Tarme e tarli: 10 rimedi efficaci per eliminarle da legno, tessuti e cibo

Avete mai notato un maglione rosicchiato, anche se è sempre rimasto nell'armadio? O siete state costrette a buttare via pacchi di pasta dalla dispensa? Il problema potrebbero essere le tarme: ecco come eliminarle in maniera efficace, con rimedi naturali e non.

Molto spesso vi sarà capitato di imbattervi nelle tarme, quegli insetti simili a farfalle capace di rovinare, rosicchiando, i tessuti o di sciupare i cibi che conserviamo in dispensa.

Ci sono diversi “falsi miti” circa la loro eliminazione che dovrebbero essere sfatati, perché rischiano di nuocere ai tessuti e ai materiali più di quanto facciano gli insetti stessi; se volete dei consigli pratici e davvero efficaci per spazzare via il problema, seguite questo articolo.

 

Come eliminare le tarme dai tessuti

tarme
Fonte: web

Le tarme sono lepidotteri che somigliano a farfalle, le cui larve si nutrono dei vestiti in lana, seta e cotone, provocando dei fori che danneggiano i capi di abbigliamento. Le tarme privilegiano i tessuti sporchi o umidi, e si riproducono velocemente all’interno di armadi e cassetti. Depongono le loro uova solo quando sono al buio, ecco perché non sempre ci si accorge della loro presenza, e inoltre è difficile individuare anche le larve, se non con un controllo accurato. Se si notano le farfalle che svolazzano tra vestiti e indumenti, significa che ormai l’attacco è già avvenuto, perciò occorre intervenire tempestivamente. Non necessariamente usando prodotti chimici, come la naftalina, ci sono ottimi rimedi naturali per allontanare le tarme dai vestiti in modo semplice ed efficace.

Le larve delle tarme sono bianche e hanno la testa marroncina, e lasciano degli escrementi rotondi nella lana. Se si notano, per prima cosa dobbiamo togliere tutti i vestiti dall’armadio e inserire, uno per uno, i capi rovinati in delle buste di plastica che poi verranno messe nel freezer per almeno 24 ore, dato che le basse temperature distruggeranno eventuali larve. Approfittatene durante un cambio di stagione! Una volta tolti dal freezer, i vestiti vanno poi tenuti all’aperto per un paio di giorni, così da farli asciugare bene, e poi devono essere lavati e riposti asciutti e mai umidi. Ripulite anche l’armadio con l’aspirapolvere.
Altri rimedi naturali sono:

  • Acqua e aceto: per eseguire un lavaggio che elimini le tarme, lavate con acqua e aceto prima del normale lavaggio, che farete scegliendo un sapone neutro igienizzante. Prima del lavaggio inoltre sbattete i capi e teneteli al sole per alcune ore.
  • Lavanda: la lavanda è uno dei repellenti naturali contro le tarme, che profumerà anche la vostra biancheria. Con i fiori essiccati si possono preparare dei piccoli sacchetti, da inserire tra i vestiti, ma potete usare anche l’olio essenziale di lavanda, con cui bagnare dell’ovatta o dei piccoli cuscini. L’odore della lavanda è molto sgradito alle tarme, che si allontaneranno evitando di deporre uova.
  • Chiodi di garofano: i chiodi di garofano sono una spezia facile da reperire che funziona in modo efficace per sconfiggere le tarme, eliminandole dai nostri armadi. Hanno un odore forte e pepato, che ha una vera e propria azione repellente per le tarme, e sono un’ottima alternativa alla canfora. Possiamo inserirli in un’arancia, oppure dentro sacchetti da mettere nelle tasche di giacche e pantaloni.
  • Cannella: possiamo utilizzarla in piccole stecche, inserite in sacchetti da mettere tra gli abiti, oppure in polvere, da mettere in contenitori forati. Si può utilizzare anche l’olio essenziale, sistemando le boccettine tra gli abiti. La cannella ha un odore pungente che fa scappare le tarme salvando l’integrità dei nostri vestiti.
  • Bucce di arancia e cedro: vi basterà seccare le bucce di arancia e metterle all’interno di sacchetti, da posizionare tra gli indumenti. Dovrete cambiarle appena l’odore sfuma, così che non perda di efficacia. In alternativa potete utilizzare il cedro per allontanare le tarme dai vestiti, appendendolo tra i capi di lana sull’appendiabiti, oppure mettendo le bucce nei sacchetti.
  • Alloro: le sue foglie hanno un profumo molto aromatico, che riesce ad allontanare le tarme per lungo tempo. Le foglie possono essere utilizzate secche e tritate, e inserite nei sacchetti. Cambiate le foglie ogni 3 mesi circa, per avere un effetto sicuro e duraturo.
  • Patchouli: possiamo utilizzare il suo olio essenziale, versandone 5 o 6 gocce su un cuscinetto, da inserire sulla base dell’armadio o dei cassetti.

Come eliminare le tarme del cibo

tarme del cibo
Fonte: web

Per le farfalline che infestano le nostre dispense vale lo stesso discorso delle tarme dei tessuti; sono le larve che, proliferando, danno il là all’attacco, e anche i rimedi da usare sono piuttosto simili. Prima di tutto, è bene sapere che, una volta accertata la presenza delle tarme, la prima cosa da fare è pulire a fondo tutti i ripiani, e buttare via le confezioni aperte, senza mescolare i prodotti vecchi con quelli nuovi; inoltre, ricordate di pulire a fondo tutti i contenitori in plastica prima di riutilizzarli.

Per combattere l’attacco dei lepidotteri sugli alimenti si può provvedere con l’alloro, con un’arancia “chiodata” con chiodi di garofano, pulendo la dispensa con acqua e aceto e, infine, procurandovi dell’olio essenziale di lavanda, con cui bagnare un fazzoletto da posizionare tra gli scaffali. In alternativa, potete usare l’olio essenziale di menta, citronella o eucalipto.

Come eliminare le tarme del legno

tarme del legno
Fonte: web

Anzitutto val la pena fare una precisazione: quelli del legno si chiamano tarli, non tarme. I tarli infatti rodono il legno, persino il bambù (che non è un legno) mentre le tarme rosicchiano i tessuti ed, eventualmente, gli alimenti. Nella parlata popolare è facile confondere gli uni con le altre, perché la loro azione, seppur su materiali diversi, è simile: entrambi infatti rosicchiano, corrodono, bucherellano.
Le diverse specie di tarli hanno dimensioni diverse: i tarli dei mobili sono simili a piccoli maggiolini e lunghi appena 2 o 3 mm, mentre i tarli delle travi, detti anche capricorni, sono lunghi fino a 2 cm e hanno antenne estremamente sviluppate.

La tradizione popolare ci ha tramandato tantissimi rimedi per eliminare i tarli, molti dei quali, in realtà, rischiano solo di rovinare i mobili. I rimedi naturali infatti non sempre sortiscono l’effetto desiderato, e quelli chimici, se non sono utilizzati nel modo corretto, possono fare più danni del tarlo stesso.
Perciò, non siringate mai i fori con dell’alcool, correreste solo il rischio di distruggere definitivamente il mobile. Non spruzzate insetticidi sui mobili, né irrorate di prodotti antitarlo, né con uno straccio, né con un pennello. Non usate petrolio, o altre sostanze infiammabili, che logorano il legno oltre, ovviamente, a essere molto pericolose.

La cosa migliore da fare è richiedere una disinfestazione affidandosi a un professionista, che più di tutti sarà in grado di valutare la vera identità del danno, ad esempio se è possibile recuperare il mobile, oppure se è da buttare.

Una ditta specializzata può operare in diversi modi, alcuni del tutto naturali, mentre in certi altri casi può utilizzare i prodotti chimici. Se il mobile è piccolo, si potrà procedere al soffocamento degli animali, utilizzando, ad esempio, un pallone in PVC, al cui interno si chiude il mobile o i mobili, immettendovi poi dell’anidride carbonica. Questo intervento richiede circa una ventina di giorni, ma il risultato è garantito: il tarlo muore asfissiato, perché l’aria è carica di anidride carbonica e priva di ossigeno. Un altro rimedio sono le microonde, a cui si espone il legno, che risulta scaldato, non danneggiato. Si può arrivare a circa 75 gradi, temperatura alla quale i tarli muoiono ma il legno non viene minimamente intaccato.

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