2 anni senza Naya Rivera, la star di Glee scomparsa nel lago per salvare il figlio Josey
L'8 luglio 2020 Naya Rivera spariva nel lago Piru. Il suo corpo fu ritrovato cinque giorni dopo. L'attrice è morta per salvare il figlio.
L'8 luglio 2020 Naya Rivera spariva nel lago Piru. Il suo corpo fu ritrovato cinque giorni dopo. L'attrice è morta per salvare il figlio.
Sono passati due anni da quell’8 luglio 2020 quando, nel lago Piru, scompariva Naya Rivera, attrice divenuta un volto noto al grande pubblico per aver interpretato il ruolo di Santana Lopez nella serie musicale Glee.
Rivera si trovava in barca con il figlio Josey, per una gita sul lago, quando, dopo aver deciso di fare un bagno, il suo corpo non è più riemerso dalle acque; per giorni le ricerche si sono susseguite senza sosta, mentre, con il passare delle ore, diventavano sempre più flebili le speranze di ritrovare l’attrice in vita.
Il 13 luglio infine, proprio nel giorno dell’anniversario della morte di un altro membro del cast di Glee, Cory Monteith, il tragico recupero del cadavere della trentatreenne, e le prime ipotesi sulla ricostruzione dell’incidente fatale.
La polizia ha pensato sin da subito che Rivera e Josey si fossero tuffati in acqua per un bagno, riscontrando però difficoltà a risalire sulla piccola imbarcazione, a causa anche del fondo melmoso e dei rami presenti nel lago; Naya Rivera avrebbe quindi spinto il figlio sulla barca, ma non avrebbe più avuto forze sufficienti per risalire a bordo, e sarebbe morta annegata.
Lui [Josey, ndr.] e Naya hanno nuotato insieme nel lago – furono le parole dello sceriffo della contea di Ventura, Bill Ayub – Il bambino ha raccontato che Naya lo ha aiutato a risalire sulla barca. Ha detto agli investigatori di essersi voltato e di averla vista sparire sotto la superficie dell’acqua. Riteniamo abbia dato fondo a tutte le sue forze per spingere il figlio sulla barca, ma non ha avuto forza per salvare se stessa.
E proprio una foto del piccolo, inviata ai familiari durante la gita, sarebbe stata fondamentale per indicare ai ricercatori il punto giusto in cui trovare la giovane donne, un0insenatura subito identificata, dal fondale ricco di vegetazione, dove il cadavere purtroppo galleggiava in superficie.
L’ex marito di Naya Rivera, Ryan Dorsey, non è mai stato convinto che l’incidente non avrebbe potuto essere evitabile, e per conto del figlio ha citato in causa lo United Water Conservation District per omicidio colposo e negligenza.
La causa si è chiusa proprio nel 2022 con un accordo economico, grazie al quale, secondo l’avvocato della famiglia Rivera, Amjad M. Khan, “Josey riceverà il giusto compenso per la perdita della sua amata madre sul lago Piru”.
La sentenza ha infatti stabilito che la morte di Naya Rivera si sarebbe potuta prevenire, spiegando che la barca noleggiata per la gita non aveva attrezzature e caratteristiche adeguate agli standard di sicurezza della guardia costiera USA.
“Non c’era un solo segno – si legge negli atti – né all’ingresso, né al molo, né nella famosa area balneare di Diablo Cove, che avvertiva delle forte correnti, bassa visibilità, venti forti, profondità dell’acqua mutevole, grotte sottomarine, sporgenze e dirupi, o altro che congestionano le acque del lago”.
Proprio Dorsey, da cui Rivera si era separata nel 2018, a gennaio, in occasione del compleanno di lei, ha dedicato un bellissimo pensiero alla ex compagna su Instagram.
Oggi ti ho fatto visita, per passare un po’ di tempo.
Sono salito sulla collina, i ricordi mi balenano nella mente mentre guido…
La fine è inevitabile per tutte le nostre vite, incrocio altre persone che fanno lo stesso, vedo alcuni che si asciugano le lacrime dagli occhi…
Mi avvicino al luogo in cui riposi, con un mazzo di margherite e il respiro di un bambino.
Cerco di resistere, sentendo tutto quello che provo,
gli occhi si bagnano, ancora non riesco a credere che sia reale…
Passo dopo passo, passo dopo passo, passo dopo passo, passo dopo passo, passo dopo passo, è tutto così surreale.
Mi avvicino stringendo i denti per cercare di non perdere il controllo…
Alzo gli occhi al cielo e noto il tempo…
Immagino che stia cercando di distrarre la mia mente, ma la realtà tutto si ripresenta velocemente, nessuno sa… Perché.
Perché hai dovuto lasciarci…
Spero che con il passare del tempo diventi più facile, ma il per sempre è per sempre e non saprò mai perché.Oggi avresti avuto 35 anni.
Oggi sono riuscito finalmente a guardare un paio di video, credo che si possa dire che sto meglio… Ma meglio è solo una parola più carina di ‘triste per sempre’, questo sarà orribile per sempre.
Rivera non è stato il primo membro del cast di Glee a morire; oltre al già citato Cory Monteith, nel 2016 si è tolto la vita Mark Salling (Noah Puckerman nella serie), accusato dalla ex fidanzata di violenza sessuale e poi invischiato in una brutta storia di pedopornografia per alcuni materiali scabrosi trovati sul suo PC. Salling si è tolto la vita poco prima della sentenza che avrebbe dovuto essere emessa dal tribunale nel processo a suo carico.
Nel 2014, inoltre, è morto Matt Bendik, fidanzato di Becca Tobin, che aveva il ruolo di Kitty Wilde.
Insomma, la morte di Naya Rivera è stato solo il culmine di una serie di sventure che hanno reso Glee una serie “maledetta”.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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