In Sicilia quattro giovani combattono la crisi inventandosi un lavoro.
A volte le idee geniali nascono per caso: questa è la storia di un sogno diventato realtà
A volte le idee geniali nascono per caso: questa è la storia di un sogno diventato realtà
Ieri mattina ho aperto il giornale “La Sicilia” e in prima pagina ho trovato una notizia che mi ha molto colpito. Ultimamente non si fa altro che sentire la parola “crisi”, si parla spesso di fuga di cervelli, di lavoro che non c’è, di giovani che non sognano più.
Ieri mattina per la prima volta mi sono meravigliata.
Questa è la storia di “Videomemory”, ossia la storia di quattro giovani siciliani che hanno deciso di restare in Italia e inventarsi un lavoro per realizzare un sogno.
Ma cos’è “Videomemory”?
“Videomemory” è un confessionale itinerante, dove gli ospiti di un matrimonio, una festa, una ricorrenza possono entrare a lasciare dei video-messaggi per i festeggiati.
L’idea nasce da Daniela Scorza e come tutte le idee geniali nasce per caso al suo matrimonio, quando ha deciso di istallare una piccola videocamera in una cabina del lido dove si sposava affinché i suoi ospiti potessero lasciare un messaggio, un commento, che poi lei e il marito avrebbero potuto vedere alla fine della festa o dopo molti anni. Questa idea ha suscitato un forte riscontro positivo da parte di amici e parenti che ne hanno approfittato per dire le cose più svariate e divertenti; così Daniela ha deciso di investire i suoi risparmi e cominciare la grande avventura. A lei poi si sono aggiunti Filippo Perri, Valentina Marchesini e Carmen Settanta, cioè un grafico, una laureata in giurisprudenza e una web editor. I quattro hanno competenze e particolarità caratteriali diverse, ma insieme sono una “famiglia” creativa e originale.
In un periodo di pessimismo, difficile da vivere, dove tutto sembra confuso e ci disorienta questa è la storia di qualcuno che non si abbatte, che crede in quel futuro che sembra lontano, che decide di lottare e che si mette in gioco. Questa è una storia di speranza. Daniela, Filippo, Valentina e Carmen ci insegnano a non mollare.
La fuga di cervelli è un problema reale nel nostro paese, perché l’Italia è una nazione piena di giovani che vogliono esserci, che fanno a gomitate per riuscire a realizzarsi e spesso magari sono costretti a prendere il volo verso mete lontane per poter avere la possibilità di emergere.
Steve Jobs diceva: “Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.”
Questa è la risposta a coloro i quali ci hanno chiamati “choosy”, come se fossimo una generazione senza valori.
Esaurita, egocentrica e malinconica.Poeticamente scorretta e paradossalmente allegra. Scrivo per passione, viaggio per sognare e leggo perché la vita reale non mi basta. Da grande sogno di essere una squattrinata artista bohémienn...
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