Come si pratica il nunchi, l'arte coreana di capire gli altri e avere successo

Per avere davvero successo nelle relazioni interpersonali e nel lavoro bisogna imparare a praticare il nunchi. Dalla Corea arriva questo concetto, che, grazie all'ascolto attivo degli altri e all'empatia, porterebbe a rapporti più felici e duraturi.

Sempre più persone sostengono che, nella società attuale, ci sia bisogno di più empatia e sensibilità, per provare a contrastare la violenza e l’odio. Che, invece di diminuire, sembrano aumentare in continuazione.

Dalla Corea arriva un termine, nunchi, che non delinea solamente una caratteristica delle persone, ma un vero e proprio modo di vivere. Un’attitudine che porta al successo personale e professionale.

Cosa significa nunchi?

Il terminenunchi (눈치)” deriva dalla lingua coreana, e significa letteralmente “forza, potere dello sguardo”. Si può però tradurre assimilando la parola al concetto che in occidente conosciamo come empatia, sensibilità rispetto ai sentimenti degli altri. Le persone che vivono seguendo il nunchi sanno ascoltare e vedere realmente gli altri, aprendosi al dialogo e soprattutto all’ascolto.

Secondo la filosofia coreana, utilizzare il nunchi, ovvero la propria capacità di essere empatico, è la migliore strada verso il successo. Non soltanto nelle relazioni con gli altri, ma anche in ambito professionale. La giornalista e autrice coreano-americana Euny Hong spiega questo concetto nel suo libro, che si intitola proprio The Power of Nunchi: The Korean Secret to Happiness and Success.

The Power of Nunchi: The Korean Secret to Happiness and Success

The Power of Nunchi: The Korean Secret to Happiness and Success

23 € su Amazon

La giornalista e autrice coreano-americana Euny Hong descrive la filosofia nunchi, ne introduce i principi e soprattutto i benefici di ascoltare gli altri per vivere meglio. L’arte di sapere capire gli altri e interpretare le circostanze per avere anche successo nella vita e nel lavoro.

Hong considera il nunchi una caratteristica presente principalmente nelle persone più sensibili, più propense all’ascolto, più empatiche appunto. Secondo altri invece tutti noi possiamo avere il nunchi, imparando a far uscire questa capacità, attraverso l’esercizio dell’ascolto reale degli altri. Imparando quindi il potere dello sguardo, di osservare con attenzione chi ci sta davanti, non vederlo soltanto.

I principi della filosofia nunchi

La filosofia nunchi si basa sull’idea che imparando ad ascoltare gli altri si possano creare rapporti interpersonali più duraturi e felici. E che si possa imparare a vivere meglio, senza ansia e con più successo nella vita. I principi fondamentali della filosofia nunchi sono l’ascolto attivo e l’eliminazione dei pregiudizi.

Infatti, solamente liberandosi dei preconcetti interiori che tutti noi abbiamo, derivanti dalla cultura e dalla società in cui cresciamo, possiamo essere liberi di accogliere gli altri. Per poter mettere in atto uno sguardo e un ascolto attivi. Attraverso tecniche che si possono apprendere, ma anche semplicemente imparando a conoscersi.

Ognuno di noi può valutare con consapevolezza quanto spazio dà agli altri di trasmettere il proprio pensiero, i propri sentimenti. Quanto invece ci chiudiamo a pensare di più alle nostre reazioni e sensazioni, ad esempio dopo un confronto o un litigio. Ognuno si può mettere in discussione e capire in che modo poter essere più aperto all’ascolto attivo dell’altro.

5 consigli per abbracciare al meglio questa filosofia

Abbracciare la filosofia nunchi porterebbe quindi a stare meglio, fisicamente ma soprattutto mentalmente e nella vita. Non è la forza della prevaricazione a vincere, ma quella dell’empatia, del mettersi in secondo piano per comprendere anche la visione dell’altro. Secondo la filosofia coreana più diffusa, tutti possiamo abbracciare il nunchi, seguendo alcuni consigli utili.

1. Mettere da parte i pregiudizi

Come abbiamo visto nei principi della filosofia nunchi, per poter esprimere al meglio questo talento è necessario lasciar andare i pregiudizi e i preconcetti che, inevitabilmente, ci portiamo dentro. Mettersi di fronte a una persona aprendosi liberamente all’ascolto fa sì che si possa imparare a comprenderla da zero, in modo più onesto e empatico.

Come fare? Non è sicuramente semplice mettere da parte completamente i pregiudizi, lo si può fare attraverso un lavoro che passa prima per se stessi.

2. Mettersi in discussione

Il secondo fondamentale consiglio e principio del nunchi è infatti quello di mettersi in discussione. Capire come ci comportiamo di fronte alle richieste dell’altro. Quando litighiamo con qualcuno, quando qualcuno ci chiede aiuto o ci parla di ciò che prova, ci poniamo all’ascolto, o pensiamo prima alla nostra opinione, a come reagire?

Mettersi in discussione serve poi a prendere consapevolezza sui propri preconcetti, su ciò che si crede e pensa degli altri. Se si riesce a mettersi nei panni degli altri, mettendo il proprio giudizio in secondo piano, si può essere pronti all’ascolto attivo. Un aiuto arriva dall’umiltà intellettuale: riconoscere di non sapere tutto, che le proprie conoscenze e opinioni non sono la verità assoluta, essere mentalmente aperti.

3. Ascolto attivo

L’ascolto attivo è un atteggiamento che si può anche imparare, attraverso la pratica. Significa ascoltare e osservare realmente chi si ha di fronte, non in maniera superficiale. Per farlo è necessario esercitarsi a dare più attenzione, non soltanto a ciò che la persona sta dicendo, ma anche al linguaggio del corpo, al tono di voce che usa, al suo sguardo mentre parla di qualcosa.

In questa maniera si può arrivare a conoscere e comprendere molto di più gli altri e le loro esigenze. Così da risultare più sensibili ed empatici, degli ottimi ascoltatori che sanno far sentire gli altri capiti e aiutati. E creare relazioni più stabili e serene.

4. Comportarsi bene

Sembra una banalità, ma non lo è: per praticare il nunchi è importante comportarsi bene. Vuol dire non soltanto essere educati e usare le cosiddette “buone maniere”, cosa purtroppo non sempre scontata. Significa mettersi nell’ottica di voler essere una brava persona, che si comporta correttamente con gli altri, nel modo in cui vorrebbe che gli altri si comportassero con lui.

5. Osservare prima di agire

L’osservazione è un aspetto fondamentale del nunchi, perché è da questa che parte tutto il lavoro su se stessi verso l’ascolto attivo. Spesso, soprattutto durante una discussione o una conversazione, viene spontaneo reagire subito, senza lasciare il tempo all’altro di esprimere il proprio concetto in modo esaustivo.

E senza dare a se stessi modo di far depositare le informazioni ottenute, sia dall’ascolto che dall’osservazione. Una cosa che risulta invece molto importante per poter rispondere nel modo più adeguato e corretto possibile.

6. Usare l’istinto

Sembra l’opposto del punto precedente, in realtà anche seguire il proprio istinto è utile per entrare meglio in contatto con l’altro. Se ascoltiamo le nostre sensazioni, possiamo sentire ad esempio se chi ci sta di fronte ci ispira fiducia, o ci sta dando fiducia. O se al contrario risulta aggressivo, diffidente, o altro.

Usare l’istinto, cosa ci dice la nostra pancia in certe situazioni, può aiutare a esprimere meglio la nostra capacità di nunchi.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!