7 modi per rendere un ufficio sostenibile (e perché farlo)
La transizione ecologica ci interessa per ridefinire il modo di lavorare: bastano piccoli accorgimenti per rendere un ufficio sostenibile.
La transizione ecologica ci interessa per ridefinire il modo di lavorare: bastano piccoli accorgimenti per rendere un ufficio sostenibile.
Prima di illustrare alcuni consigli utili, è necessario sottolineare che essere sensibili all’ambiente significa impegnarsi e farne una mission dell’azienda, di conseguenza anche i lavoratori devono essere formati in ottica green.
Quindi, il primo step fondamentale sarebbe proprio quello di investire sulla formazione e sulla conoscenza per una transizione che possa perdurare nel tempo. Investire sull’educazione del proprio personale ha vantaggi a lungo termine e consente di operare scelte green anche all’infuori della vita lavorativa.
In quest’ottica si potrebbe organizzare un sustainability team: insieme ai colleghi proporre idee innovative, incoraggiare lo sviluppo green per un ufficio sostenibile. Questo vale sia per la convivenza interna dell’ufficio – per esempio studiando protocolli per la pulizia quotidiana –, ma anche per il prodotto aziendale che si vuole vendere e da presentare ai clienti.
Sostituire gli oggetti in plastica o comunque ridurre la loro presenza al minimo. Per esempio, sostituire il sapone liquido e quindi confezionato in plastica, con le saponette naturali è una strategia spesso sottovalutata, ma importante. Quelle naturali sono realizzate con ingredienti biologici e in quanto tali, senza solfati e parabeni.
Rimanendo in tema pulizia, anche l’utilizzo di panni lavabili o biodegradabili è un accorgimento green. Evitare tovaglioli usa e getta, salviette e fazzoletti di carta, perché fonte di rifiuti. L’alternativa è proprio il cotone, da lavare con regolarità o oggettistica in bambù.
Dedicarsi alla cura di piante da interni che, oltre ad abbellire l’ufficio sostenibile, possono anche avere effetti positivi sulle persone, restituisce un senso di benessere, perché aiutano a purificare l’aria con più ossigeno e meno tossine, ricreando un ambiente vivibile e green.
È indispensabile disporre delle regole – preferibilmente non su un foglio di carta – che facciano chiarezza sulle principali pratiche per il riciclaggio dei rifiuti in ufficio, cosicché anche i nuovi arrivati possano farci rifermento. Per esempio, dove gettare determinati rifiuti e esporre cartelli che differenzino i diversi tipi di cestini.
Avere uffici illuminati con scrivanie posizionate strategicamente in una posizione naturalmente luminosa è un’opzione importante da attuare perché riduce drasticamente i costi dell’energia all’interno dell’ufficio sostenibile. Soprattutto quando le ore di luce tendono ad aumentare, il consumo può essere ridotto davvero al minimo. Per la scelta delle lampadine è sempre meglio optare per quelle a LED, la soluzione eco-friendly in questo settore.
Il risparmio energetico rientra tra quelle pratiche a cui abitualmente non facciamo caso. Altri accorgimenti sono quelli di scollegare i computer dagli alimentatori, staccare tutte le spine elettriche esistenti una volta che si ha finito di lavorare e non lasciare stampanti e fotocopiatrici in stand by, ma spegnerle quando l’ufficio rimane inutilizzato, per esempio durante la notte.
Anche l’uso di riscaldamento e aria condizionata dovrebbe essere il più possibile limitato. L’obiettivo è quello di raggiungere una temperatura ottimale senza sbalzi eccessivi.
Dalla carta nasce nuova carta: è questo il principio del riciclo. La produzione eccessiva di carta sta distruggendo lentamente moltissime foreste, andando a contribuire alla deforestazione in atto. Quindi, sarebbe sempre ottimale utilizzare solo carta riciclata e, qualora fosse possibile, preferire la tecnologia: bacheche virtuali, mail, chat di gruppo per avvisi importanti e software pensati proprio per rendere gli uffici sempre più digitali e sostenibili.
Con l’avvento della pandemia di Covid-19 nel 2020 siamo stati costretti a rinunciare alla socialità, almeno dal vivo, praticando il distanziamento sociale. Questo evento ha enormemente diminuito l’impatto sull’ambiente. Uno dei primi provvedimenti che ha iniziato a scardinare la normalità dei lavoratori è stato l’introduzione dello smart working, già praticato da molti anni da alcuni lavoratori come i freelance.
Può avere senso evitare, quindi, riunioni costanti e spesso inconcludenti o che potrebbero essere bypassate con comunicazioni di servizio tramite mail o conference call.
Iniziative di questo tipo riducono l’inquinamento dovuto agli spostamenti sui mezzi o tramite la propria vettura. Senza rinunciare alla socialità, al coworking in presenza, ai team in cui il confronto è il motore che alimenta la produzione di nuove idee, si potrebbe pensare ad una modalità mista. In questo caso, si possono proporre soluzione alternative per spostarsi come la bicicletta o comunque preferire mezzi pubblici per le evenienze.
Studentessa in giornalismo, aspirante reporter e femminista intersezionale. Sono ferma alla fase del perchè così per acquietarla leggo tanto, studio e viaggio, un po' con la fantasia, un po' con gli aerei.
Cosa ne pensi?