Gonna cargo: dagli anni '90, ecco il capo irrinunciabile per la stagione autunnale
Versatile e di carattere, la gonna cargo torna prepotentemente in auge dando vita a look originali, che di certo non passano inosservati.
Versatile e di carattere, la gonna cargo torna prepotentemente in auge dando vita a look originali, che di certo non passano inosservati.
Scopriamo più nel dettaglio cos’è la gonna cargo, quella che è la sua storia, le diverse tipologie e modelli a disposizione e come abbinarla creando così outfit alla moda e in linea con le tendenze più attuali.
La gonna cargo, come è facile intuire dal nome, trae ispirazione dai pantaloni cargo, nati in ambito militare. Si tratta di una gonna dal taglio largo, con vita bassa o media, che arriva sopra, sotto o al ginocchio.
La caratteristica distintiva che contraddistingue la gonna cargo, è la presenza di numerose tasche, laterali, anteriori o posteriori, e ancora zip, bottoni e altri dettagli tipici di capi d’abbigliamento funzionali e sportivi.I materiali più diffusi per quanto concerne la gonna cargo sono il cotone, il lino, il poliestere. I colori più classici e apprezzati sono invece il verde militare, il nero, il beige, anche se tuttavia, le nuove tendenze vedono protagonisti anche colori accesi e fantasie originali e spesso optical.
Capo di moda, popolare tra le donne, si rivela essere un autentico must have a partire dagli anni ’90, grazie alla sua versatilità e alla sua capacità di creare outfit casual e sportivi.
La gonna cargo affonda le proprie radici nel passato: fu infatti introdotta per la prima volta durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le donne entrarono nel mondo del lavoro, necessitando così di indumenti pratici e resistenti in grado di offrire spazio per riporre oggetti di uso comune.
Ricomparsa negli anni ’90, in concomitanza con la moda grunge e militare, la gonna cargo diviene rapidamente un capo apprezzato e alla moda, amatissimo dalla generazione X.
Negli anni 2000 vive un breve momento di declino, per poi tornare recentemente a essere un trend, tra il 2020 e il 2023. Oggi, proposta dalle collezioni di numerosi brand, da Dsquared2 a Valentino, è particolarmente amata da celebrities e influencer, rivelandosi un capo unico e immancabile in ogni guardaroba che si rispetti.
Nel corso degli ultimi anni dunque, questa particolare gonna ha subito diverse evoluzioni stilistiche: oggi sono disponibili in una vasta gamma di modelli, colori, lunghezze e tessuti, tutte caratteristiche che contribuiscono a rendere tale capo versatile e adatto ad assecondare differenti esigenze e contesti.
Ogni modello di gonna cargo asseconda perfettamente ogni body shape, adattandosi con facilità alle più specifiche esigenze, spesso dettate dal contesto entro il quale lo stesso capo viene indossato.
Ecco di seguito le tipologie più trendy e apprezzate:
Abbinare una gonna cargo in modo impeccabile è fondamentale per ottenere un look trendy.
Per un look casual e confortevole, è possibile abbinare una gonna cargo corta con una maglietta semplice, una t-shirt bianca o nera, un crop top o una camicetta che esalti i volumi e le forme del corpo, il tutto completato da sneakers bianche e accessori minimal.
Se si desidera invece costruire un outfit più elegante e formale, è indicato optare piuttosto per una gonna cargo lunga abbinata a una camicia di seta o ad una blusa morbida. Indossata con sandali con tacco alto e completata da gioielli raffinati, la gonna cargo lunga darà vita a un look trendy, elegante e sofisticato, con un tocco casual che non guasta mail.
La gonna cargo è altresì perfetta per creare un look sportivo: abbinata a una felpa con cappuccio e ad anfibi o bikers boots, dona stile e carattere. Il dettaglio in più? Uno zaino come accessorio funzionale.
Per un look grintoso, sportivo e casual, la gonna cargo, corta o lunga a preferenza, è ideale se abbinata a top sportivi tinta unita e sneakers colorate: una borsa a spalla o ancora una shopper in tessuto renderanno l’intero outfit ancora più glam.
SEO Copywriter e Social Media Strategist. Pragmatica, concreta e stakanovista per natura, mi piace definirmi come una "word designer" che gioca con le parole dando loro vita!
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