“La mamma cucina, il papà lavora”: la “non-educazione” dei libri delle elementari
In realtà, forse siamo noi adulti (alcuni, almeno) a essere così preoccupati all'idea di poter "rovesciare" il mondo e il gioco di ruoli per come lo abbiamo vissuto e per come ce lo hanno sempre trasmesso, da preferire crescere figli che saranno altrettanto assuefatti all'idea di questa distinzione netta ma assolutamente discriminante. Il vero "atto di coraggio", allora, sta proprio nel regalare ai nostri figli l'opportunità di essere migliori di noi, e di aiutarli a liberarsi da preconcetti e paradigmi che a tutti gli effetti sono errati e ingiusti.
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