Le dick pic non richieste e consensuali sono un abuso: i modi per difendersi

Partiamo dall'etimologia: l'espressione "dick pic" deriva dall'inglese e, nello specifico, dal connubio delle parole "dick", "pene", e "pic" (abbreviativo di "picture"), "fotografia". Si tratta, dunque, di una foto dei genitali inviata da parte di un uomo (nella maggior parte dei casi) a una donna che non ne ha fatto richiesta. Perché ciò accade? Scopriamolo insieme.

In una stanza piena di donne, almeno la metà (se non di più) ha ricevuto, anche solo una volta nella vita, una unsolicited dick pic, ossia una foto del pene non richiesta.

Perché ciò accade? Che cosa porta gli uomini ad agire in questo modo? Quali convinzioni vi sono, alla base? E perché l’atto può essere considerato, più spesso di quanto si creda, una forma di molestia? Vediamolo insieme.

Che cosa significa dick pic?

Partiamo dall’etimologia: l’espressione “dick pic” deriva dall’inglese e, nello specifico, dal connubio delle parole “dick”, “pene”, e “pic” (abbreviativo di “picture”), “fotografia”. Si tratta, dunque, di una foto dei genitali inviata da parte di un uomo (nella maggior parte dei casi) a una donna che non ne ha fatto richiesta.

Spesso, questa tipologia di immagini è inviata mediante mezzi digitali, quali mail, messaggistica istantanea, app di dating e social network, senza richiedere il consenso del destinatario. Si tratta, allora, di un gesto indesiderato, imprevisto, a volte anche aggressivo e violento, che può suscitare disgusto, senso di violazione, ansia e inquietudine.

Perché alcuni uomini le mandano

Ma che cosa si spera di ottenere? Quali sono i motivi per cui alcuni uomini decidono di mandare dick pic non desiderate? Tra le motivazioni più frequenti, si possono individuare le seguenti:

  • ignoranza: le persone che inviano foto dei propri genitali non si rendono conto della gravità e delle conseguenze del proprio gesto, supponendo che possa essere un atto gradito e anche ricambiato;
  • intenzioni sessuali: molti uomini mandano dick pic con l’intento di “rompere il ghiaccio” e dare avvio a un flirt, effettuando una sorta di “dichiarazione d’intenti” fin dall’esordio del dialogo, orientato, naturalmente, al sesso e all’eccitazione;
  • potere e intimidazione: retaggio di una cultura maschilista, che considera la donna un mero oggetto sessuale a uso e consumo dei propri piaceri e desideri, la dick pic può costituire anche un’affermazione di supremazia e controllo, esacerbando dinamiche di potere vetuste e patriarcali;
  • esibizionismo: alle motivazioni precedenti, si può correlare anche il narcisismo e il piacere provato nel porre in mostra il proprio corpo, al fine di provocare una reazione, di sentirsi desiderati e/o di aumentare il proprio ego.
  • mancanza di educazione sessuale: credere che il solo fatto di chattare con una persona e percepire dell’interesse da parte di quest’ultima arroghi il diritto di inviarle delle foto dei propri genitali è, senza dubbio, un segnale evidente di una scarsa (anzi, assente) educazione sessuale, la quale dovrebbe essere impartita fin dalla più giovane età e porre al centro il discorso relativo al consenso e al rispetto dell’intimità, propria e altrui.

Perché le dick pic sono un abuso

Dal momento che, nella maggior parte dei casi, la dick pic non rientra in un contesto di consenso, rispetto ed equità di intenti (essa non è, infatti, da confondere con il sexting, dove, con le dovute cautele, l’invio di foto intime può afferire a un discorso di reciprocità e volontà), il fenomeno può essere considerato una vera e propria forma di abuso.

Come ogni tipologia di molestia, anche la dick pic, infatti, può suscitare diverse emozioni e sensazioni nel destinatario che non ha richiesto la foto intima in oggetto, come:

  • stress e ansia;
  • vergogna;
  • insicurezza e disagio;
  • intimidazione e abuso di potere;
  • paura;
  • rabbia;
  • disgusto;
  • senso di violazione (della propria privacy e intimità);
  • mancanza di rispetto;
  • effetti traumatizzanti e disturbanti.

Alla base, come abbiamo visto, vi è, in ogni caso, una grave assenza di consenso, elemento fondamentale per rendere l’invio di dick pic una pratica abusante e classificabile alla stregua di una molestia sessuale.

Come difendersi dall’invio di foto non desiderate

Come si può arginare, allora, questo fenomeno? In primo luogo, si possono attuare delle misure preventive, le quali consistono nel modificare le impostazioni della privacy sui social network e modificare l’accesso ai nostri profili, filtrando chi può vedere le nostre foto e inviare messaggi privati.

La stessa limitazione può essere fatta alle mail, inserendo blocchi specifici per messaggi e immagini non richiesti, e al telefono, usando le impostazioni per bloccare numeri non riconosciuti o fonte di sospetto.

Nel caso in cui si ricevesse una dick pic, invece, la prima reazione è quella di evitare qualsiasi forma di reazione e risposta al mittente, al fine di non incentivare la conversazione e l’eventuale invio di altre immagini. In seguito, si deve bloccare il profilo da cui è provenuta la foto (su tutti i canali a disposizione) e segnalare l’abuso alla piattaforma che lo ospita, in modo tale da consentire a essa di identificare i contenuti inappropriati.

Infine, nel caso in cui si intendesse ricorrere ad azioni legali, è necessario raccogliere tutte le prove di quanto accaduto e contattare le autorità competenti per segnalare l’abuso.

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