9 consigli per viaggiare leggeri
Fare la valigia è un'arte e quando si tratta di viaggiare leggeri è importante non lasciare nulla al caso. Parola d'ordine: organizzazione!
Fare la valigia è un'arte e quando si tratta di viaggiare leggeri è importante non lasciare nulla al caso. Parola d'ordine: organizzazione!
La grande differenza, però, è tra chi non può fare a meno di portare con sé tutto l’armadio, trascinandosi dietro moltissimi e spesso inutili e pesantissime valigie e chi, invece, riesce a partire con il minimo indispensabile.
Viaggiare leggeri, però, è molto più che portare poche cose con sé: è un modo diverso di intendere il viaggio e richiede un approccio completamente diverso alla preparazione del bagaglio. Ma è davvero meglio? E, soprattutto, come farlo senza sbagliare?
Il primo grande – e scontato – vantaggio del viaggiare leggeri è la comodità: meno borse da spostare, meno fatica, meno stress. Soprattutto se ci sono diversi mezzi da prendere e diversi spostamenti da fare, è impossibile non ammettere che meno è meglio.
Partire leggeri permette anche di non portare con sé cose inutili che sicuramente non verranno utilizzate (se non in casi davvero eccezionali) durante il viaggio, ma che non riusciamo a evitare di mettere in valigia “perché non si sa mai”. D’altro canto, preparare un bagaglio all’insegna della leggerezza richiede una preparazione maggiore e uno sforzo in più che potrebbero aggiungere stress a un momento sempre un pochino ansiogeno come l’organizzazione di un viaggio.
Saper selezionare le cose veramente necessarie da portare, oltretutto, non è semplice e richiede esperienza, pazienza e anche un pizzico di fortuna. A fare la differenza è anche la destinazione: certamente è più facile viaggiare leggeri se la meta è un luogo in cui siamo sicuri di poter trovare tutto ciò di cui potremmo aver bisogno, più complicato se si tratta di luoghi in cui potremmo avere difficoltà ad accedere a negozi o servizi.
Questo non significa, però, che viaggiare leggeri sia la scelta giusta solo se lo si fa in determinate situazioni: con i consigli giusti, anche si può andare alla scoperta anche del luogo più selvaggio e inesplorato senza portarsi dietro il peso – fisico e mentale – dei bagagli.
Per viaggiare leggeri, quello che fa la differenza è il bagaglio. Sceglietelo non troppo grande, altrimenti avrete la tentazione di riempirlo tutto, e, se potete, non risparmiate sui materiali, optando per un prodotto dal peso minimo in modo da poter destinare più spazio possibile al contenuto.
Anche se non è una scienza esatta, la meteorologia è un’alleata dei viaggiatori leggeri: sapere che tempo farà, infatti, aiuta a lasciare a casa tutto quello che non serve. Se state viaggiando verso una meta calda, inutile portare capi troppo pesanti: meglio optare per una giacca leggera che all’occorrenza possa proteggere da pioggia e vento.
Che partiate per una settimana o per un mese, non cedete alla tentazione di portare con voi capi per coprire l’intera durata del viaggio. Preparate un bagaglio con il necessario per 7 giorni, scegliendo capi che si abbinino bene tra loro così da poterli mixare e creare il più alto numero di outfit diversi possibili e, dopo qualche giorno… lavate! Potete farlo a mano o in una lavanderia a gettoni, se la sistemazione che avete scelto non prevede una lavatrice.
Piuttosto che piegare i vestiti (o, peggio, buttarli dentro come capita), provate ad arrotolarli, sfruttando anche lo spazio extra all’interno di oggetti cavi. Se siete maniaci dell’ordine – o se più semplicemente non volete rifare il bagaglio ogni volta che vi fermate e ripartite – optate per dei packing cubes che vi aiuteranno a tenere tutto al proprio posto.
La regola aurea per viaggiare leggeri è partire con indosso tutto quello che può appesantire o rubare troppo spazio in valigia. Potete indossare le scarpe più pesanti o legare in vita il maglione che occuperebbe metà bagaglio, così come mettere al collo la macchina fotografica. L’importante è liberare spazio (e peso!).
Se non partite da soli, la cosa migliore è dividersi le cose da portare per non avere inutili doppioni di oggetti necessari ma non personali. Saponi, dentifricio, forbicine, medicinali non essenziali, sono solo alcune delle cose che è possibile condividere così da alleggerire i bagagli di tutti.
Per viaggiare leggeri, la tecnologia può essere una risorsa fondamentale, ma anche un’arma a doppio taglio, perché il rischio di esagerare è dietro l’angolo. Digitalizzate ciò che potete (anche se i libri hanno un fascino insuperabile, un Kindle può essere molto più pratico in viaggio) e, se possibile, optate per caricabatterie adattabili (utilizzando ad esempio un’unica spina in cui inserire i diversi cavi usb) o universali.
Come i caricabatterie universali, i prodotti multiuso possono essere un aiuto insuperabile per alleggerire il bagaglio e, soprattutto, il beauty case. Anche se a casa è difficile rinunciare a una skincare routine in 12 passaggi o al kit shampoo-conditioner-leave in, se l’obiettivo è viaggiare leggeri optate per prodotti utili per diversi utilizzi, come shampoo 2-in-1 (magari solido, così da evitare inutile plastica) o creme per il viso/corpo con fattore di protezione all’interno.
Spesso non ci pensiamo, ma portiamo spesso con noi borse e portafogli carichi di cose che in viaggio non servono, ma pesano. Anche qui, puntate all’essenziale: documenti, carte di credito e stop. In viaggio non avrete bisogno della tessera punti del supermercato sotto casa! Ricordate di svuotare anche la borsa da chiavi o oggetti quotidiani che in viaggio possono solo ingombrare. L’ideale è scegliere una borsa apposita per il viaggio, magari ripiegabile.
Consiglio bonus: se avete intenzione di viaggiare leggeri, dimenticatevi i bagagli preparati all’ultimo momento. La parola chiave è “organizzazione” e ridursi all’ultimo non vi aiuterà a capire cosa è necessario e cosa no, rischiando di farvi infilare in valigia cose inutili o, peggio, lasciare a casa qualcosa di cui avete davvero bisogno.
Curiosa, polemica, femminista. Leggo sempre, scrivo tanto, parlo troppo. Amo la storia, il potere delle parole, i Gender Studies, gli aerei e la pizza.
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