Narcisista overt o covert: le classificazioni del narcisismo
Non c'è un unico tipo di narcisismo: vediamo quali sono le differenze tra narcisista overt e covert e come influenzano i rapporti con gli altri.
Non c'è un unico tipo di narcisismo: vediamo quali sono le differenze tra narcisista overt e covert e come influenzano i rapporti con gli altri.
Anche quando si parla di narcisismo patologico – un disturbo classificato nel Manuale Statistico e Diagnostico dei Disordini Mentali – però, ci sono diversi sottotipi: i nomi sono diversi, ma i concetti che ci sono alla base possono essere riassunti nella dicotomia narcisista overt e covert. Vediamo cosa significa.
Il DSM-5 presenta il disturbo narcisistico di personalità come un quadro tendenzialmente omogeneo, ma sono molti gli autori che l’esistenza di differenti sottotipi di questo disturbo.
Herbert A. Rosenfeld, ad esempio, ha distinto i narcisisti ‘a pelle spessa’ dai i narcisisti ‘a pelle sottile’, mentre Glen O. Gabbard parla di ‘narcisista inconsapevole‘ (oblivious) e di ‘narcisista ipervigile‘ (hypervigilant). Nella teoria di Theodore Millon il ‘narcisista elitario‘ si oppone al ‘narcisista compensatorio‘, mentre per Elsa Ronningstam il confronto è “arrogante vs timido”.
A identificato le tipologie definite ‘narcisismo overt’ e ‘narcisismo covert’ è stato però lo psicologo australiano Paul Wink, nel saggio del 1991 “Two faces of narcissism”:
Quando è palese, la grandiosità narcisistica conduce a un’espressione diretta di esibizionismo, auto-importanza, e la preoccupazione dell’attenzione e dell’ammirazione da parte degli altri. (…) Allo stesso modo, la concezione di narcisismo fallico di Reich (1949) sottolinea la sicurezza arrogante, palese fiducia in se stessi, e la visualizzazione di evidente superiorità. La seconda forma di narcisismo, il narcisismo covert, è contrassegnato da sentimenti in gran parte inconsci di grandezza che si mostrano come mancanza di fiducia in se stessi e d’iniziativa, sentimenti vaghi di depressione, e l’assenza di gioia nel lavoro (deficienza narcisistica). Il narcisista covert sembra essere ipersensibile, ansioso, timido e insicuro, ma osservato da vicino sorprende con le sue fantasie grandiose (Kernberg, 1986). Inoltre, essi condividono con i narcisisti overt quelle caratteristiche narcisistiche, come sfruttamento e un senso di essere speciali, la cui espressione non dipende dallo stile interpersonale.
Anche secondo lo psicologo Arnold Cooper, autore nel 1998 dello studio “Ulteriori sviluppi nella diagnosi clinica del disturbo narcisistico di personalità”, il narcisismo aveva due volti, di cui però il DSM non ne registrava che uno:
Il DSM descrive in modo abbastanza adeguato il tipo overt. Carente a causa dell’omissione di una comprensione psicodinamica della patologia del narcisismo, il DSM non riesce a fornire una descrizione del narcisismo covert.
Per il Manuale, infatti, i criteri diagnostici per individuare un narcisista patologico sono:
Il narcisismo overt o evidente, è detto anche sottotipo “grandioso”, ed è quello che potremmo definire un narcisista “da manuale”, che corrisponde esattamente alla descrizione che abbiamo appena visto.
Grandiosità, ricerca di attenzione, scarsa empatia: centrato su se stesso e impermeabile ai bisogni degli altri, il narcisista overt è un manipolatore che si presenta come arrogante e dominatore, e per questo fatica a instaurare relazioni soddisfacenti con gli altri. Nonostante questo, può risultare affascinante.
Il fatto che il narcisismo sia così manifesto, quasi ostentato, ne rende facile l’identificazione, sia da parte delle persone comuni sia, soprattutto, da parte degli specialisti che possono correttamente diagnosticarlo in vista di un possibile trattamento.
Il narcisismo covert – o nascosto – viene anche definito “vulnerabile”: anche in questo caso il soggetto narcisista è focalizzato eccessivamente su se stesso, cui attribuisce un forte senso di importanza e superiorità. Diversamente dal narcisista overt, però, non solo lo fa in modo non manifesto (e per questo più difficile da riconoscere), ma è caratterizzato da una maggiore vulnerabilità e fragilità.
Non si tratta di individui arroganti e dominanti, ma di persone inibite e ipersensibili al giudizio e alle critiche degli altri, che provano vergogna e senso d’inferiorità e mostrano spesso un volto timido e introverso, falsamente modesto.
Secondo Cooper e Ronningstam,
Questi individui coltivano la maggior parte delle loro attività narcisistiche in fantasia (la sindrome di Walter Mitty), essendo troppo inibiti per renderle di pubblico dominio. È probabile che la loro autopresentazione sia carica di vergogna e modestia e possa apparire profondamente empatica, poiché le altre persone erroneamente interpretano il loro timido e preoccupato desiderio di occuparsi di qualcuno come interesse genuino per gli altri. Incapaci di mantenere relazioni personali durevoli, sono segretamente denigratori, invidiosi delle persone che li circondano, e incapaci di trarre soddisfazione dalle proprie realizzazioni, che a volte sono anche considerevoli. […] Questi individui arrivano spesso all’attenzione dello psichiatra per un senso di depressione e di morte interiore di cui fanno esperienza in conseguenza del fatto che nulla al mondo riesce a dar loro il brivido della trionfale realizzazione che immaginano sia loro dovuta.
Entrambe le forme di narcisismo condividono molti tratti, come il bisogno di ammirazione, le fantasie di grandezza, la tendenza alla manipolazione e una scarsa empatia e attenzione ai bisogni altrui. Come abbiamo visto, però si tratta di manifestazioni di caratteristiche profondamente diverse, che si riflettono anche nella capacità di queste persone di instaurare rapporti e nelle modalità di relazione che mettono in atto.
Il narcisista overt, spiega la Dott.ssa Ilaria Rossi, psicologa e psicoterapeuta,
è in grado di costruire tante relazioni interpersonali, ma sono essenzialmente superficiali, e esprime una grande fiducia in sé. Le persone gli servono per sostenere la sua grandiosità, per raggiungere i suoi desideri e obiettivi. Se gli altri non gli riconoscono la leadership, o non gli viene manifestata l’ammirazione di cui ha bisogno, può reagire con comportamenti e atteggiamenti collerici. Nella vita familiare tende a dare più importanza ai figli che al partner.
Al contrario, il narcisista covert tende a essere evitante nelle relazioni sociali. Non solo: tendenzialmente, queste persone sono invidiose e denigratorie nei confronti degli altri, di cui temono il giudizio. Secondo alcuni studi, inoltre, sarebbero più propensi alle dipendenze, tra cui quella affettiva e da sostanze stupefacenti.
Curiosa, polemica, femminista. Leggo sempre, scrivo tanto, parlo troppo. Amo la storia, il potere delle parole, i Gender Studies, gli aerei e la pizza.
Cosa ne pensi?