Hai il bushcraft per sopravvivere nella natura selvaggia? O non sai cos'è?
Il bushcraft è un'attività che avvicina le persone alla natura: ecco da dove si parte, cosa fare e le regole da seguire per la propria sicurezza e quella dell'ambiente.
Il bushcraft è un'attività che avvicina le persone alla natura: ecco da dove si parte, cosa fare e le regole da seguire per la propria sicurezza e quella dell'ambiente.
Un altro fenomeno, anche più interessante perché presenta una base volontaria e appassionata, è invece il bushcraft, più simile a uno sport che a un’esigenza di tipo “vita o morte”.
Wise Society spiega l’etimologia del termine, che viene da “bush”, ossia bosco (per estensione da cespuglio), e “craft”, ossia capacità. L’espressione indica infatti un insieme di tecniche di sopravvivenza che consentano di resistere e dilettarsi nel contatto con natura selvaggia, un po’ come fanno gli scout.
Il bushcraft mira a farci recuperare le tecniche di sopravvivenza che abbiamo perduto con il progresso tecnologico, dall’accensione del fuoco alla capacità di riconoscere le piante commestibili, fino a trovare acqua potabile, costruire un rifugio e così via.
La prima cosa da sapere è che, prima di avventurarsi nel bushcraft, bisogna frequentare dei corsi e apprendere delle tecniche: non si può prendere semplicemente un sentiero non battuto e pretendere di sopravvivere. Quindi è molto pericoloso, per cui ricordate: qui diamo delle informazioni di massima, per capire meglio e approcciarvi a questa attività, dovete rivolgervi a professionisti del settore.
Missione Avventura spiega i primi passi che una persona che pratica bushcraft compie, cioè:
Una diretta conseguenza del rispetto dovuto alla natura praticando questa disciplina è: mai accendere un fuoco nel bosco.
Non si tratta solo di una questione di buon senso, ma ci sono anche delle leggi che lo proibiscono. Il bushcraft non consiste nella sospensione delle leggi positive, che infatti vanno conosciute e assimilate, in particolare per tutelare l’ambiente, ma anche in relazione alla possibilità di campeggiare liberamente (cosa che in Italia non è possibile, per esempio, ma ci si deve recare in un’area attrezzata e predisposta per il campeggio).
Quest’attività permette di sviluppare una grande esperienza e anche l’attrezzatura necessaria la si capisce via via che la pratica aumenta. Tuttavia Missione Avventura elenca l’attrezzatura di base fondamentale per il bushcraft, che consiste in:
Dei limiti abbiamo già parlato: sono quelli che impone la legge ma anche il buon senso.
Per quanto riguarda i vantaggi, sono soprattutto psicologici: con il bushcraft stiamo a contatto con la natura, possiamo riconnetterci con noi stessi in quanto esseri umani, respiriamo aria pulita e possiamo fare delle esperienze che il tran tran della città non ci permetterebbe.
Esiste un vero e proprio disturbo che Wise Society chiama Nature Deficit Disorder: si tratta di un disturbo provocato dalla mancanza di un rapporto stretto con la natura. Con il bushcraft non solo si evita questo disturbo, ma inoltre si impara a osservare e rispettare la natura, aumenta l’autostima e cresce anche l’empatia nei confronti dell’intero universo. Se la si pratica in gruppo poi, quest’attività è utilissima per legare con altre persone o anche per sentirsi più vicini a persone che si conoscono già e che sono venute nel bosco con noi.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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