I migliori film del 2020 femministi, lgbt, romantici, fantasy e non solo
Un excursus tra i migliori film del 2020: ecco cosa dovete assolutamente recuperare tra corti e lungometraggi sentimentali, femministi, fantasy, biopic o a tematica Lgbt.
Un excursus tra i migliori film del 2020: ecco cosa dovete assolutamente recuperare tra corti e lungometraggi sentimentali, femministi, fantasy, biopic o a tematica Lgbt.
Si tratta del film di Greta Gerwig basato sull’omonimo romanzo di Louisa May Alcott: è del 2019, ma in Italia è stato distribuito a partire da gennaio.
È la storia di una donna che lotta contro il patriarcato uscendone sconfitto: si tratta del film di Susanna Nicchiarelli sulla figura di Eleanor Marx, figlia del filosofo Karl, che si batte per i suoi ideali femministi, ma non riesce a sconfiggere l’oppressione nella propria vita.
È basato sulle storie di Nancy Spinger: Enola è la sorella intraprendente (e molto più intelligente) di Sherlock e Mycroft. Ed è interpretata da una sempre adorabile Millie Bobby Brown.
Sì, è decisamente un film femminista, con parolacce e politicamente scorretto. Sacha Baron Cohen riprende il suo storico personaggio, un finto giornalista kazako per trattare argomenti importanti come il diritto alla libera scelta, il diritto delle donne a emanciparsi culturalmente ed economicamente e la misoginia dentro l’amministrazione di Donald Trump.
Si tratta del nuovo film di un regista italiano molto amato a livello internazionale, Mauro John Capece. Il film ha vinto numerosi premi in giro per il mondo: questa produzione italo-canadese parla di una giovane intellettuale lesbica che, nonostante la sua cultura, vive una vita precaria e cerca una soluzione drastica e inattesa per i suoi problemi. Nel cast c’è anche Franco Nero.
Ryan Murphy ha prodotto questo film basato sull’omonima opera teatrale di Mart Crowley che ci ha lasciati proprio nel 2020 (ma facendo in tempo a fare più di un salto sul set). La storia è meravigliosamente drammatica: sono gli anni ’60 a New York e un gruppo di amici omosessuali si incontra in casa di uno di loro per la festa di compleanno a sorpresa di un altro amico. Durante la festa interverrà un vecchio conoscente dell’ospite, particolarmente omofobo, facendo emergere tutte le criticità presenti all’interno e al di fuori del gruppo. Con un cast eccezionale, in cui spiccano Jim Parsons, Zachary Quinto, Matt Bomer e Andrew Rannels.
Murphy ha avuto un anno particolarmente intenso. Oltre alla produzione del film che abbiamo citato prima, ha realizzato la seconda stagione di The Politician, la prima di Ratched e la miniserie Hollywood. E ha diretto questo film, una scanzonata commedia musicale a tema Lgbt che racconta di una ragazzina il cui ballo della scuola viene soppresso perché lei è lesbica e desterebbe scandalo. In suo soccorso giungono personaggi interpretati da star come Meryl Streep, James Corden, Nicole Kidman e Rannels.
È il nuovo film di Daniele Luchetti, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone. La storia, ambientata negli anni ’80, parla di una famiglia, la cui stabilità è messa alla prova dalla relazione dell’uomo con un’altra donna. È toccante, immenso, corale.
Difficile parlare di questo film senza fare spoiler. Charlie Kaufman ha diretto la storia di una giovane donna che una sera va a casa dei genitori del suo fidanzato per conoscerli. Il viaggio sembra piacevole, ma succedono cose via via più strane.
È una storia interpretata da Frances McDormand che porta sullo schermo lo stato d’animo di una donna costretta, dalla Grande Recessione, a vivere come una moderna nomade. Ma nel suo viaggio fisico compie anche un viaggio spirituale, incontrando persone come lei.
È un film del 2019 ma è uscito nelle sale italiane nel 2020. È la storia di un ragazzino che subisce il fascino della propaganda nazista e ha come amico immaginario Adolf Hitler. La sua mamma, che nasconde una giovane ebrea allo scopo di salvarla, cerca di fargli capire i suoi errori. È un film grottesco ma anche pieno di verità e di sentimenti.
È la storia vera di Franco e Andrea che fanno un viaggio in moto fino a giungere in Marocco. Andrea è un giovane con autismo e Franco è suo padre.
È il secondo film da registi per i fratelli D’Innocenzo. All’interno di una comunità chiusa, viene raccontata la storia di alcune famiglie, tra noia, segreti inconfessabili e una vendetta terribile (anche se le atmosfere sono molto simili nella forma e nel contenuto a un certo film di Sofia Coppola).
Uscito sulla piattaforma Disney plus anziché nelle sale data la situazione di quest’anno, è il film d’animazione Disney del Natale 2020 ed è il viaggio di un uomo sull’orlo della morte e di una piccola anima che deve ancora nascere. Un film che ha molto da insegnare, soprattutto agli adulti.
Anche qui un remake, dal film Ju-on di Takashi Shimizu. In Giappone, una donna morta per femminicidio lancia sulla casa una maledizione: il rancore si impossessa della casa e di tutti coloro che vi sono entrati, spingendoli a compiere stragi familiari. Stavolta la scena si sposta completamente negli Stati Uniti e, a differenza del film originale, gli effetti sono più realistici e meno grotteschi.
È un cortometraggio diretto da Gianni De Blasi, con Iaia Forte e presentato al Festival del Cinema Europeo 2020. È la storia distopica di una donna ricca, che lascia tutti i suoi averi per diventare una clochard e partecipare a un reality show molto particolare.
È il 1968 e, dopo una manifestazione, 8 attivisti (7 più uno che era completamente estraneo ai fatti, ma viene coinvolto perché è il capo delle Black Panther) contro la guerra in Vietnam vengono arrestati e processati. Si tratta di un biopic interessante con un bel cast: Cohen, Joseph Gordon-Levitt, Michael Keaton, John Carroll Lynch e Eddie Redmayne.
Giorgio Diritti ha girato questo biopic su Antonio Ligabue: si tratta di una testimonianza toccante sulla storia dell’artista, interpretato da Elio Germano.
Un altro biopic, in cui tutto accade per una ragazza. Si tratta del nuovo film di Sydney Sibilia, anche questo interpretato da Germano (che è anche in Favolacce, tra l’altro). È la storia, raccontata in maniera fantasiosa, di come Giorgio Rosa costruì un’isola al largo di Rimini per riconquistare la sua ex. Nella realtà non è andata affatto così, ma il film è davvero divertente.
Si tratta di una serie di corti, realizzati con mezzi caserecci durante il lockdown. Tra i più interessanti ci sono quello di Paolo Sorrentino (con i pupazzetti della Regina Elisabetta II e Papa Francesco), quello di Pablo Larrain (su un vecchio donnaiolo che cerca di farsi accudire dalle sue numerose ex), quello di Lungano Nyoni (sulle coppie che si lasciano e poi si riprendono in autoisolamento), quello di Johnny Ma (sul rapporto con sua madre lontana).
È un film del 2019, ma in Italia ha avuto una massiccia diffusione solo dopo gli Oscar vinti a febbraio di quest’anno. È decisamente il film simbolo del 2020. Racconta di discrepanze sociali, di incomprensioni e di violenza in Corea del Sud, dove le differenze tra ricchi e poveri si avvertono fortemente in una grande città.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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