Gli uomini preferiscono le donne formose. Ecco perché!
Esploriamo insieme le ragioni per cui le donne formose piacciono tanto agli uomini, partendo dalla Venere di Willendorf.
Esploriamo insieme le ragioni per cui le donne formose piacciono tanto agli uomini, partendo dalla Venere di Willendorf.
Le donne formose piacciono agli uomini? Non sono mai belle le generalizzazioni, ma sicuramente ci sono – giusto all’interno di una filosofia binaria che esula dalle centinaia di sfumature – uomini che amano le donne curvy e uomini che preferiscono le donne androgine. Però l’interrogativo è legittimo: ogni giorno assistiamo in passerella a modelle magrissime, alla proposizione, su diversi media, di modelli femminili che talvolta appaiono irraggiungibili. Non è stato sempre così. Nella storia degli esseri umani, in passato modelli femminili differenti erano icone di bellezza e di sensualità. Ma lo vedremo tra poco.
In principio c’era la Venere di Milo. Ma anche la Venere di Botticelli. Le forme abbondanti, in particolare su seno e fianchi sono molto diffuse nell’arte fino al Novecento. Quando poi, negli anni ’50 sono state soppiantate da quelle delle maggiorate. Attrici come Marilyn Monroe, Jane Russell, Lana Turner, Rita Hayworth, Mamie van Doren, ma anche le nostrane Sophia Loren, Gina Lollobrigida e Lucia Bosé hanno affascinato tutto il mondo con la loro procacità.
Anche oggi le donne curvy come la modella Ashley Graham sono però molto apprezzate. Accanto a lei anche altre artiste semplicemente formose o decisamente curvy la cantante Nicki Minaj, Blac Chyna, Monica Bellucci, Demi Lovato – che tra l’altro con l’album 2015 “Confident” aveva invitato le ragazze di tutto il mondo a sentirsi a loro agio nella propria pelle – o Lea Michele.
Si tratta di un concetto antropologico abbastanza antico: le donne formose evocano – come la Venere di Willendorf – l’idea dell’abbondanza, della ricchezza, della fertilità. È un po’ un circolo vizioso questo assunto: le donne curvy o formose, nelle società primitive erano espressione di un certo benessere – mangiavano meglio e di più e quindi ingrassavano – e potevano fare più figli da destinare al lavoro nei campi o alla caccia. In alcuni uomini questo concetto atavico è rimasto a livello inconscio e così le donne formose sono viste come future genitrici.
Ovviamente non sempre è così e a volte – in un eccesso di buonismo – si confonde l’obesità, che porta a problemi di salute e che va affrontata con un medico, con l’essere curvy o formose. In presenza di condizioni come appunto l’obesità – ma anche l’eccessiva magrezza – non sempre la fertilità di una donna è in condizioni ottimali per la procreazione. Tanto più quando l’obesità è causata da ipertiroidismo, un altro problema che va combattuto con il medico.
È un po’ la metafora letteraria della donna-porto. Per alcuni uomini, le donne formose rappresentano la quiete, la tranquillità, proprio per via delle loro forme rassicuranti. Poi ogni donna ha un suo carattere e non è detto che l’interiorità di tutte le donne curvy del mondo sia sempre e comunque rassicurante. Parliamo ovviamente di quella femminilità che è stata codificata appunto in secoli e secoli di opere d’arte. Oggi sappiamo, per fortuna, che ogni donna ha una fisicità che appartiene a lei soltanto ed è giusto che si senta a proprio agio con essa.
Questo paragrafo è dedicato in particolar modo a noi italiani e a tutti gli appassionati di cinema nel mondo – Quentin Tarantino docet – che sono cresciuti negli anni ’70 e ’80 guardando i film con Gloria Guida, Nadia Cassini, Edwige Fenech, Carmen Russo e Lilli Carati. Queste attrici, attraenti oltre che brave, molto formose hanno ridescritto un immaginario maschile, che ancora oggi è pieno delle loro figure, di quelle scene di film guardate dal buco della serratura. E che per molti di quella generazione sono stati il primo esempio di educazione sessuale.
Quando una donna formosa ha un décolleté ampio veste meglio gli abiti con una scollatura profonda. Non siamo noi a pensarla così, ma il mondo della moda in generale. E allora perché le modelle sono molto magre? Perché gli abiti – in una taglia che sia abbastanza generica da valorizzare il modello – devono “cadere” come farebbero su un manichino. Da cui il nome comune delle modelle, in gergo, appunto «mannequin».
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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