Quei messaggi che una modella riceve ogni giorno anche se non li vuole

Ricevere apprezzamenti in chat, a volte anche molto volgari, da perfetti sconosciuti "beccati" in rete. Succede sempre più spesso, specie a chi è bellissima per lavoro. Di messaggi indesiderati, spade nella roccia e foto di peni non richieste

Parliamo di social. Anzi, siamo più specifiche: parliamo delle nostre foto sui social. Pubblicare un selfie, una foto in costume, uno scatto (generalizziamo, insomma) in cui ci vediamo belle. Ci sono persone che amano farlo, persone che lo fanno solo ogni tanto, persone che non lo fanno mai perché non si sentono a proprio agio. È una scelta personale e non c’è, ovviamente, un modo più o meno giusto di comportarsi.

L’atteggiamento medio intorno a questa abitudine, però, non è sempre incoraggiante. Pubblicare una propria foto – specie se è una foto un po’ sensuale, diciamocelo – può invogliare gli sconosciuti a tentare un approccio poco elegante. La stragrande maggioranza di noi si sarà trovata, almeno una volta nella vita, a ricevere attenzioni virtuali indesiderate da parte di un uomo.

Ecco, ora proviamo a immaginare quante possano riceverne le modelle: oggettivamente bellissime e, con ogni probabilità, con una frequenza molto alta di foto personali pubblicate sui social. Soprattutto per motivi di lavoro, dato che Instagram è una vetrina ormai molto efficace. Per farsi notare e lavorare con i più bravi – dicono – è molto importante fare networking e condividere i propri ritratti. Ecco: le modelle, per tutti questi motivi, si trovano a gestire un bel po’ di messaggi indesiderati da parte di sconosciuti, ogni giorno.

Una giornalista di GQ, a cui è capitato di posare per dei fotografi (e che ha sperimentato la sua buona dose di “vitellonaggio online”), si è divertita a raccogliere i messaggi ricevuti da alcune modelle. Ve li riproponiamo qui. Come direbbe Piero Angela: ecco diversi tipi di corteggiamento che possiamo osservare nell’esemplare maschio della razza umana.

(Spoiler: non sono frasi particolarmente romantiche…)

L’appassionato di Game of Thrones

Ehi sei superfiga! Ultimamente mi **** come un drago sulle tue foto di Instagram…

(Al posto degli asterischi inserite il sinonimo di “autoerotismo” che preferite)

L’epico-medievale

Te lo ******** talmente a fondo che chi riuscisse ad estrarlo verrebbe considerato il nuovo Re Artù. Ah, comunque hai un blog stupendo!

L’esteta

Dovresti mostrare di più la parte intima, completerebbe la tua bellezza.

L’ultimo romantico

Sei bellissima. Puoi mandarmi una foto della tua vagina? Un uomo sarebbe fortunatissimo ad averti al suo fianco.

 

L’autoironico

Dalla testimonianza di una modella:

Una volta sull’account di Instagram un tizio mi ha scritto chiedendomi delle foto. Presa da un momento di ironia gli ho detto che se voleva degli scatti poteva assumere me, un fotografo e un make up artist. Il tizio si è arrabbiato: mi ha dato della troia insolente e presuntuosa.

Scherzi a parte, secondo voi: cosa spinge molti uomini a tentare approcci del genere, ben sapendo che (9 casi su 10) non saranno particolarmente apprezzati? Per dimostrare qualcosa a se stessi? Per provare il brivido di contattare una donna bellissima, magari considerata inaccessibile, e scriverle apprezzamenti spinti?

Potrebbe essere questo, una dimostrazione di potere. E però gli uomini – quelli interpellati dalla giornalista di GQ – ci danno una risposta molto più banale. Come a dirci che, come sempre, ci facciamo troppi viaggi mentali su questioni che potrebbero essere semplici: “Non è un approccio, è come quando fischi a una ragazza per strada. Lo fai perché puoi”. Ah. Ok.

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Inutile dire che, anche a volerci ridere sopra, ricevere certi commenti può essere imbarazzante, denigratorio e offensivo. Si tratta pur sempre di una molestia, anche se virtuale. Ma per fortuna noi donne siamo tipe ironiche. E allora ci sono reazioni come quelle della giornalista di GQ, e altre come quelle di Whitney Bell. Che adesso vi raccontiamo. Avete presente un’altra pratica molto amata da alcuni uomini, inviare in chat foto non richieste del loro pene? Un livello successivo, ancora più invadente, dei messaggi che abbiamo condiviso sopra.

Ecco, Whitney Bell – che è un’artista californiana – ne ha fatto addirittura una mostra fotografica. Una mostra che raccoglie tutta una serie di “primi piani” indesiderati ricevuti via chat. Alcuni erano indirizzati proprio a lei, Whitney, che ne ha fatto una piccolo repertorio. Altri le sono stati inviati da altre ragazze venute a conoscenza di questo progetto.

Fonte: Whitney Bell

Così è nata la mostra “I didn’t ask for this: a lifetime of dick pick”. Un modo sarcastico di denunciare un fenomeno in forte crescita. Dunque Whitney è contraria alle foto “intime”? Niente affatto:

Non è odio per i cazzi o per gli uomini. Mi piacciono entrambi. Non mi piace essere molestata. Ed è così che dobbiamo cominciare a considerare la cosa. Queste foto sono non richieste. A volte ho chiesto foto simili ai miei ragazzi, ma non voglio vedere il cazzo di una persona che non conosco o con cui non c’è il rapporto per farlo.

Amen.

E voi? Avete mai ricevuto attenzioni indesiderate via social?

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