Post separazione: 10 consigli per gestire aspetti emotivi e giuridici

Quando una coppia decide di avviare il processo di separazione, i fattori a cui prestare attenzione sono molteplici: non vi è, infatti, solo il comparto emotivo, costituito da emozioni forti e a volte complesse da gestire, ma anche gli aspetti più operativi, pratici e legali. Vediamoli nel dettaglio.

Una separazione rappresenta sempre un momento molto delicato, a prescindere dalle responsabilità e dalle dinamiche che la concernono. In quanto tale, il post-separazione può recare con sé un insieme di sentimenti ed emozioni contrastanti, dalla rabbia al senso di fallimento, dalla tristezza all’angoscia per il futuro, fino alle difficoltà legate sia agli aspetti legali, sia a quelli pratici (soprattutto in caso di figli).

Vediamo, allora, quali potrebbero essere i problemi e come si possono affrontare.

Che cosa succede dopo una separazione?

Quando una coppia decide di avviare il processo di separazione, i fattori a cui prestare attenzione sono molteplici: non vi è, infatti, solo il comparto emotivo, costituito da emozioni forti e a volte complesse da gestire, ma anche gli aspetti più operativi, pratici e legali.

Dal punto di vista psicologico, per esempio, le due persone coinvolte si ritrovano di fronte a una vera e propria elaborazione del lutto, dal momento che una separazione può essere vissuta alla stregua, appunto, di un lutto a causa della perdita della persona (un tempo) amata e dei progetti comuni caratteristici dell’unione.

A ciò segue anche un riadattamento della propria quotidianità, fatta di abitudini inedite, nuove responsabilità e, talvolta, solitudine e isolamento, e il ricorso ad amici, parenti e psicoterapeuti per ottenere un supporto solido e affettuoso, essenziale in un momento di passaggio e cambiamento delicato come quello della separazione.

A livello legale, invece, si va incontro a una serie di incombenze più o meno piacevoli. La prima è l’avvio della formalizzazione della separazione – in particolare, in caso di matrimonio -, cui si affiancano la divisione dei beni (o secondo accordi pregressi, o secondo la legge), la gestione della custodia dei figli e le decisioni inerenti all’eventuale assegno di mantenimento da parte di uno dei due partner.

Per quanto riguarda la praticità, infine, una separazione comporta, nella maggior parte dei casi e almeno per una delle due persone coinvolte, un cambio di residenza e, dunque, un trasloco in una nuova abitazione, lo sviluppo di una nuova routine e, in caso di difficoltà economiche, anche di un nuovo stile di vita.

Gli aspetti emotivi

Per quanto riguarda, nello specifico, gli aspetti emotivi, quando si affronta il percorso di post-separazione i sentimenti e le sensazioni vissuti possono essere numerosi e, talvolta, anche discordanti. Tra i più comuni, troviamo:

  • una prima fase di shock e negazione, che contraddistingue gli inizi del processo e gli esordi della presa di consapevolezza e della conseguente decisione, rappresentando un meccanismo di difesa dal dolore;
  • dolore e tristezza, e, in generale, un profondo senso di perdita, paragonabile, come abbiamo visto, anche al lutto, e conseguenze della mancanza dell’altra persona e della disgregazione di un progetto di vita condiviso;
  • rabbia e frustrazione, rivolte sia verso se stessi, sia verso l’ex partner, le quali possono confluire in sensazioni di rimpianto, ingiustizia o tradimento;
  • senso di colpa, connesso sia agli eventuali errori commessi, sia alla riflessione su quanto è stato compiuto e sulle strade che si sarebbero potute intraprendere con uno “sforzo” o un “sacrificio” maggiori;
  • ansia e incertezza per il futuro, sia per quanto riguarda la possibilità di ritrovare l’amore e di costruire nuove relazioni, sia per quanto concerne la quotidianità, le nuove abitudini e i cambiamenti che si dovranno affrontare.

Gli aspetti giuridici

Gli aspetti giuridici, invece, variano in base al tipo di relazione (matrimonio, convivenza o unione civile) e dalla legislazione del Paese in cui si vive. Nel complesso, soprattutto per quanto riguarda l’Italia e il matrimonio, gli step legali sono i seguenti:

  • definizione del tipo di separazione, che può essere consensuale – nel caso di un accordo tra le parti su tutte le questioni di rilevanza, dalla divisione dei beni all’affidamento dei figli, il quale può essere presentato direttamente dai due ex partner al giudice -, e può risolversi in pochi mesi, o non consensuale – ossia quando non vi è accordo tra le parti e il giudice interviene su tutte le questioni contese -, e, per tale ragione, presenta un percorso più articolato e lungo anche anni;
  • avvio della procedura legale, inaugurata con la presentazione della domanda di separazione al tribunale (o mediante avvocati), proseguita con un’udienza preliminare, nel corso della quale il giudice valuta le motivazioni e tenta una conciliazione tra i coniugi, e conclusa con la decisione definitiva, che confluisce nell’accordo – se consensuale – o nella sentenza del giudice stesso – se non consensuale;
  • (eventuale) affidamento dei figli, il quale può essere condiviso (il regime preferito dalla legge, in cui entrambi i genitori mantengono diritti e doveri nei confronti dei figli) o esclusivo per uno solo dei genitori, soprattutto in casi specifici (per esempio, violenza domestica o mancanza di idoneità). Una volta stabilito, si procede, poi, a delineare i tempi di visita e, in base alle necessità, il possibile assegno di mantenimento (concesso al partner più “debole” economicamente) e il suo importo;
  • divisione dei beni, il cui procedimento è dissimile in base al regime concordato inizialmente: nel caso del matrimonio, se i coniugi avevano optato per la comunione dei beni, questi verranno divisi in modo equo; se, al contrario, si era scelta la separazione dei beni, ognuno manterrà ciò che è intestato a suo nome.

Come gestire il post-separazione: 10 consigli

Come si può affrontare il post-separazione nel modo più sereno possibile? Ecco 10 consigli utili:

  1. accettare le emozioni, senza giudizio: tristezza, rabbia, delusione, ansia, senso di colpa e malinconia possono rappresentare una presenza costante, motivo per cui è importante essere in grado di dare un nome alle proprie emozioni e accoglierle senza giudicarle, lasciandole libere di esprimersi;
  2. creare una nuova routine: apportare abitudini, stili di vita e attività differenti rispetto alla vita in coppia può essere un ottimo espediente per (ri)trovare il proprio equilibrio psicofisico e il proprio benessere;
  3. costruire un sistema di supporto: amici, parenti, colleghi e psicoterapeuti sono essenziali e possono fornire tutto l’ascolto e il supporto emotivo di cui si necessita in un momento delicato come quello della separazione;
  4. prendersi cura di se stessi: curare la propria salute mentale e fisica è fondamentale, e può costituire un aiuto decisivo nel fronteggiare le difficoltà legate al post-separazione. In questo senso, è utile dormire e riposare bene, allenarsi regolarmente, mantenere un’alimentazione sana e, se necessario, fare ricorso anche alla meditazione e alla mindfulness, che possono ridurre notevolmente l’ansia e contribuire a concentrarsi sul presente;
  5. gestire il rapporto con l’ex partner: in assenza di casi gravi, mantenere una comunicazione rispettosa, dotata di confini chiari e priva di conflitti con l’ex partner è utile per non aggravare la già complessa situazione, soprattutto in presenza di figli;
  6. dedicare molta attenzione ai figli: a proposito di questi ultimi, nel corso di una separazione è opportuno porre ancora più ascolto alle loro emozioni, paure e riflessioni, rassicurandoli, spiegando loro che non ne sono responsabili e offrendo conforto e mantenendo una routine stabile per non acuire il disagio;
  7. risolvere le questioni pratiche: dedicarsi immediatamente agli aspetti legali e pratici del post-separazione consente di evitare incomprensioni e incertezze e di pianificare meglio il proprio (nuovo) futuro;
  8. evitare decisioni impulsive: di fronte a un cambiamento così impattante, una reazione può essere quella di effettuare decisioni impulsive e subitanee (come trasferirsi, cambiare lavoro o affini), per poi pentirsene successivamente. Anche in questi casi, è bene mantenere la lucidità e far trascorrere un po’ di tempo, in modo tale da riacquisire maggiore chiarezza e valutare le alternative con calma;
  9. coltivare nuove passioni: investire in se stessi, nel proprio tempo libero e nei propri hobby è un toccasana e rappresenta un’opportunità di crescita e miglioramento. Acquisire nuove competenze e investire tempo ed energia in nuove passioni può esserne un emblema;
  10. nutrire l’ottimismo per il futuro: non è semplice, ma anche nel corso di una separazione è utile ricordare a se stessi che si tratta di un momento di transizione e che, in quanto tale, passerà anch’esso, a prescindere dal tempo che richiederà l’elaborazione. Per tale ragione, può essere funzionale allenarsi a osservare la realtà con un po’ più di ottimismo, prefissandosi piccoli obiettivi, festeggiando i propri successi e circondandosi di persone care.
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