Pocketing: se state insieme ma non ti presenta agli amici forse è il tuo caso
State insieme ma non ti presenta ad amici e famiglia? Forse ti sta "mettendo in tasca": cos'è il pocketing, come riconoscerlo e come superarlo.
State insieme ma non ti presenta ad amici e famiglia? Forse ti sta "mettendo in tasca": cos'è il pocketing, come riconoscerlo e come superarlo.
Letteralmente, il termine significa “mettere in tasca”, rendere tascabile. Deriva, infatti, dall’inglese “pocket”, tasca. Anche se potrebbe sembrare qualcosa di tenero, non è così: questa nuova parola che è entrata nel lessico delle relazioni per descrivere un fenomeno molto più antico, infatti, indica l’atteggiamento di chi “nasconde” il proprio partner, confinando il rapporto a un livello privato senza mai renderlo pubblico.
Il pocketing, spiega la psicologa e life coach Ana Jovanovic,
è una situazione in cui la persona con cui stai uscendo evita o esita a presentarti ad amici, familiari o altre persone che conosce, di persona o sui social media, anche se si esce insieme da un po’. La relazione sembra inesistente agli occhi altrui.
Questo non avviene in relazioni appena iniziate o fortemente instabili, in cui un atteggiamento di maggiore cautela può essere giustificato, ma in rapporti che almeno uno dei due partner percepiscono come ufficiali. Cosa c’è dietro, quindi?
Non c’è un unico motivo per cui uno dei partner può voler tenere nascosto l’altro. Alla base del pocketing, infatti, possono esserci motivazioni diverse, alcune delle quali possono essere legate alla storia passata o alle caratteristiche personali, mentre altre possono rappresentare delle vere e proprie minacce per il rapporto. Vediamone alcune:
Ce lo insegna il Rasoio di Occam: la spiegazione più semplice è spesso quella giusta. Se non vuole rendere pubblica la vostra relazione è perché non può, perché ha già un’altra relazione.
Chi è appena uscito da un rapporto, magari lungo o complicato, può avere paura a portare la relazione a un livello superiore, sia perché non è pronto a impegnarsi di nuovo ufficialmente, sia perché teme che tutto sarebbe più difficile in caso le cose dovessero andare male.
Sembra un paradosso, eppure capita più spesso di quanto si pensi di provare un’attrazione inspiegabile per qualcuno, eppure vergognarsi di rivelare questa relazione ad amici e parenti, preferendo tenerla nascosta. In alcuni casi, non si tratta del partner, ma di noi: tutti abbiamo diverse anime e diversi volti con cui ci presentiamo al mondo e in alcuni casi una persona potrebbe non voler mostrare agli amici e ai parenti un sé diverso da quello che conoscono.
È possibile che una persona non voglia (o non possa) presentare il partner o la partner ad amici e parenti per motivi legati alla cultura, all’etnia o alla religione che potrebbero pregiudicare sia se stessi che il rapporto. Questo può accadere nel caso di coppie miste ma non solo; i motivi per cui famiglia o comunità potrebbero opporsi alla relazione possono essere numerosi.
Ammettiamolo: fare le cose di nascosto aggiunge un brivido diverso. Alcune persone faticano a ufficializzare una relazione perché non vogliono perdere l’eccitazione che deriva dalla segretezza, temendo che uscire alla luce del sole possa rendere tutto più noioso, togliendo il brio che invece caratterizza i rapporti “clandestini”.
Non è detto che il pocketing sia per forza qualcosa di negativo o una condanna a morte per una relazione, anzi: secondo la terapista e consulente di coppia Chloe Carmichael, alcune persone esitano a presentare i loro partner ai loro amici e familiari semplicemente perché gli piacciono davvero e hanno paura di rovinare tutto, preferendo andare molto piano.
Come le motivazioni che vi stanno alla base, anche i segnali per riconoscere il pocketing sono diversi e non devono necessariamente essere tutti presenti per far sospettare (o avere la certezza) che il partner stia tenendo nascosta la vostra relazione.
In generale, è importante fare attenzione a tutte quelle red flags che possono indicare che l’altro vi stia “mettendo in tasca”, come:
Il pocketing può essere un atteggiamento che ferisce profondamente, minando la fiducia alla base del rapporto. Se pensi di esserne vittima, parlane con onestà al tuo partner: potresti scoprire che è solo una tua impressione, capire il perché di alcuni atteggiamenti o riflettere insieme su cosa non va.
In alcuni casi, potresti scoprire che non siete sulla stessa lunghezza d’onda e che la relazione non è seria come credevi. Se, invece, non ricevi che scuse generiche o, peggio ancora, l’unica risposta è il gaslighting, potrebbe essere arrivato il momento di chiudere la relazione.
Curiosa, polemica, femminista. Leggo sempre, scrivo tanto, parlo troppo. Amo la storia, il potere delle parole, i Gender Studies, gli aerei e la pizza.
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