Conigliette di Playboy: le rigide regole per esserlo e i benefit negli anni '60

Un manuale per le conigliette di Playboy: ecco regole e benefit per le ragazze che lavoravano negli anni '60 nei Playboy Club. Eppure, la recente docuserie uscita svelerebbe una parte davvero oscura della rivista e del suo fondatore, Hugh Hefner.

*** Aggiornamento del 31 marzo 2022 ***

Nell’articolo originale, che segue, vi abbiamo raccontato quali erano le rigide regole per diventare una coniglietta negli anni ’60; bene, questo integerrimo vademecum che le ragazze dovevano rispettare potrebbe andare in frantumi dopo l’uscita del docu-denuncia Secrets of Playboy, nel gennaio del 2022, che rischia di cambiare per sempre il modo in cui guarderemo alla figura del fondatore della rivista, Hugh Hefner, scomparso nel 2017.

Il documentario, diretto dalla regista Alexandra Dean, ricostruisce, attraverso le interviste alle famose “conigliette” un immaginario di Hefner tutt’altro che ideale, che avrebbe, come ha scritto il New York Post, “fondato il suo impero sessuale sulle spalle di donne vulnerabili”.

Nella docuserie di parla di abusi sessuali, di zoofilia, di ragazze obbligate a consumare droghe. Questa, ad esempio, la testimonianza di Sondra Theodore, che aveva 19 anni quando iniziò a frequentare Hefner (lui ne aveva 50).

Ha distorto la mia mente facendomi pensare che la sua vita fosse normale. Mi ha fatto conoscere le droghe. Non avevo mai bevuto né mi ero mai drogata prima di andare alla Playboy Mansion. La prima notte che ho passato lì mi hanno dato dello champagne, la droga è arrivata dopo, ero minorenne.

Nei giorni scorsi anche Karissa Shannon, che con la gemella Kristina è protagonista di The Girls Next Door, ha rivelato di essere persino rimasta incinta di Hefner, e di aver abortito.

*** Articolo originale ***

Sexy, affascinanti, iconiche, semplicemente belle. Le conigliette di Playboy sono conosciutissime – non le playmate, quelle che occupano ancora oggi le copertine e il paginone centrale della rivista – ma le ragazze comuni, scelte in base ad alcune loro caratteristiche, che lavorano nei Playboy Club.

Non è facile essere come loro, vivere la loro vita: queste ragazze ricevono dei benefit nel loro lavoro ma il loro mestiere avviene sotto regole molto rigide. Flashbak riporta l’intero manuale 1968-69 per le conigliette di Playboy. Le ragazze venivano scelte e assunte non solo in base alla loro bellezza, ma anche in base alla loro personalità, per poi affrontare un training – anche se per tante si è trattato di un secondo lavoro.

Una figura chiave in questo lavoro era quello della Bunny Mother, che supervisionava le conigliette: si tratta dell’equivalente di Playboy di una caposala, una caporeparto, una preside, una capufficio o una caposervizi, volendo paragonare questo luogo di lavoro a un ospedale, un supermarket, una scuola, un ufficio o un giornale. Se si veniva licenziate, si poteva essere però riassunte successivamente. Ecco cosa significava essere una coniglietta nei ruggenti anni ’60.

Conigliette di Playboy: 7 regole

Conigliette di Playboy
Fonte: The Playboy Club

1. Assenze

Le assenze non retribuite potevano cumularsi fino a un massimo di 45 giorni, prendendo prima accordi con la Bunny Mother – accordi che dovevano essere però approvati dalla direzione generale. Se non si rientrava per la data concordata, si veniva licenziate. Naturalmente, anche l’assenteismo prolungato era causa di licenziamento.

2. Pause

Le pause durante il lavoro dovevano essere autorizzate: le conigliette avevano una specie di cartellino, proprio come gli impiegati, e dovevano registrare pause, ingressi e uscita. In servizio non si poteva masticare gomma o mangiare, né bere bevande alcoliche. Era permesso bere analcolici, limonata o acqua solo quando si era dietro le quinte. Non si potevano ricevere chiamate personali, solo messaggi in caso di emergenza. Non si fumava in servizio, tranne un tiro per poi spegnere la sigaretta nel posacenere.

3. Appuntamenti

Non era consentito frequentare altri dipendenti – neppure di sesso femminile – dei club né clienti. Se erano i clienti a chiederlo, si doveva spiegare educatamente che il regolamento non lo prevedeva. Non si potevano fornite ai clienti dati personali, dal nome reale al numero di telefono. Si poteva conversare un po’ con i clienti esclusivamente per fornire informazioni di routine sul club. Si poteva ballare e scattare foto con i clienti purché non ci fosse contatto fisico.

4. Orari

Si lavorava per 40 ore settimanali, con turni di 8 ore. Si restava lì anche per mangiare, tutte le conigliette avevano diritto a un pasto gratuito nella sala da pranzo designata.

5. Costume

L’iconico costume veniva realizzato su misura da una sarta e riaggiustato periodicamente. Ogni coniglietta ne aveva due, con orecchie, colletto, polsini, papillon, gemelli e coda. Aveva in dotazione anche una torcia a un accendino. Ogni coniglietta era responsabile per questo materiale, che avrebbe dovuto rimpiazzare a sue spese, in caso di smarrimento. Scarpe e biancheria dovevano essere acquistate personalmente. Per calzare meglio il costume, si consigliava di inarcare la schiena.

6. Trucco e parrucco

I capelli dovevano essere sempre ordinati, puliti e al passo con le nuove tendenze, evitando tagli troppo estremi o insipidi. Era consigliato un trucco serale e glamour, perché le stanze dei club presentavano luci soffuse. Si poteva usare ombretto, mascara e ciglia finte. Il rossetto doveva essere brillante ed evidenziato con un passaggio di lucidalabbra.

7. Pulizia e igiene

I costumi dovevano essere lavati ogni giorno o quando necessario. Ci si doveva fare il bagno ogni giorno e deodorarsi. Era consigliato usare una lozione emolliente per la pelle, oltre che tenere un’attenzione speciale per mani e unghie. Per alleviare i piedi stanchi, si consigliava un pediluvio con acqua calda e sale per mezz’ora. Era consigliabile anche massaggiare le gambe e far rotolare i piedi su una bottiglia vuota di Coca Cola.

Conigliette di Playboy: 4 benefit

Conigliette di Playboy
Fonte:The Playboy Club

1. Assicurazione

Ogni coniglietta aveva diritto a una copertura assicurativa di gruppo, per tutelare la propria salute o la propria vita anche in occasioni di eventuali incidenti. Le ragazze potevano scegliere, discutendo con la Bunny Mother, sulla copertura.

2. Vacanze

Dopo un anno di servizio, si maturava una settimana di vacanza nell’anniversario dell’assunzione, due settimane dopo due anni di servizio. Dopo il primo anno, una coniglietta poteva chiedere mezza giornata di vacanza per ogni mese di servizio effettuato, per un massimo di cinque giorni in occasione dell’anniversario dell’assunzione. Ma se si veniva licenziate prima dell’anno, non si aveva il diritto alle ferie retribuite. Le ferie erano retribuite in maniera proporzionale all’anzianità.

3. Gadget e riviste

Le conigliette potevano leggere le riviste del gruppo Playboy in anticipo, due settimane prima della loro distribuzione regolare. Naturalmente, le copie dovevano essere tenute per sé. Tutto il merchandising Playboy poteva essere acquistato a un prezzo molto scontato.

4. Trasferimenti

Le conigliette potevano richiedere un trasferimento da una città all’altra in cui fosse presente un club, senza attendere dei tempi burocratici per una nuova riassunzione. Questo significava la possibilità di vedere il mondo attraverso questo mestiere. Tuttavia, prima che il trasferimento venisse approvato, la Bunny Mother controllava abilità, aspetto, durata del servizio, stato di merito della coniglietta in questione ed esigenze di personale.

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