Non sarà certo il lavoro più "salutare" del mondo, ma l'offerta lanciata dalla società inglese ILoveGin per molti è senz'altro allettante: stanno infatti cercando persone da mandare in giro per l'Europa ad assaggiare cocktail. Se siete interessate al lavoro, ecco tutto quello che c'è da sapere.
Inutile negarlo, se già al giorno d’oggi riuscire a trovare un’occupazione è un’impresa, trovare un lavoro che si ami e che ci piaccia davvero è a dir poco raro. Mentre sono davvero pochi i fortunati che possono vantare un impiego che li soddisfi pienamente e verso cui nutrano una spontanea passione, la maggior parte si deve “accontentare” di lavori che molte volte reprimono attitudini, ambizioni e sogni. Perché del resto, si sa, sognare è ok, ma la concretezza serve, eccome.
Attenzione, però: per alcuni si potrebbero presto aprire le porte per un lavoro davvero interessante.
La società inglese ILoveGin offre infatti un’opportunità di lavoro per tutti gli amanti del gin, che consiste nell’essere “spediti” da una parte all’altra d’Europa proprio per testare cocktail. Il tutto per la discreta somma di 20 mila sterline. No, non è uno scherzo, e l’annuncio di lavoro è stato pubblicizzato da Esquire, anche tramite social.
A company has listed a vacancy for a 'Gintern'. Drink gin for a living? Sounds good to us: https://t.co/ps6DSthnlK pic.twitter.com/KCWPbum3bc
— Esquire UK (@EsquireUK) 19 agosto 2016
Inutile dire che sono stati tantissimi quelli che hanno portato il proprio “curriculum” all’attenzione della società, al punto che l’offerta, la cui scadenza era inizialmente prevista a settembre, è stata prolungata. Tutti pronti con la valigia in mano per viaggiare da un angolo all’altro del continente per testare in prima persona nuovi drink, e diventare così degli esperti gintern, un neologismo creato proprio da ILoveGin dall’unione della parola “gin” con “intern”, ossia stagista. Come si legge nell’annuncio stesso dell’azienda
Siamo alla ricerca di uno stagista amante del gin – gintern, come ci piace chiamarlo – che sarà felice di trascorrere le sue giornate provando nuovi mix, nuovi marchi e visitando le distillerie. Dovrete essere super eccitati quando al bar notate un gin che non avete mai provato prima, ed essere pratici dei social per aggiornare i follower sulla vostra esperienza, capaci di pensare fuori dagli schemi e desiderosi di conoscere gente e posti nuovi”
Per il momento, certi di corrispondere in pieno al profilo ricercato, sono stati 4 mila quelli che hanno presentato la propria candidatura, e l’azienda britannica assicura che entro brevissimo tempo riuscirà finalmente a fare una selezione fino a ufficializzare il nome del vincitore.
Siamo stati travolti da così tante domande, oltre 4mila candidati – si legge sul sito della società- che non siamo ancora riusciti a scegliere, ma stiamo cercando di riavviare il processo e assumere qualcuno entro i primi mesi del 2017. Scusate e buona fortuna!
Il cerchio si stringe, insomma, e, come succede sempre quando si presentano opportunità lavorative del genere, l’attesa di chi ha fatto domanda per essere assunto sale inesorabilmente, mista alla speranza di essere il (o la) prescelto/a.
Veniamo alle “note dolenti” (ahimè ce ne sono!) per coloro che vivono in Italia ma sono interessati a partecipare: uno dei requisiti prevede di vivere nel Regno Unito, e ciò potrebbe, naturalmente, rappresentare una limitazione di non poco conto. Fra le altre cose, inoltre, c’è l’obbligo assoluto di avere compiuto almeno 18 anni, la necessità di avere una patente e, inutile dirlo, anche una discreta esperienza in fatto di gin, per poter almeno essere in grado di riconoscerne uno buono quando lo si assaggia.
Insomma, il lavoro dei sogni, ma solo se non siete astemie! Senza tener conto del fatto, ovviamente, che la sobrietà rimane uno dei requisiti indispensabili richiesti, non solo dall’azienda, ma anche e soprattutto per la salute degli aspiranti gintern!
Se invece i super alcolici non sono proprio il vostro forte, abbiate pazienza… c’è sempre un lavoro dei sogni ad aspettarvi da qualche parte!
Cosa ne pensi?