Chiunque abbia un po’ di familiarità con il lessico del web, non può non aver sentito l’acronimo FOMO. Anche i più esperti, però, potrebbero non conoscere il suo opposto: JOMO.

Se il primo descrive la paura di sentirsi tagliati fuori e rimanere indietro, il secondo ci insegna la gioia di farlo. Come? Vediamolo.

Cosa significa JOMO?

Alla voce “JOMO” il Dizionario Collins riporta

gioia di perdersi: piacere ottenuto godendosi le proprie attività attuali senza preoccuparsi che altre persone conducano vite più soddisfatte.

JOMO, quindi, significa vivere con orgoglio la vita, al proprio ritmo, e trarre piacere dall’esclusione sociale o, meglio, dalla non inclusione forzata.

Paradossalmente, a lanciare questa iniziativa per il benessere sono state per prime le aziende Big Tech, che hanno avuto un ruolo di primo piano nel farci sviluppare le nostre dipendenze sociali.

JOMO e FOMO

Probabilmente la abbiamo sperimentata tutti. La “FOMO” (Fear of Missing Out) è la paura di essere lasciati indietro, di perdersi qualcosa che ci faccia inevitabilmente tagliare fuori. È un termine che è nato in relazione al mondo dei social network ma, come per la sua versione FOBO (Fear of Better Option) può essere applicato a tutto ciò che qualcuno considera importante, come il lavoro o gli amici.

Questa paura virtuale può avere effetti molto concreti sulla salute mentale di chi ne soffre, che può provare stress, insoddisfazione, ingratitudine e persino paranoia, confrontandosi continuamente con gli altri al punto da allontanarsene o a vivere una vita di eccessi pur di non rimanere fuori.

A questo possono aggiungersi solitudine, sentimenti di inferiorità, autostima ridotta, estrema ansia sociale e aumento dei livelli di negatività e depressione.

JOMO è l’opposto di questa paura. È la gioia, anzi, del non temere di perdersi qualcosa, una sensazione di benessere che rende la persona più capace di essere grata per ciò che ha e di stabilire buoni rapporti con se stessa e con gli altri.

I benefici della JOMO

Lo scopo della JOMO è essere felici di chi e dove siamo in questo momento della nostra vita. Significa smettere di cercare di migliorare noi stessi o di raggiungere obiettivi? No. Ma questi sforzi vengono fatti perché sono in linea con i nostri valori e con quello che vogliamo ottenere, piuttosto che essere guidati da continui confronti con la vita di altre persone.

Le persone che mettono in pratica la JOMO sono in grado di lasciar andare questi confronti, e non hanno bisogno di far parte di ogni conversazione. Si sentono a proprio agio nel dire “no” quando vogliono dire “no” e sì quando invece vogliono partecipare. Soprattutto, sono a loro agio nel prendersi delle pause digitali, per disconnettersi o per concentrare la loro attenzione su ciò che conta.

Come si pratica e si realizza

Ma come si mette in pratica, nella vita di tutti i giorni, la FOMO? Facendo intenzionalmente un passo indietro, evitando inutili sforzi eccessivi per esserci a tutti i costi, liberandoci da ciò che “dovremmo” fare. Recuperando le risorse più importanti: il nostro tempo e il nostro benessere.

Può aiutare cercare di focalizzare i propri obiettivi e concentrarsi su quelli che si vogliono raggiungere, evitando le distrazioni e le influenze che spingono a dover stare al passo con le ultime tendenze perché “si deve”.

Limitare l’uso dei social media – che sono uno dei fattori che più di altri triggerano il senso di FOMO – è una strategia fondamentale e spesso necessaria. I modello di business dei social media è basato sul senso di necessità, sulla loro capacità di coinvolgerci e spingerci a condividere le nostre esistenze e confrontarle con quelle degli altri, i nostri amici ma anche le celebrità che, proprio sui social, ci sembrano più vicine e con cui facciamo paragoni.

Allontanarsi dai social può non essere facile. In questi casi, questi suggerimenti potrebbero aiutare a ridurre la frequenza del loro utilizzo:

  • pianificare il tempo di utilizzo;
  • disattivare le notifiche meno importanti, mantieni le notifiche cruciali su e-mail di lavoro simili e simili
  • se possibile, scegliere un giorno di digital detox in cui prendersi una pausa dai social media e dedicarti ad altre attività

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