Film horror, montagne russe, scherzi da brivido: perché ci piace provare paura?
Perché ci piace provare paura? Le ricerche in proposito suggeriscono una sorta di equilibrio tra l'attivazione ormonale e il ridimensionamento razionale.
Perché ci piace provare paura? Le ricerche in proposito suggeriscono una sorta di equilibrio tra l'attivazione ormonale e il ridimensionamento razionale.
Perché ci piace provare paura? In effetti sembra un controsenso. Il nostro istinto spesso ci spinge a cercare ciò da cui vorremmo fuggire. Ma perché ciò accade?
La verità è che è del tutto naturale che le cose spaventose ci affascinino in qualche modo. I meccanismi che causano ciò sono, infatti, ben documentati dalla comunità scientifica.
Secondo alcuni studi, il motivo che ci spinge a trarre piacere dalla paura ha a che fare con il modo in cui funziona la nostra mente e che abbiamo ereditato dai nostri antenati. Quando siamo di fronte a uno stimolo potenzialmente pericoloso, il nostro corpo si prepara all’azione, al “combattimento”.
Quando proviamo paura cominciano a circolare nel nostro corpo sostanze come l’adrenalina o la noradrenalina, che ci spingono (come hanno sempre spinto anche i nostri antenati) a fuggire da ciò che ci può danneggiare. La vera differenza tra i nostri avi e noi, dicono gli studiosi, risiede nella capacità di ridimensionare a livello razionale il pericolo che ci troviamo di fronte.
Oggi, infatti, quando siamo di fronte a uno stimolo che il nostro corpo considera pericoloso, si attiva subito una disconnessione istantanea tra ciò che pensiamo e ciò che sentiamo.
Da un lato, il nostro corpo si attiva come se stessimo per affrontare un pericolo che minaccia la nostra vita. Dall’altro, invece, nel caso di un film horror o delle montagne russe, il nostro cervello è perfettamente consapevole che non stiamo affrontando un pericolo reale.
In questo modo, diversamente dai nostri antenati, possiamo goderci la scarica di adrenalina messa in circolo dai nostri ormoni senza sentirci realmente spaventati. Ci sentiamo quindi più “vivi” e pieni di energia, ma senza dover subire le reali conseguenze della minaccia che ci troviamo di fronte.
Alcuni studiosi hanno rilevato che gli ormoni che si attivano nell’istante in cui proviamo paura sono molto simili a quelli che si attivano in momenti in cui proviamo felicità. Per questo molte persone affermano che dopo un’esperienza spaventosa (ma sicura) il loro umore migliora notevolmente.
Un fatto interessante è che sono le persone empatiche, di solito, a trarre più piacere dalla paura. Questo può essere dovuto alla loro maggiore capacità di elaborare le emozioni rispetto ad altre persone.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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