Se sei o conosci una persona logorroica dovresti leggere questo
Frenare un fiume incessante di parole a volte sembra impossibile, ma è importante sapere come gestire una persona logorroica. Soprattutto quando quella persona sei tu.
Frenare un fiume incessante di parole a volte sembra impossibile, ma è importante sapere come gestire una persona logorroica. Soprattutto quando quella persona sei tu.
Avere a che fare con un logorroico può essere molto complicato. Ecco cosa fare per gestire una persona logorroica, anche quando quella persona sei tu.
Il termine “logorroico” deriva dal greco: logos indica “parola” mentre reo significa “scorrere”: attraverso l’idea di flusso di parole, dunque, si identifica un soggetto che parla molto e in maniera continua.
La logorrea è quindi la tendenza di alcune persone a parlare in modo torrenziale, superando determinati limiti, ed è spesso legata anche a un’attitudine all’egocentrismo. Il termine in questione è di origine medica e specialistica e, alle volte, si collega a patologie mentali. Dietro una persona logorroica può, in alcuni casi, nascondersi dell’altro.
Chiariamo subito che non stiamo parlando semplicemente di una persona chiacchierona, che è socievole e magari parla troppo, sì, ma è anche capace di ascoltare. Il logorroico parla in maniera irrefrenabile, senza ascoltare gli altri e senza permetter loro di parlare. Tendenzialmente non ascolta, non pone domande, non cerca di interagire e di creare un dialogo. Piuttosto guida e gestisce la conversazione, parlando, per l’appunto, senza manifestare segnali di resa.
Tende ad approfondire e a dilungarsi nella descrizione di ogni singola cosa che racconta, senza tralasciare dettagli e aspetti marginali e futili. Ogni scusa è buona per mettere su un intero discorso e qualsiasi parola può rappresentare un ottimo input per discorsi e ragionamenti totalmente diversi.
La logorrea può essere segno di insicurezza, ma anche di desiderio di emergere, di attirare l’attenzione e di egocentrismo. Più nel profondo e in casi più delicati, può essere strettamente connessa al disturbo bordeline, oppure ad alcune forme di schizofrenia.
Non solo: la logorrea può essere presente in vari disturbi psichiatrici e neurologici:
La logorrea può essere associata anche all’afasia di Wernicke, una patologia neurologica che comporta una perdita della comprensione del linguaggio e del senso delle parole, dovuta alle lesioni delle aree del cervello in cui il linguaggio viene elaborato. Essa può scaturire da lesioni cerebrali localizzate (tumori, ischemie, emorragie celebrali), da processi infettivi o da processi degenerativi.
Non è sempre facile gestire una persona logorroica. L’ideale sarebbe cercare di far cadere la conversazione manifestando poca enfasi e una partecipazione minima. Tuttavia, spesso non basta. Occorre far notare, ovviamente con tatto e delicatezza, l’atteggiamento alla persona interessata. Il più delle volte il logorroico non sa di esserlo e non nota di parlare troppo e di monopolizzare la conversazione.
Fondamentale è prestare attenzione ai segnali che vengono trasmessi alla persona logorroica, in quanto alcuni di essi potrebbero invogliarlo a incentivare la sua tendenza a parlare. Ad esempio, rivolgere domande, annuire, interessarsi o fingersi interessati a quanto dice vengono percepiti come dei rinforzi positivi alla conversazione.
Per questo motivo, una strategia per gestire i logorroici è quello del “silenzio imbarazzante”. Di fronte a un silenzio totale una persona logorroica tenderà a parlare molto meno e arriverà da sola a silenziarsi, soprattutto se il silenzio è supportato dal linguaggio del corpo.
Se si tratta di una persona a noi vicina (un amico, un familiare) sarebbe bene far capire che tale tendenza andrebbe più accuratamente analizzata con l’aiuto di uno specialista, in modo da capire meglio eventuali criticità a livello psicologico, comportamentale e di interazione con gli altri.
Inoltre, è bene fare attenzione alle conseguenze che una persona logorroica potrebbe avere su di noi, in particolare nelle circostanze in cui la logorrea è legata ad altri disturbi psichici. Questo soggetto potrebbe rappresentare quello che viene definito “vampiro energetico“, ossia un individuo pronto a sfinirci emotivamente e a impadronirsi della nostra energia. Anche in virtù di tale aspetto, è opportuno aiutare la persona affetta indirizzandola verso una terapia ad hoc e consigliando, sempre in modo delicato, di riflettere sul proprio comportamento, magari con l’aiuto di un esperto.
Magari qualcuno ti ha detto – scherzando, ma nemmeno troppo – che sei una persona logorroica, magari sei tu ad avere l’impressione di monopolizzare le conversazioni o hai percepito segnali che ti fanno pensare di essere logorroica, come:
Prima di tutto, è fondamentale capire se si tratta di vera e propria logorrea o se il parlare molto è semplicemente un tratto di un carattere esuberante. Puoi confrontarti con amici e parenti per capire cosa pensano e iniziare a prestare attenzione al modo in cui parli con le persone, cercando di modificarlo.
Come? Ecco alcuni suggerimenti:
Spesso puoi imparare molto sul tuo stile di conversazione e prendendo nota delle reazioni delle altre persone: tendono a evitare o interrompere la conversazione? Fanno domande?
Sforzati per offrire a tutti la possibilità di parlare, ascoltando e facendo domande. Non interrompere e non metterti sul palcoscenico.
Non c’è bisogno di riempire tutti i momenti di quiete. Prova a godere del silenzio e a tenere a portata di mano un diario per annotare i pensieri che emergono durante i momenti tranquilli. A volte, scriverli potrebbe alleviare la necessità di dirli ad alta voce, ma in caso contrario puoi sempre farlo più tardi!
Un consiglio che dovrebbe valere per tutti, ma che è oro per chi parla troppo. Non fa mai male prendere l’abitudine di considerare ciò che vuoi dire prima di dirlo. Chiediti: “Questo aggiunge qualcosa di nuovo?” O “Dovrei davvero condividerlo con tutti?”
Uno specialista può aiutarti a capire se sei davvero una persona logorroica e, in caso affermativo, da cosa deriva il bisogno di parlare e l’impossibilità di fermarsi, aiutandoti a controllarlo e gestirlo.
Curiosa, polemica, femminista. Leggo sempre, scrivo tanto, parlo troppo. Amo la storia, il potere delle parole, i Gender Studies, gli aerei e la pizza.
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