
Mitchel Craddock, di Vicksburg, nel Michigan, ha radunato sette amici per trascorrere cinque giorni in una baita sperduta proprio per festeggiare l’addio al celibato fra birre, partite di football e grigliate all’aria aperta. Ma la prima mattina hanno trovato ad aspettarli sulla porta di casa una sorpresa piuttosto particolare: un cane.
Stavamo cucinando la pancetta con la porta aperta – racconta Mitchel – e ad un certo punto troviamo questo cane seduto proprio sull’uscio. Era una cagnolina randagia, non abbastanza sfacciata da entrare: si era solo seduta timida e speranzosa proprio lì. Era un cane così dolce che è bastato conquistarsi la sua fiducia, per vederla festosa e scodinzolante.
Ma, osservandola bene, Mitchel ha immediatamente capito che la cagnolina nascondeva un dolce segreto: era evidente che fosse diventata mamma da poco, così lui ed il gruppo di amici, dopo aver nutrito e dissetato la mamma, hanno pensato che i cuccioli non dovevano essere molto lontani.
Per questo hanno deciso di seguirla, fino a che la randagia ha raggiunto una buca, che tentava disperatamente di proteggere: dentro c’erano sette splendidi cuccioli.
Mitchel racconta
Abbiamo tirato fuori dalla tana ogni cucciolo e li abbiamo messi davanti a lei, che li ha leccati e controllati tutti, annusando anche la persona che li teneva, come a voler dire “OK, mi fido di te”.
Anche se nati in condizioni piuttosto difficili, i cuccioli stavano tutti bene, erano paffuti e vivaci, e tutto questo solo grazie all’amore della loro mamma, che aveva dato loro letteralmente tutto ciò che aveva.
Ma la cosa meravigliosa doveva ancora accadere: inteneriti dai cuccioli e dalla loro mamma Mitchel e gli amici hanno deciso di adottare tutti gli otto cagnolini, che si sono quindi ritrovati a vivere nella piacevolezza e nel tepore di una casa, oltre tutto potendo restare uno vicino all’altro. Il gruppo aveva stanziato un fondo per comprare cibo e birra ma, come spiega divertito Mitchel, dopo il terzo giorno il fondo aveva cambiato destinazione, diventando quello delle “pappe-per-cuccioli“.
Come ha reagito Kristen, la futura moglie di Mitchel?
Le ho fatto la proposta di matrimonio con il nostro Labrador color cioccolato – dice lui- e ora scherziamo sul fatto che per ogni grande evento della nostra vita, prenderemo un cane!
Insomma, anche lei è rimasta davvero sorpresa ma allo stesso tempo entusiasta per il fantastico gesto che il marito ha compiuto. Un gesto di estrema generosità e di bontà che, tra tante notizie di animali maltrattati, può tornare a far sperare: a volte, anche l’uomo è il migliore amico del cane.
L’unica cosa che non abbiamo ben capito e se i 7 ragazzi hanno provveduto anche alla mamma. Visto il loro grande cuore speriamo proprio di sì.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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