Chi è e cosa fa l'intimacy coordinator e perché la sua presenza sul set è importante
È una figura ancora poco conosciuta ma fondamentale sul set: ecco chi è cosa fa l'intimacy coordinator nel cinema e nella tv.
È una figura ancora poco conosciuta ma fondamentale sul set: ecco chi è cosa fa l'intimacy coordinator nel cinema e nella tv.
Ecco chi è e cosa fa davvero.
L’intimacy coordinator è un professionista specializzato, il cui compito principale è assicurare che le scene intime siano gestite con sensibilità e rispetto per il benessere degli attori coinvolti. Questa figura non solo si occupa di pianificare i dettagli coreografici delle scene, ma è anche un mediatore cruciale tra il cast, il regista e il resto del team di produzione.
Si tratta di una figura chiave per garantire un ambiente sicuro e rispettoso durante le riprese di scene intime, sessuali o emotivamente cariche. La sua presenza è diventata fondamentale non solo per la protezione degli attori coinvolti, ma anche per favorire una collaborazione etica e consensuale, promuovendo una narrazione inclusiva e rispettosa.
Secondo le Linee Guida di Intimacy Coordinator Italia nel concetto di “intimità” rientrano molte cose, ad esempio:
Ci sono inoltre scene di intimità che possono essere annoverate tra i contenuti molto sensibili:
Le competenze richieste per svolgere il ruolo di intimacy coordinator sono diverse. Dalla conoscenza approfondita della coreografia delle scene intime alla capacità di comunicare in modo efficace, passando per la formazione specifica sui temi legati a uguaglianza, diversità e inclusione, questa figura deve garantire che gli attori si sentano a proprio agio durante le riprese.
Tra le sue responsabilità c’è quella di coordinare ogni aspetto delle scene, dall’illuminazione alla posizione degli attori, ma anche quella di evitare situazioni imbarazzanti o compromettenti.
Come spiega il sito dell’associazione Intimacy Coordinator Italia, gli standard e i protocolli per il corretto svolgimento del lavoro dell’Intimacy Coordinator, relative al cinema sono applicabili anche per il lavoro teatrale e tutto ciò che afferisce al mondo della performance dal vivo. Sono inoltre applicabili a tutte le fasi del processo creativo (casting, audizioni, pre-produzione, preparazione, prove, e post-produzione).
Nello specifico, chiarisce l’associazione, le attività di cui si occupa l’Intimacy Coordinator sono:
- Tutelare – cast e troupe durante tutto il processo legato all’intimità
- Informare – produzione, cast e troupe sulle pratiche del consenso
- Supervisionare – il protocollo del set se chiuso, parzialmente chiuso, aperto
- Collegare – come ogni capo reparto l’IC gestisce tutte le scene di intimità e tiene i contatti con i reparti coinvolti. Inoltre ha la responsabilità e la supervisione dei modesty garments (indumenti protettivi)
- Documentare – è in grado di provvedere tutta la documentazione necessaria per il regista e per il produttore riguardo i protocolli dei vari tipi di set (chiusi, semi-chiusi, aperti) e i parametri documentali per i livelli di nudità
- Coreografare – coreografa e facilita le scene di intimità con tecniche specifiche di simulazione, tecniche di mascheramento e l’utilizzo dei modesty garments (a seconda delle esigenze della scena e de* performer)
- Supportare – l’IC è qualificatɘ per il primo soccorso in salute mentale; può mettere in pratica tecniche di rilassamento in attesa che la produzione intervenga con un terapeuta o con un responsabile preposto
La presenza dell’intimacy coordinator non solo protegge gli attori da situazioni potenzialmente dannose, ma contribuisce anche a garantire che le riprese rispettino standard etici elevati. Il consenso informato diventa un elemento centrale, sottolineando l’importanza di una collaborazione libera e responsabile.
La presenza di questa figura è necessaria, spiega IC Italia,
quando sono presenti scene che comportano nudità e/o sesso simulato, quando sono coinvolti minori, persone anziane, generi non binari e/o che non si identificano con il sesso di nascita, persone con diverse abilità; ogni volta in cui sono previste scene che richiedono l’iper-esposizione del corpo, e sempre quando richiesto dai performer.
Oltre a gestire le scene intime, l’intimacy coordinator può offrire contributi significativi per una narrazione etica e inclusiva. Collaborando con gli sceneggiatori e i registi, può aiutare a evitare stereotipi dannosi e assicurarsi che la rappresentazione delle relazioni sia autentica e rispettosa della diversità.
La sua presenza può influenzare positivamente la qualità generale della produzione, grazie alla capacità di interpretare la complessità delle emozioni umane.
Curiosa, polemica, femminista. Leggo sempre, scrivo tanto, parlo troppo. Amo la storia, il potere delle parole, i Gender Studies, gli aerei e la pizza.
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