Ti vuoi mettere con me? Sbarra la casella “sì” o “no”. Per i più piccoli tutto sembra chiaro, ma nelle relazioni spesso le cose non sono così semplici e definire il tipo di rapporto che si sta vivendo non è sempre facile.

Ci sono dei casi in cui, però, lo è ancora di più: sono le situationship, i rapporti “senza etichette” che sfuggono alle definizioni. E che possono avere molti pro, ma anche alcune red flags che è importante riconoscere.

Cos’è una situationship?

“Situationship” è un termine che potreste non aver mai sentito, ma almeno una volta nella vita tutte e tutti abbiamo incontrato la realtà che descrive, perché l’abbiamo vissuta in prima persona o perché lo ha fatto qualcuno vicino a noi: per dirla in parole semplici si tratta, infatti, di una relazione romantica o sessuale che non è stata formalizzata.

Questo tipo di rapporti sono caratterizzati dalla mancanza di obblighi o esclusività, ma il vero segno distintivo è la mancanza di confini o etichette chiari. Ci sono elementi di amicizia e romanticismo, ma non definiscono la relazione.

Potrebbe avere alcune somiglianze con una relazione di tipo “amici con benefici”, ma non sono la stessa cosa. In un caso, si tratta più di amici che fanno sesso occasionale. Nell’altro, si tratta di uno stato ambiguo e non ben definito che consiste nell’essere a metà tra single e fidanzati.

Proprio perché rifuggono le definizioni, le situationship possono variare molto da persona a persona e da relazione a relazione. Alcune sono salutari, altre decisamente meno.

Significato e origini del termine

Secondo Myisha Battle, autrice di “Situationships Are the Future of Dating. That’s Not a Bad Thing”, la coniazione del termine si deve a Carina Hsieh nel 2017.

Tierica Jemise Gibson, però, nella sua tesi “If You Want the Milk, Buy the Cow: A Study of Young Black Women’s Experiences in Situationships“, spiega che nel 2009 la blogger Demetria Lucas ha utilizzato il termine “situationship” per descrivere relazioni casuali tra coppie nere che coinvolgevano sesso occasionale e che portavano confusione e disagio emotivo.

Negli ultimi anni, però, come abbiamo visto il termine ha guadagnato popolarità nella cultura tradizionale degli appuntamenti, e viene utilizzato in maniera generica per descrivere una relazione sessuale o romantica che non ha alcun bisogno di definizioni.

I pro e i contro di una relazione non definita

Come in ogni relazione, anche in questo caso ci sono vantaggi e svantaggi. Tra i primi c’è la possibilità di esplorare i propri sentimenti per il partner e la propria sessualità senza le pressioni che una relazione stabile comporta. Non solo: in alcuni casi, le situationships possono permetterci di provare il senso di connessione che proveremmo in una relazione standard ma sperimentare anche l’indipendenza che deriva dall’essere single.

Ci sono anche degli svantaggi però, naturalmente. Uno, quello più evidente, è la possibilità di farsi male emotivamente, se uno dei due si è affezionato più dell’altro. Si può restare bloccati in una situationship per molto tempo e non sapere più cosa fare, non avere il coraggio di rompere il rapporto. D’altra parte, se non si ha chiara la natura del coinvolgimento, la storia non potrà progredire.

L’ambiguità delle situazioni può mettere a dura prova la salute mentale, per questo è difficile da mantenere, emotivamente. E si rischia di restare in un limbo per molto tempo e non incontrare altre persone interessanti.

5 segnali per riconoscere una situationship

1. I piani a breve termine

Chi è in una situationship non fa piani di coppia a lungo termine: in altre parole non si acquistano biglietti di concerti che avverranno tra 6 mesi e non si conferma il più uno al matrimonio di un amico. Perché non si sa neppure cosa accadrà domani, figurarsi tra svariate settimane.

2. Non c’è continuità nell’impegno

Può accadere per una settimana di vedersi tutti i giorni e la settimana successiva non vedersi mai. Non si programma molto nelle situationship, è tutto libero e casuale.

3. C’è un legame emotivo limitato

Sebbene possa esserci una certa vicinanza emotiva, generalmente è meno intensa che in una relazione impegnata, soprattutto perché in molti casi condividere sentimenti più profondi o parlare del futuro potrebbe causare riluttanza o esitazione in uno o entrambi i partner.

4. Si è spesso ansiosi

Le certezze di una relazione stabile portano alla tranquillità, mentre le incertezze di una relazione non definita possono generare ansia a causa delle ambiguità e delle ambivalenze presenti nella situationship.

5. C’è una interazione sociale minima

A differenza di una rapporto formale, amici e parenti potrebbero non riconoscere le persone in una situationship come coppia, sia che questa decida di mantenere la propria relazione per lo più nascosta agli altri o di astenersi da qualsiasi manifestazione pubblica di affetto.

Come uscire da una situationship?

Molto spesso, questo tipo di relazione termina con il “ghosting“: semplicemente, le persone coinvolte smettono di comunicare e una delle due (meno frequentemente entrambi) spariscono, proprio come un fantasma. In altri casi, la situationship svanisce lentamente.

Questa mancanza di chiusura, però, può generare confusione, soprattutto se è unilaterale. Meglio essere diretti e dirsi in modo chiaro che è finita, senza esitare a tagliare i legami se si ha la sensazione di trascinare il rapporto, magari continuando a ricercare occasioni di contatto o incontro pur sapendo che si cerca un tipo di relazione più tradizionale e strutturata.

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