Equinozio di Primavera 2025: significato, riti e tradizioni da tutto il mondo

Quando cade l'equinozio di primavera nel 2025 e quali sono i significati di questo particolare momento dell'anno? Scopriamolo insiieme facendo un tour delle diverse tradizioni nel mondo

Per molti, il 21 marzo è solo la data del calendario in cui dall’inverno si passa alla primavera, e di conseguenza il momento che segna (almeno sulla carta) la fine del freddo e l’arrivo delle classiche temperature miti della stagione primaverile. Ma c’è anche chi, nell’equinozio di primavera 2025, vede molto di più, una data piena di significati, di sacralità, di riti e di tradizioni, che vengono celebrate in tutto il mondo, in modo diverso ma tutte con la stessa intensità spirituale.

Quando cade l’Equinozio di Primavera 2025? Data e significato astronomico

Ma partiamo dall’inizio e cerchiamo, prima di tutto, di capire esattamente cosa si intende per equinozio e quando cade con esattezza. Dal punto di vista scientifico un equinozio avviene quando nessuno dei due emisferi terrestri è inclinato verso il Sole. Questo, quindi, apparirà perfettamente perpendicolare all’equatore. I due emisferi terrestri, quindi, durante le date dell’equinozio, ricevono la stessa quantità di luce solare.

Ma quando accadrà di preciso questo evento? L’equinozio di primavera 2025, avrà luogo giovedì 20 marzo alle 10:01 e 25 secondi. È questo, infatti, il momento esatto in cui il Sole sarà perfettamente allineato con l’equatore terrestre.

Dal punto di vista astronomico, quindi, anche considerando l’etimologia del termine equinozio, dal latino aequus, che significa “uguale” e “nox”, notte, rappresenta il momento in cui giorno e notte hanno approssimativamente la stessa durata.

Durante l’equinozio, il Sole passa attraverso l’”equatore celeste”, una linea immaginaria. Un evento che accade due volte all’anno. Quando passa da sud a nord determina l’equinozio di primavera, mentre quando questo accade da nord a sud da origine all’equinozio d’autunno.

Ma come sappiamo l’equinozio non ha un significato puramente scientifico e astronomico.

Il significato spirituale dell’Equinozio di Primavera nelle diverse culture

A seconda della cultura, l’equinozio di primavera assume un significato spirituale diverso. Questa data, nel corso del tempo, ha rappresentato sempre molto più del semplice passaggio dall’inverno alla primavera, ma trova il suo significato in un simbolo di rinascita, di nuova vita, nuovi inizi e fertilità.

Ma non solo. Gli antichi Maya, per esempio, in occasione dell’equinozio si riunivano per osservare il sole e le ombre che questo creava sulla Piramide di Kukulcan o El Castillo. Nell’antica Grecia si festeggiava Persefone, mentre in Mesopotamia era considerato come l’inizio del nuovo anno.

In Giappone, l’equinozio di primavera si festeggia pulendo la propria casa, ripulendo le tombe dei propri defunti e visitando le proprie case d’infanzia.

In un’accezione più esoterica, invece, questa data corrisponde a un risveglio, alla purificazione e alla rigenerazione.

Riti e tradizioni legati all’Equinozio di Primavera nel mondo

A seconda del luogo e della cultura, quindi, l’Equinozio di primavera 2025 verrà vissuto e celebrato in modo diverso.

Per esempio in India, questo giorno corrisponde all’Holi Hai, una festa in cui migliaia di persone provenienti da tutta l’India si trovano per le strade a ballare e lanciarsi delle polveri colorate che richiamano alle cromie della primavera e rappresentano la rinascita interiore che dovrebbe avvenire in ogni persona.

In Iran, invece, l’equinozio di primavera da il via a ben tre settimane di festeggiamenti, la festività del Norouz. Si tratta di una tradizione persiana che corrisponde al capodanno, è che è considerata una delle feste più antiche al mondo, con oltre 3.000 anni di storia. Una festa durante la quale vengono organizzate cene in famiglia e in cui si acquistano oggetti simbolici i cui nomi, in lingua Farsi, iniziano con la lettera S, come simboli di buona salute e fertilità.

In Cina, 15 giorni dopo l’equinozio di primavera, si celebra il Qingming, una parola che significa “puro e luminoso”, e che segna il cambio di stagione. Un momento in cui si ricordano gli antenati e che si festeggia lanciando in aria degli aquiloni legati a piccole lanterne colorate, che vengono lasciate volare nella notte come auspicio di buona fortuna e per allontanare le malattie.

Equinozio di Primavera e natura: il risveglio della stagione fertile

Ma l’equinozio di primavera segna soprattutto il risveglio simbolico della natura, un giorno in cui si celebra la fertilità della terra e la rinascita. Tanto che anche la tradizione contadina aveva le sue cerimonie legate a questo particolare giorno. Un tempo, infatti, vi era l’usanza di accendere sulle colline dei fuochi rituali. Più a lungo durava la fiamma e più rigogliosa e fruttifera sarebbe stata la terra.

Ma non solo. Durante la primavera tutto si risveglia, la natura, le piante ma anche il nostro corpo, come se ci si togliesse di dosso il torpore dei mesi invernali. Un periodo di rinnovata energia e di rinascita della vita, in cui le gemme dei fiori delle foglie germogliano, e in cui tutto torna a muoversi. Un passaggio in cui prende il via una nuova fase nel ciclo della natura e in cui tutto ricomincia. Dalle piante che rinascono agli animali, che escono dal letargo per dare il via a una nuova stagione dell’accoppiamento.

Celebrazioni pagane e moderne: Ostara e le sue connessioni con la Pasqua

Un momento di passaggio che ritorna anche nelle celebrazioni pagane, e che tocca diversi significati, connettendosi anche con i riti pasquali.

Il giorno dell’Equinozio di Primavera, infatti, nella Ruota dell’Anno Celtica ha un significato molto profondo.

Secondo la tradizione celtica, infatti, esistono otto sabbat che scandiscono i cicli annuali della Natura. Ognuno di questi sabbat, rispecchia un aspetto unico e particolare della connessione tra la terra e l’uomo. Durante l’equinozio di primavera, in particolare, si celebra Ostara, un momento di rinnovamento, di speranza e rinascita.

Ostara, infatti, è il simbolo della vita che si rinnova e rinasce, in cui la natura si risveglia dal torpore dell’inverno, in cui tutto torna a fiorire e in cui un nuovo inizio prende il via.

Un momento di riflessione che pone in contrapposizione la luce e il buio e il loro equilibrio, e che si riflette sia sulla natura che sull’essere umano. Un simbolo di armonia ed equilibrio.

In più, Ostara, e quindi l’equinozio di primavera, ha anche un simbolismo divino e rappresenta l’unione tra il Sole, la divinità maschile, e quella femminile, che si incarna nella Terra e nella Luna. È un momento di unione e di possibilità di generare la vita.

La festività di Ostara, poi, è anche legata alla Pasqua. Questo nome, infatti, è strettamente collegato al termine tedesco Oster, che indica appunto la Pasqua e a Eostre, divinità femminile teutonica legata all’est, il punto cardinale da cui sorge il Sole, alla fertilità e alla rinascita. E non è un caso che alla divinità siano collegate due delle più celebri figure pasquali, il coniglio pasquale e la caccia alle uova, tradizioni amatissime nei Paesi di lingua inglese e in Germania.

Come celebrare l’Equinozio di Primavera oggi: idee e rituali

Un momento denso di significati, quindi, e di celebrazioni diverse. E che anche oggi può essere celebrato, anche in modo semplice, ma che ricordi la rinascita e la nuova vita che si riattiva durante questo cambio di stagione.

Per esempio dedicandosi alla pulizia e il riordino della propria casa, un gesto di purificazione e di rinnovamento, utile a buttare via il vecchio per fare spazio al nuovo, sia a livello materiale che interiore e mentale, creando nuovo spazio per progetti e per una nuova creatività.

Anche il camminare nella natura può essere un buon modo per onorare e celebrare l’equinozio di primavera 2025, osservando i cambiamenti della natura, il suo risveglio, i suoi profumi e colori nuovi e l’energia vitale che avvolge ogni cosa e che si prepara a esplodere in tutta la sua forza e bellezza.

Tra i rituali “moderni” che possono essere fatti in occasione dell’equinozio di primavera 2025, poi, piantare un bulbo in un vaso è senza dubbio un simbolo di nuova vita e nuove intenzioni. E questo si può fare anche cambiando il colore del fiore scelto a seconda di ciò che si vuole attirare: un fiore rosa o rosso, simbolo di amore, viola per la spiritualità, azzurro per i viaggi, giallo per le cose materiali o bianco se ci si auspica una nuova nascita.

Equinozio di Primavera e astrologia: quali segni zodiacali influenza?

Ma l’equinozio di primavera non tocca solo simboli e riti, rinascita e fertilità. Anche l’astrologia è interessata da questo momento in cui giorno e notte si avvicinano e di cambio di testimone dall’inverno alla primavera. In Astrologia, infatti, l’equinozio di Primavera coincide con l’ingresso del Sole in Ariete, tanto che viene anche chiamato Punto d’Ariete.

I segni tipicamente primaverili quindi, Ariete, Toro e Gemelli, sono quelli più influenzati dall’equinozio, ma in modo diverso, e questo varia anche in base all’elemento dominante.

I segni di fuoco, per esempio, che sono Ariete, Leone e Sagittario, vivono l’equinozio con una rinnovata energia e voglia di fare. Quelli di aria, Gemelli, Bilancia e Aquario, sviluppano una maggior propensione a creare legami durante questa fase. I segni di acqua, invece, che sono Cancro, Scorpione e Pesci, durante l’equinozio hanno l’istinto di creare nuove abitudini. Infine, i segni di terra, Toro, Vergine e Capricorno durante questo momento di passaggio hanno la necessità di rallentare e rilassarsi.

L’Equinozio di Primavera nei luoghi sacri: da Stonehenge a Chichén Itzá

Quando si parla di equinozi o solstizi, poi, non dobbiamo dimenticarci dei luoghi sacri per eccellenza, e in cui queste “feste” legate alla natura e ai suoi cambiamenti sono particolarmente sentite e vissute da migliaia di anni. Luoghi come Stonehenge o Chichen Itza, per esempio, due siti archeologici profondamente legati al mistero e in cui ancora oggi ci si interroga su come siano stati costruiti, da chi e con che scopo.

Domande senza un’apparente risposta, ma che trovano nell’equinozio di primavera uno spirito comune di ritualità. Ogni anno, per esempio, presso il sito di Stonehenge, si riuniscono druidi e pagani pronti ad accogliere il sorgere del Sole tra i megaliti preistorici. Un momento di rinnovamento e rinascita che interessa ogni ambito della vita e che viene celebrato in questo modo.

Dalla parte opposta del mondo, invece, a Chichen Itza, nella penisola dello Yucatàn, ogni anno si ripete lo spettacolo del Tempio Maya di Kukulkan. Durante l’ora del tramonto, sulla scalinata nord del tempio, si vengono a formare dei disegni di luci e ombre che vanno a formare l’immagine di un grande serpente piumato. Un’immagine chiamata Kukulkan, e che nasce dall’unione di triangoli invertiti che si formano con la luce che scende dai gradoni della piramide.

Riti che attirano migliaia di visitatori che, incantati dal mito o che credono nel potere rinnovatore dell’evento, si spingono fino a questi luoghi per entrare nel vivo delle celebrazioni e per assorbire la magia dell’equinozio di primavera e dei suoi molteplici significati.

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