Corridoio o finestrino? Il posto che scegli dice molto sulla tua personalità
Gli psicologi del comportamento credono che in base al posto che si sceglie in aeroplano si sia egoisti o altruisti: ecco perché.
Gli psicologi del comportamento credono che in base al posto che si sceglie in aeroplano si sia egoisti o altruisti: ecco perché.
Quando viaggiamo in aeroplano (ma anche in autobus o in treno), c’è sempre un dilemma che ci attanaglia prima di accomodarci al nostro posto a meno che non sia strettamente prenotato. E cioè: corridoio o finestrino? Sembra una semplice questione di preferenza personale, ma a quanto pare la psicologia ci dice che scegliere l’uno o l’altro racconta qualcosa di importante su noi stessi. E noi che pensavamo semplicemente che chi vuole stare accanto al finestrino desidera solo guardare il paesaggio durante il tragitto o le nuvole qualche volta in aereo. Invece c’è tutto un mondo che ancora non conoscevamo dietro questa opzione che credevamo di routine. In un video diffuso da Repubblica, vengono riportati i commenti di alcuni psicologi a proposito.
Le persone che scelgono il posto finestrino – spiega Jo Hemmings, psicologa comportamentale – sono più egoiste. Sono meno ansiose e non si fanno problemi a disturbare gli altri per alzarsi.
In pratica Hemmings afferma che chi opta per il posto accanto al finestrino in aereo è più portato a pensare a se stesso e non agli altri. Pensiamoci: chi è nel posto più interno dovrà chiedere a chi è nel posto più esterno – e quindi quello vicino al corridoio – di alzarsi ogni volta che deve andare in bagno o se deve prendere qualcosa nella borsa a mano appoggiata nella cappelliera. Alcune persone non ci sono proprio portate, perché questo significherebbe dare fastidio a uno sconosciuto. Sempre che chi ci sieda accanto lo sia. E quindi è valido anche il contrario. Chi si siede vicino al corridoio è più altruista. In altre parole, chi sceglie il finestrino preferisce disturbare, chi sceglie il corridoio preferisce essere disturbato.
Le persone che scelgono il corridoio – continua Hemmings – tendenzialmente sono più socievoli e accomodanti nei confronti degli altri.
Il sito Quartz ha condotto una ricerca sui passeggeri di aeroplano statunitensi. Chi sceglie il finestrino è oltre il 50% delle persone. E quindi in numero superiore a coloro che scelgono deliberatamente il corridoio. Si tratta in gran parte di uomini, ma naturalmente c’è anche una piccola parte di donne in questa statistica. Quindi le donne sono più inclini alla socievolezza e meno egoiste. Forse qualcuna tra noi dirà che l’ha sempre saputo però in effetti c’è qualcosa che queste ricerche e queste statistiche non prendono in considerazione.
Possiamo scherzarci su quanto vogliamo ma in effetti: che ruolo comportamentale ha chi si siede nel posto di mezzo? E come la mettiamo con i posti assegnati? (Spesso, o meglio quasi sempre, è la compagnia che ci assegna un determinato posto durante la prenotazione). A volte queste ricerche sono mere curiosità e lasciano il tempo che trovano, proprio perché non tengono conto di alcune varianti che probabilmente consistono anche nel gusto personale appunto.
Il finestrino è anche il luogo giusto per sognare, per guardare la città che ci si lascia dietro le spalle dall’alto e per ammirare, sempre dall’alto, il luogo di arrivo. E stiamo parlando di visioni non poco suggestive, chiunque abbia mai viaggiato in aeroplano o anche solo in treno lo sa bene. E significa riconciliarsi con la natura, con il mare o l’oceano, con il pianeta Terra, vedere cose che altrimenti non si potrebbe o non ci sarebbe l’occasione.
Quindi, la prossima volta che potrete scegliere il vostro posto per un viaggio in aeroplano, in treno o in autobus, non fatevi comunque condizionare da questa ricerca. Non sentitevi meno altruiste di come vi sentite di solito, se volete guardare fuori il panorama. E anzi, badate invece, se vi dovesse capitare il sedile vicino all’uscita di sicurezza, di leggere bene le norme che lo regolano. Potrebbe davvero rivelarsi di importanza vitale.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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