Cos'è il sarcasmo e perché non è la stessa cosa di ironia
No, sarcasmo e ironia non sono la stessa cosa, anche se è facile confonderli. Intenzione, obiettivo ed effetti sono le differenze principali.
No, sarcasmo e ironia non sono la stessa cosa, anche se è facile confonderli. Intenzione, obiettivo ed effetti sono le differenze principali.
Una situazione può essere ironica senza essere sarcastica, ma un’affermazione sarcastica deve essere sempre anche ironica. Più che la forma in cui vengono espressi, però, a cambiare davvero è l’intenzione e, conseguentemente, gli effetti.
Il greco antico ci viene in aiuto per comprendere l’essenza più profonda del termine sarcasmo, che deriva da sarkàzein, letteralmente «lacerare, dilaniare la carne». Più precisamente, l’etimologia suona come “squarciare la carne come farebbe un cane” e suggerisce perfettamente quell’idea del comportamento acuto e pungente tipico delle persone sarcastiche.
Secondo il Dizionario Treccani, il sarcasmo può essere definito come una
ironia amara e pungente, ispirata da animosità e quindi intesa a offendere e umiliare, che a volte può anche essere espressione di profonda amarezza rivolta, più che contro gli altri, contro sé stessi.
Una battuta sarcastica è come la lama affilata di un coltello: colpisce, fa male e penetra in profondità. Soprattutto, ha un intento volontariamente beffardo, collocandosi a metà tra lo scherzo e l’insulto. Possiamo dire che è una battuta che fa sì ridere, ma che allo stesso tempo lascia perplessi, imbarazzati e feriti.
Il confine tra ironia e sarcasmo è sottile – come si evince anche dalla definizione del dizionario – ma esiste: ci sono, infatti, caratteristiche specifiche e differenze tra i due comportamenti. In entrambi i casi si tende a dire l’esatto contrario di quello che si vuole comunicare, ma con diversa motivazione e suscitando diverse emozioni/reazioni.
Il termine ironia (dal greco eironèia) indica un meccanismo di dissimulazione, una finzione, un capovolgimento di senso della realtà. L’ironia risulta buffa, divertente, scatena il sorriso e il più delle volte ha intenzioni benevole. Il sarcasmo, invece, di fondo ha comunque un intento aggressivo, che ferisce volontariamente. L’ironia vuole stimolare una critica costruttiva o semplicemente suscitare una risata, non mira a danneggiare qualcuno, a ferirlo o intaccarne l’autostima. Ha dunque un effetto benefico, quasi rilassante, dissipa le tensioni e alleggerisce le situazioni, ridimensionandole.
La differenza tra ironia e sarcasmo è proprio nella mancanza, in quest’ultimo, di compassione e simpatia: a prevalere è l’intento di umiliare qualcuno, di disprezzarlo consapevolmente.
I tratti distintivi delle persone sarcastiche sono principalmente una certa aggressività, l’intenzionalità nello schernire il prossimo e un’acuta intelligenza.
Secondo uno studio dallo psicologo Albert Katz dell’University of Western Ontario, i soggetti più sarcastici sono anche quelli che hanno ottenuto i punteggi più alti nei test di valutazione dell’aggressività. Questa, però, non è l’unica caratteristica delle persone sarcastiche: il sarcasmo, infatti, è spesso un tratto distintivo di persone con tendenze alla depressione, insoddisfatte, con scarsa autostima e alla ricerca di continue conferme dal mondo esterno. Con questo comportamento il soggetto cerca intenzionalmente di svilire e sminuire l’altro (spesso oggetto di invidia), per sentirsi migliore.
Alcuni studi, inoltre, hanno rivelato che i sarcastici avrebbero un’intelligenza e un’eloquenza superiori alla media: sarebbero dunque dotati di accentuate facoltà cognitive ed emotive, in grado di sostenere conversazioni con grande abilità comunicativa e chiarezza. Comprendere un contenuto sarcastico è un’operazione complessa, che richiede maggiore velocità di pensiero e ragionamento. Gli esperti la chiamano “teoria della mente”: la capacità di andare oltre il significato letterale delle parole e capire ciò che l’interlocutore sta davvero pensando e comunicando. Per questo le persone dotate di sarcasmo hanno una mente più brillante e molto rapida nell’elaborare idee.
Ciò si riflette anche nell’abilità di risolvere problemi, di trovare la strada giusta per raggiungere uno scopo nel minor tempo possibile. Stare a contatto con queste persone può dunque essere di grande stimolo e aiutare a migliorare le proprie facoltà intellettive, perché ‘costringe’ a tenere il cervello costantemente sollecitato. Insomma, una sorta di palestra, di ginnastica mentale.
Oltre all’intelligenza e alla capacità di pensare e reagire rapidamente, il sarcasmo ha degli innegabili lati positivi: può essere spiritoso, divertente, dissacrante, persino uno strumento di autoironia se rivolto contro se stessi.
D’altro canto, però, soprattutto se portato agli estremi il sarcasmo può ferire i sentimenti di una persona e renderla il bersaglio di un attacco. In alcuni casi, può essere troppo duro, poco spiritoso o poco intelligente. Non tutti, inoltre, possono capire il sarcasmo, o apprezzarlo: per questo è un comportamento che potrebbe mettere nei guai chi non sa capire quando non è il momento per utilizzarlo.
Curiosa, polemica, femminista. Leggo sempre, scrivo tanto, parlo troppo. Amo la storia, il potere delle parole, i Gender Studies, gli aerei e la pizza.
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