Perché a Natale ci baciamo sotto il vischio?
Lo conosciamo come la pianta sotto cui baciarsi a Natale, ma il vischio ha molte proprietà, e tante controindicazioni. A proposito della leggenda, invece...
Lo conosciamo come la pianta sotto cui baciarsi a Natale, ma il vischio ha molte proprietà, e tante controindicazioni. A proposito della leggenda, invece...
Tutte lo conosciamo come la mitica pianta sotto cui a Natale ci si deve scambiare un bacio, ma il vischio è un arbusto che ha molte proprietà, e pure qualche controindicazione.
Chiamato botanicamente viscum album, appartiene alla famiglia delle Viscaceae o Santalaceae, ed è un arbusto semiparassita che si sviluppa spontaneamente nei boschi di Europa e America, aggrappandosi ad alberi ospiti, soprattutto querce, pioppi, meli e biancospino.
Il vischio ha uno sviluppo a forma tondeggiante, rami sempreverdi, foglie oblunghe e coriacee che si trovano nel ramo a due a due, fiori gialli e frutti dalle bacche sferiche, bianche o giallastre, con l’interno gelatinoso e colloso. Proprio il liquido vischioso (da cui prende il nome la pianta) contenuto nelle bacche, è potenzialmente tossico, e inutilizzabile, mentre i rametti fogliati costituiscono la parte medicamentosa della pianta.
Il vischio è un rimedio naturale che può davvero aiutare in diverse occasioni; ad esempio, è utile per i problemi gastrointestinali, di ipertensione, mentre alcuni studi più recenti avrebbero individuato anche alcune sue proprietà immunoterapeutiche: alcuni dei principi attivi contenuti nel vischio, infatti, sarebbero addirittura in grado di interrompere la proliferazione delle cellule tumorali, cosa che ha portato a considerare il vischio una pianta antitumorale. Lo ha dimostrato una ricerca del 2014, riportata anche da ideegreen.it, condotta su cellule tumorali in vitro, che ha spiegato appunto come una somministrazione di doxorubicina e di lectina, estratte dal vischio, rallenterebbe o addirittura bloccherebbe la proliferazione delle cellule maligne. Benché questa teoria sia stata confutata da alcuni autori, che hanno sostenuto come i dati raccolti non siano sufficienti a confermare l’efficacia terapeutica del vischio, in alcuni stati, come la Svizzera, il vischio viene abitualmente impiegato in preparazioni usate come adiuvanti nella terapia antitumorale.
Se assunto in infusi, il vischio migliora l’efficienza del sistema circolatorio incrementando l’affluenza dell’irrorazione sanguigna al cervello, e stimola la diuresi.
Alcuni rimedi proprio a base di vischio sono inoltre usati per ridurre lo stress e alleviare le affezioni delle vie respiratorie.
Come detto, il vischio viene usato per infusi, in forma di erba officinale; la tisana a base di vischio si prepara facendo bollire una tazza d’acqua, nella quale verrà aggiunto un cucchiaio di di erba essiccata, da tenere in infusione per circa 10 minuti, coperta, prima di filtrare il liquido. In ogni tazza ci devono essere 300 ml di acqua e un cucchiaio di erba officinale, e si consiglia di assumerne 2 o 3 tazze al giorno.
Dal vischio si fa però anche un’estrazione non alcolica, che fornisce una tintura, che consente di godere di tutti i principi attivi della pianta in pochissime gocce; tuttavia, reperirla sul mercato non è facile, solo le erboristerie più fornite ne dispongono, così come alcuni siti di e-commerce, come Amazon.
Lo abbiamo anticipato, tantissime sono le proprietà ma notevoli sono anche gli effetti potenzialmente dannosi del vischio: la pianta va infatti evitata qualora sia stata riscontrata un’ipersensibilità verso alcuni dei suoi componenti, ma anche nel caso di assunzione di farmaci anticoagulanti, immunosoppressori e antidepressivi; in queste ultime fattispecie, è opportuno consultare preventivamente il medico, prima di assumere qualsiasi prodotto a base di vischio. Le bacche, velenose, devono essere evitate e, se ingerite, possono provocare vomito e diarrea.
Perché ci si bacia sotto il vischio a Natale? A questa pianta sono riconducibili leggende e tradizioni molto antiche, che affondano le radici soprattutto nei miti celtici, che lo chiamavano oloaiacet; assieme alla quercia il vischio era considerato pianta sacra agli dei, per il fatto che non crescesse in terra, ma in aria, e, sempre secondo le leggende nordiche, era in grado di tenere lontane disgrazie e malattie. Ancora oggi, nei paesi scandinavi, è usanza salutare l’arrivo del nuovo anno baciandosi proprio sotto uno dei suoi rami. Alla base dell’aura leggendaria assunta dal vischio c’è anche il mito di Baldur, o Balder, figlio di Odino: Freya (o Frigga), moglie di Odino e protettrice dell’amore e degli innamorati, rappresentata proprio dal vischio, aveva due figli, Balder e Loki; quest’ultimo, cattivo e invidioso, voleva uccidere il primo, buono e amato da tutti.
Sapute le intenzioni di Loki Freya cercò di proteggere Balder e chiese a Fuoco, Acqua, Terra, Aria e a tutti gli animali e le piante di giurare la loro protezione per l’incolumità del figlio. Freya aveva però ignorato una pianta, che non viveva né sopra né sotto terra: il vischio. Loki lo seppe e, intrecciando i rami di questa pianta, ne fece un dardo acuminato che il dio cieco dell’inverno, da lui chiamato, scagliò contro Balder, uccidendolo.
Tutti gli elementi di Cielo e Terra si rattristarono per la morte dell’amato Balder, cercando, per tre giorni e tre notti, di riportarlo in vita, invano. Freya, disperata, pianse tutto il suo dolore sul corpo del figlio, e le sue lacrime sincere, a contatto con il vischio trasformato in dardo, diventarono le bacche della pianta, facendo riprendere vita a Balder. Freya, colma di felicità, ringraziò chiunque passasse sotto l’albero su cui cresceva il vischio con un bacio. Perciò chi si bacia sotto il vischio, da allora, ha la sua protezione eterna, come simbolo della vita e dell’amore che sconfigge persino la morte.
La tradizione benevola del vischio è stata mantenuta anche nel Cristianesimo, dove la pianta indica fortuna, protezione e amore. Lo si regala durante il periodo natalizio, o lo si usa come decorazione per i pacchi o da appendere sulla porta di casa, come buon auspicio per chiunque entri. Se due innamorati si baciano sotto un ramoscello problemi e difficoltà saranno lontani, mentre si dice che, se nel periodo di Natale una ragazza sotto il vischio non riceve un bacio dall’amato, non si sposerà per tutto l’anno seguente.
Il fascino delle tradizioni…
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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