Cos'è il curriculum dello studente che chi fa la maturità "avrà in tasca"
I maturandi 2021 dovranno preparare anche il Curriculum dello Studente, che, però, non piace a tutt*, compresi i docenti, per diverse ragioni.
I maturandi 2021 dovranno preparare anche il Curriculum dello Studente, che, però, non piace a tutt*, compresi i docenti, per diverse ragioni.
Ma per i 500 mila maturandi che si apprestano a svolgere la prova quest’anno c’è un’ulteriore novità in più: il Curriculum dello Studente.
Questo documento è stato introdotto dalla Legge 107 del 2015 e in seguito disciplinato dal Decreto legislativo 62 del 2017, e si tratta di una specie di “fotografia” del percorso formativo degli studenti rispetto alle esperienze avute in ambito scolastico ed extrascolastico; la sua importanza è evidente soprattutto in fase di presentazione del candidato alla Commissione d’esame e per lo svolgimento del colloquio, è in formato digitale e comprende tutte le informazioni relative alle attività svolte in ambito extrascolatico, costituendo un valido supporto anche per l’orientamento nella scelta della facoltà universitaria o per l’ingresso nel mondo del lavoro.
Nel 2021 il documento sarà presentato in circa 7.000 sedi d’esame e davanti a 13 mila commissioni, con 26 mila classi coinvolte.
Il curriculum è diviso in tre sezioni: una comprende “Istruzione e formazione”, è a cura della scuola e racconta del percorso di studi, le skills, le conoscenze e le abilità acquisite nel percorso scolastico dallo studente; si ha poi la sezione delle “Certificazioni” linguistiche, informatiche o di altro genere, da redarre o dallo studente o dalla scuola. Infine, lo studente dovrà anche descrive le “Attività extrascolastiche”, ovvero quelle professionali, culturali, artistiche, di volontariato, di cittadinanza attiva o sportive acquisite negli anni.
Il Miur ha messo a disposizione una piattaforma attraverso la quale sia studenti che personale scolastico possono facilmente creare il curriculum.
Il Curriculum dello Studente è stato pensato per fornire un importante strumento formativo ed educativo agli studenti, soprattutto in prospettiva di presentazione alla Commissione d’esame e dello svolgimento del colloquio dell’esame di maturità, proprio perché teso a integrare tutte le informazioni relative alle attività svolte in ambito formale ed extrascolastico.
Può inoltre rappresentare un valido strumento per l’orientamento nella scelta della facoltà universitaria o per l’ingresso nel mondo professionale. Come si legge sulla piattaforma dedicata, “In prima applicazione, nell’a.s. 2020/21, il Curriculum è valorizzato esclusivamente nell’ambito dell’esame di Stato del II ciclo”. Il curriculum sarà ovviamente allegato al diploma.
Come detto, il Curriculum dello Studente si ottiene grazie a un lavoro sinergico fra personale scolastico e studenti, grazie all’accesso alla piattaforma dedicata; a questa possono accedere i dirigenti scolastici, le segreterie e i docenti abilitati da queste ultime (questi però hanno possibilità di visualizzare il curriculum solo per le classi di competenza).
Il personale scolastico troverà sulla piattaforma informatica precaricare le informazioni sul percorso scolastico degli studenti presenti nei diversi sistemi informativi del Ministero dell’Istruzione.
Gli studenti, invece, possono descrivere le proprie esperienze più significative rispetto al proprio percorso formativo, con un’attenzione particolare a quelle che potrebbero essere valorizzate durante lo svolgimento della prova di maturità. Una volta abilitati dalle segreterie, gli studenti possono:
Ovviamente, sia per il personale scolastico che per gli studenti l’ingresso nella piattaforma avviene tramite il tasto “Accedi”, ma per il primo c’è l’alternativa del SIDI, selezionando la voce “Curriculum Studente” dal menù di Anagrafe Nazionale degli Studenti.
Non tutte le persone si sono trovate d’accordo con l’introduzione del Curriculum dello Studente, percependolo come uno strumento atto ad accentuare eventuali disuguaglianze, piuttosto che a sottolineare le competenze degli studenti. Di questo avviso è, ad esempio, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, il quale ha evidenziato:
Attività formative e sportive, che la scuola pubblica non offre a tutti e tutte gratuitamente, finiranno nel Curriculum dello Studente sotto le voci ‘certificazioni’ e ‘attività extrascolastiche’, e verranno rese consultabili anche alle imprese, negli anni successivi al diploma, per la selezione nel mercato del lavoro. Già l’anno passato come Sinistra Italiana eravamo intervenuti in Parlamento ottenendo che l’entrata in vigore di questo strumento fosse rimandata di un anno e che il risultato delle prove Invalsi non fosse inserito all’interno come invece prevedeva la ‘Buona Scuola’. Purtroppo quest’anno la maggioranza che sostiene il Governo non ha pensato di riaprire il dibattito e il Ministero dell’Istruzione ha reso operativa questa nuova forma di certificazione della diseguaglianza inventata dal Governo Renzi.
Ma c’è anche un altro punto su cui i detrattori del Curriculum dello Studente puntano il dito, ovvero la precarietà e la mancanza di possibilità per svolgere attività extrascolastiche dovute alla situazione pandemica; in particolare, 200 docenti hanno inviato una lettera a tecnicadellascuola.it per chiedere proprio una moratoria al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sull’entrata in vigore del curriculum, di cui riportiamo un estratto.
[…] Sappiamo che tale strumento non è una novità assoluta, ma che era già disposta la sua attivazione per il corrente anno scolastico, come ribadito mediante il Decreto del 6 agosto 2020.
Tuttavia molti di noi ipotizzavano un ulteriore slittamento della sua attivazione, vista la complessità organizzativa e professionale di una didattica scossa dalla seconda e dalla terza ondata di un evento pandemico assolutamente eccezionale. Si considerino inoltre gli ulteriori oneri che sono derivati dall’organizzazione dell’Educazione civica come insegnamento trasversale, e da alcune novità introdotte in vista del prossimo Esame di Stato.
In questo quadro, apparirebbe quanto mai auspicabile un rinvio dell’applicazione del Curriculum dello studente; si possono portare a supporto di tale richiesta una lunga serie di argomentazioni.
In primo luogo, negli ultimi 14 mesi una gran parte delle attività extra-curriculari proposte dalle scuole non sono state attivate per ragioni legate alla pandemia e – fatta eccezione per chi ha potuto privatamente accedere a progetti extra-scolastici, anche nel periodo estivo – per molti studenti potrebbe apparire quanto meno frustrante trovarsi privi della possibilità di compilare quanto richiesto dalla piattaforma.
Inoltre, sul sito istituzionale si dichiara che ‘in prima applicazione, nell’a.s. 2020/21, il Curriculum è valorizzato esclusivamente nell’ambito dell’esame di Stato del secondo ciclo’. Si dispone, infatti – norma alla mano – che il colloquio d’esame possa essere articolato tenendo conto dei percorsi personali degli studenti.
Tuttavia, come Lei sa, per quest’anno la Commissione sarà composta solo da membri interni, che ben conoscono i propri allievi, e non si ravvisa dunque l’urgenza di sovrapporre la supervisione del macchinoso processo di compilazione del Curriculum ai già numerosi oneri che coinvolgono i docenti delle classi quinte, a soli due mesi dall’Esame di Stato.
Ci sono poi delle difficoltà tecniche. Se il personale scolastico e gli studenti avessero avuto più tempo per familiarizzare con l’applicazione, sarebbe stato possibile predisporre adeguatamente la documentazione richiesta. Ma il rischio di errori – in questa fase dell’anno – non è da sottovalutare.
Il dibattito, insomma, è quantomai aperto.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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