17 febbraio 2014 Giornata internazionale del gatto
Oggi è la giornata internazionale del gatto. Ma lo conosciamo veramente il nostro pelosone? Proviamo a sfatare alcuni luoghi comuni che lo riguardano.
Oggi è la giornata internazionale del gatto. Ma lo conosciamo veramente il nostro pelosone? Proviamo a sfatare alcuni luoghi comuni che lo riguardano.
La festa del Gatto è nata in Italia nel 1990: giorno prestabilito il 17 febbraio, una data scelta non a caso. Infatti, forse non tutti lo sanno ma i gatti, veri e propri spiriti liberi insofferenti a regole e limitazioni, hanno per natura alcune caratteristiche affini a quelle normalmente ricondotte al segno dell’Acquario. Di qui la scelta di celebrare il mondo felino proprio a febbraio, lo stesso del segno zodiacale a cui il gatto è assimilato.
Le ipotesi sull’origine della domesticazione del gatto sono ancora da confermare. Il gatto potrebbe essere stato fin dalla notte dei tempi un animale da compagnia e non solo allevato allo scopo di proteggere le derrate alimentari dai nocivi topi. È possibile che il gatto si sia avvicinato all’uomo – cacciatore per motivi opportunistici legati alla ricerca del cibo, oppure cuccioli di gattino potrebbero essere stati allevati a mano dalle donne e, quindi, accolti all’interno delle mura domestiche.
Il gatto è un animale sociale “facoltativo” in grado cioè di vivere in modo solitario o formare gruppi sociali stabili con i propri simili (famiglie, bande, matriarcati, colonie) e con l’essere umano in base alle condizioni individuali e ambientali. Questa plasticità comportamentale, e in particolare di organizzazione sociale, si è probabilmente accentuata anche grazie alla convivenza e alla condivisione dell’ambiente di vita con l’essere umano.
Osservazioni effettuate da numerosi Autori, hanno evidenziato un grande numero di relazioni stabili e strutturate tra i membri del gruppo che fanno supporre l’esistenza di una socialità non ancora completamente conosciuta. L’immagine di un animale solitario non corrisponde alla realtà: il lungo periodo di convivenza con l’uomo ha spinto il gatto a creare relazioni sociali con i membri della famiglia umana.
Alla base della convivenza con il piccolo felino si pone la creazione di una corretta relazione fondata sul riconoscimento delle rispettive diversità.
Per raggiungere un legame equilibrato e appagante, non solo è necessario disporre correttamente le risorse (cibo e acqua, cassette igieniche, luoghi di riposo, graffiatoi) ma anche integrare la dimensione affettiva con altre dimensioni di relazione (come per esempio ludica e sociale) e arredare l’abitazione a “misura di gatto”.
Sono curiosa come una scimmia, detesto le ingiustizie, cerco sempre di trovare il lato comico della vita anche quando è davvero difficile, adoro gli animali e la natura, dipingo quadri strani, amo tutta la musica soprattutto il Roc...
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