Come capire se si è maniaci del controllo (o comportarsi con qualcuno che lo è)
Come capire se abbiamo a che fare (o siamo) maniaci del controllo? Non è un'impresa semplice, ma alcuni dettagli possono indirizzarci sulla giusta strada.
Come capire se abbiamo a che fare (o siamo) maniaci del controllo? Non è un'impresa semplice, ma alcuni dettagli possono indirizzarci sulla giusta strada.
Chi soffre di mania di controllo vorrebbe letteralmente prevenire l’imprevedibile, e le variabilità di tutte le situazioni e dei comportamenti altrui; si manifesta quando si è incapaci di vivere le situazioni serenamente, e si vive nel terrore di poter commettere errori, o di non essere in grado di gestire lo stress, oppure se si ha il bisogno costante di essere rassicurati, si ha scarsa (o inesistente) fiducia negli altri e ci si carica di un eccessivo livello di responsabilità, non potendo trascurare neppure il più insignificante particolare.
Fra i “sintomi” riscontrabili in un maniaco del controllo ci sono:
Alla base della mania di controllo, infatti, non c’è solo l’ansia per la gestione delle potenziali fonti di stress emotivo, ma spesso anche un atteggiamento asfissiante verso chi ci circonda, motivo per cui talvolta il maniaco del controllo ha anche problemi nelle relazioni affettive, fino a sfociare nelle relazioni tossiche, caratterizzate da volontà di manipolare l’altro/a, da violenza psicologica e da dipendenza affettiva.
Il solo pensiero che qualcosa possa andare diversamente da come programmato causa frustrazione, e possibile aggressività, nella persona che soffre di mania del controllo.
Parliamo ovviamente di una situazione estremamente pericolosa che può degenerare verso le pericolose derive cui abbiamo accennato poco sopra; la mania di controllo sul partner si esercita anche attraverso il controllo o i giudizi denigranti, si spiano gli accessi ai social, le mail o i messaggi, e si pretende che l’altro/a ci consideri il centro di tutto.
Naturalmente è una domanda di non facile soluzione, perché, come accade di frequente, molto spesso chi ha un problema non sa di averlo, e perciò fatica a cercare gli strumenti per uscire da una situazione spiacevole; in ogni caso, alcuni fattori possono rappresentare senza dubbio dei “campanelli d’allarme” su cui indagare; ad esempio, si può iniziare a ipotizzare di essere maniaci del controllo se
In questo modo, volendo controllare tutto, chiaramente si finisce con il fornire un’immagine finta di se stessi, bloccando ogni spunto di spontaneità; a tutto ciò si aggiunge il fatto che l’ipercontrollo, di fatto, non è che il risultato di credenze disfunzionali che possono letteralmente “ingabbiare” chi ne soffre, costringendolo a vivere in uno stato di ansia perenne.
Nei rapporti di coppia, così come nelle altre situazioni della vita, si può superare la mania del controllo in vari modi, ad esempio:
Inutile sottolineare che, laddove il problema sia una spia di disturbi più gravi, come ansia o disturbi di personalità, è importante rivolgersi a uno specialista; negli altri casi, per rimediare alla propria mania del controllo si può imparare semplicemente a lasciar andare le cose, senza sentirsi in dovere di intervenire continuamente, e comprendere che gli errori non necessariamente sono negativi, ma possono aiutare a maturare e a crescere.
Infine, è importante imparare a uscire dall’ordinario, godendo di qualche piccola novità senza preoccuparsi delle possibili implicazioni negative; per farlo, si può contare anche sulla delega, che può così aiutarci a farci fidare di un’altra persona oltre noi stessi.
Ovviamente è piuttosto complicato anche relazionarsi con una persona maniaca del controllo, soprattutto se proviamo affetto o amore per lei; come dobbiamo comportarci in questi casi?
Prima di tutto, è importante comprendere cosa rende un individuo un maniaco del controllo. Le persone che sono afflitte da questo disturbo spesso pensano di essere indispensabili al mondo, che nessuno sappia svolgere un lavoro meglio di lui e che nessun’altra persona sappia fare le cose in un certo modo. Capire quindi su cosa si focalizza la mania della persona interessata è il primo passo.
Occorre poi valutare se ci sia l’effettivo bisogno di un aiuto professionale, distinguendo la mania del controllo dal fatto di essere solamente una persona autoritaria. I maniaci del controllo, come visto, spesso possono presentare anche altri disturbi della personalità. come il narcisismo patologico o tratti di antisocialità, generati da episodi passati che non sono mai stati risolti. In questi casi, come abbiamo detto, la cosa migliore da fare è convincerlo a rivolgersi a uno specialista.
In particolare, dev’essere uno psicoterapeuta o psichiatra ad aiutare la persona, che però, naturalmente, non accetterà di buon grado di essere curato, in quanto questo passo lo metterebbe di fronte alle proprie tendenze dispotiche.
In terzo luogo è importante capire come il maniaco del controllo influenzi la vita di chi lo circonda: per fare un esempio molto elementare ma calzante, sentirsi come un bambino perennemente rimproverato dai genitori può essere la “lampadina” che aiuta a capire di avere a che fare con un maniaco del controllo.
Ci sono naturalmente anche circostanze in cui chi esercita la sua mania del controllo su di te ha più autorità, ad esempio nel caso di un insegnante, o di un datore di lavoro: in questo caso, le spie di questo disturbo stanno nel suo atteggiamento dittatoriale, nel tono arrogante che usa o nella mancanza di rispetto verso i suoi subordinati.
Non sempre la mania del controllo si associa però a un comportamento sprezzante: molto spesso a esserne affette sono anche le persone gentili, che magari manifesteranno il loro disturbo con frasi come “Se non lo fai sarà un grosso problema”; in una situazione del genere, è importante rendersi conto se si sta agendo per il nostro effettivo bene, o solo perché siamo stati “invitati” a comportarci in un determinato modo.
In tutti questi casi, per affrontare un maniaco del controllo è fondamentale capire che il nostro valore non è condizionato da questa persona, e che noi valiamo quanto lui/lei, indipendentemente da chi sia o da cosa rappresenti nella nostra vita.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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