È drammatico l’appello del fotografo Andrea Cisternino, ora in Ucraina, in mezzo ad una strage di cani, uccisi per costruire un parco giochi.

“Un ballo con la morte. Ti giri continuamente ed ovunque vedi cani morti. Scene forti che rincorrono altri orrori, fatti di cadaveri, occhi bassi ed indifferenza. In questo caso, accoltellati ed avvelenati.
Non puoi fare a meno di non vederli, perchè sono veramente ovunque. Nella neve rosso sangue. Accoltellati ed avvelenati. Tre, quattro, sette, otto, dodici, sedici, infine diciotto. Un conteggio folle, scatenato da ogni logica, perchè solo tentando di non cedere alla follia puoi arrivare a contare diciotto corpi dilaniati dal fendente e dagli spasmi del veleno.” 
Cisternino, Piotr e due volontarie raccolgono uno ad uno i cani uccisi e li allineano sulla neve. Un paragone forse azzardato ma che esalta questa tragedia senza senso. Il colpevole di quest’esecuzione ha un nome. L’insensibilità ormai regna sovrana, mentre dall’Italia si vogliono organizzare manifestazioni per fermare questo orrore.
Cisternino ha già dichiarato di sentirsi abbandonato in questa sua lotta, un problema riemerso dopo lo scandalo degli europei di calcio, imposti solo dopo aver pulito la strada dai randagi.

I cani son morti anche a causa dell’indifferenza.

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