Relazione tira e molla: 2 segnali che siamo bloccati in una relazione instabile
Quello che c'è da sapere sulla relazione tira e molla, un modello manipolativo volontario o involontario che si può presentare all'interno di una coppia.
Quello che c'è da sapere sulla relazione tira e molla, un modello manipolativo volontario o involontario che si può presentare all'interno di una coppia.
Può capitarci nella vita una relazione tossica, e ce n’è una che potrebbe risultare, in base alla propria bolla sociale, più o meno ricorrente: si tratta della relazione tira e molla. Non si tratta di quelle relazioni in cui semplicemente ci si lascia e ci si riprende per periodi più o meno lunghi, ma qualcosa di un po’ più complesso, soprattutto sotto il punto di vista psicologico.
Come si legge su PsychCentral, si tratta di “una dinamica caratterizzata da modelli alternati di avvicinamento (tira) e allontanamento (molla)”. In pratica, può accadere che uno dei due partner possa dare segni di vicinanza e attenzione, seguiti però da altri di distacco o addirittura di ostilità: è un circolo vizioso in cui questa persona dà segnali fortemente in contrasto sullo stato della relazione, tanto da generare profonda instabilità nella coppia. È considerata inoltre una forma di manipolazione emotiva, che mina prima la comunicazione, poi l’intimità e infine la fiducia tra le due persone.
Attenzione però: in ogni relazione ci possono essere dei momenti più piacevoli e altri meno piacevoli. In una relazione tira e molla il ciclo è meno casuale ed è legato a motivazioni specifiche. Inoltre bisogna considerare che le conseguenze legate all’instabilità comportano emozioni negative a lungo termine, come ansia e tristezza, e un litigio, per quanto grave, non genera di solito questo tipo di sensazioni per mesi o addirittura anni. È davvero molto difficile riprendersi emotivamente da una situazione simile.
Tra le ragioni principali per cui potremmo essere impantanati in una relazione tira e molla o comunque fortemente instabile, ci sono:
È sempre difficile riconoscere una manipolazione, volontaria o involontaria che sia: quando si è dentro una relazione, ci vuole del tempo, e non sempre si riesce, per capire di essere in un legame tossico.
I segnali più comuni sono connessi alla paura dell’intimità (ritardare il momento per passare al livello successivo, con i rapporti sessuali, con la convivenza, con il matrimonio, con la decisione di avere dei figli – quest’ultimo step solo se la coppia aveva espresso prima un desiderio in tal senso, ci sono tante persone che non vogliono figli e se la scelta è condivisa va benissimo).
Un altro tratto può essere rappresentato dalla fuga: sottrarsi a situazioni di vicinanza che possono essere un rapporto sessuale ma anche un pranzo con la famiglia del partner, o ancora una vacanza con gli amici comuni. In generale questi tratti devono essere reiterati nel tempo e ciclici – ovvero devono seguire una fase di apparente idillio: una persona può dire di no una tantum, in fondo, e non c’è niente di male, soprattutto se la scelta è opportunamente comunicata.
Per poter costruire un legame solido con un’altra persona occorre:
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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