13 Cose di cui puoi Smettere di Preoccuparti quando arrivi a 30 Anni
Hai 30 anni o quasi?! Bene. Non disperarti. Non pensare a cellulite, pancia piatta & Co. Pensa solo che hai 12 cose in meno di cui preoccuparti.
Hai 30 anni o quasi?! Bene. Non disperarti. Non pensare a cellulite, pancia piatta & Co. Pensa solo che hai 12 cose in meno di cui preoccuparti.
Il periodo peggiore nella vita di un uomo, ma soprattutto di una donna, è l’adolescenza.
Quando non sei abbastanza grande per fare quello che vuoi, ma nemmeno troppo giovane per rimanere nella gabbia dorata costruita dai tuoi genitori.
Per quello tra i 15 e i 20 la tua vita è scandita da lotte infernali a casa, gli amici diventano essenziali, le relazioni amorose spesso vengono scambiate per qualcosa di più grande e profondo di quello che poi in realtà si dimostrano.
Un’età penosa perché ti senti o in rivolta contro tutto il mondo oppure alla rincorsa per essere apprezzato sempre il più possibile, soffocando la tua identità.
Grazie al cielo, nonostante le prime rughe, i primi capelli bianchi e le mille responsabilità arrivano i trent’anni (o quasi).
Nonostante io sia la prima a rimpiangere l’adolescenza ma solo perché l’unico mio problema era studiare e come vestirmi il sabato sera, sono sicuramente più consapevole di me stessa ora rispetto a dieci anni fa e ho molte meno “regole di bon-ton” da seguire.
Provate a pensarci. A quasi trent’anni ci sono molte cose delle quali puoi smettere di preoccuparti.
Etichette o insegnamenti che finalmente puoi ignorare e vivere, paradossalmente, più sereno.
Qualche esempio?!
Ora puoi anche smetterla di rincorrere le nuove tendenze.
Un tuo stile te lo sarai anche costruita negli anni. Se van di moda i New Era e cappellini che non hai mai indossato se non nei caldi pomeriggi estivi sotto raccomandazione della mamma puoi anche evitare di spenderci lo stipendio.
Se ti piacciono le ballerine le metti a prescindere dai nuovi carro armati che la tendenza impone.
Se il tuo addominale non è proprio scolpito, eviti di uscire in stile Miley Cyrus.
Sarebbe meglio anche evitare slang giovanili come “top” o “sto male”, ma nessuno è perfetto e per sentirsi ancora nel circuito teen la si può anche rischiare.
Perché negli anni sei stata troppo brava. Troppo buona.
Eccessivamente gentile e simpatica anche quando avevi voglia di mandare tutti a quel paese.
Gli amici che ti sono rimasti nel percorso della tua vita ormai sono per sempre.
Ti conoscono in tutto: pregi e difetti e chi non se n’é andato, sarà al tuo fianco fino alla fine.
Hai ottenuto un rispetto pari a quello sempre dato.
Di sicuro hai sofferto per la perdita di determinate amicizie, ma con l’obiettività maturata con l’età capisci che è stato meglio così.
A nessuno importa che lavoro fai, quanto guadagni, con chi vai a letto.
Gli amici che hai ora sono dalla tua parte a prescindere. E questa è una grande vittoria personale.
Quanti sbagli sono stati fatti in adolescenza semplicemente perché essere “single” era da sfigati?
Rapporti inutili del quale il tuo cuore (e spesso anche il tuo corpo) non è mai stato convinto.
Dagli errori ora puoi imparare che essere single ha mille vantaggi e che vale la pena condividere la propria vita solo quando la persona è davvero speciale.
Nel frattempo ti diverti e pensi a te.
Sto parlando di viaggi seri. Non di una settimana di reclusione in un hotel all-inclusive.
Ora più che mai puoi avere la libertà di scoprire il mondo. Di scegliere il volo low-cost per l’Europa, di prendere la macchina e viaggiare senza meta, di scoprire l’Italia in moto.
Nessuno si farà prendere dall’ansia di sapere dove sei in qualsiasi momento della giornata.
Ringrazia ogni giorno di non essere un adolescente oggi.
I social per i quasi trentenni possono essere un semplice strumento per rimanere in contatto con i compagni del liceo, un diario personale condiviso con le persone della propria vita, non una vetrina che vomita esibizionismo, spesso anche malato.
A scuola se ti annoiavi dormivi, leggevi una rivista, chiacchieravi con la vicina di banco oppure eri costretto a seguire, tuo malgrado.
Ora i ragazzini navigano e si estraniano dalla realtà, perdendo momenti che possono solo che arricchire.
Una volta non potevi perderti una festa, un’inaugurazione, la tua vita girava intorno ai club, e guai a stare a casa un week-end.
Era da asociali.
Ora invece puoi avere la libertà di dire ai tuoi amici che sei stanco, che quell’evento non ti piace, e stare sul divano.
Nessuno ti giudicherà e anzi, spesso ti chiederanno di unirsi per una pizza e maratona di New Girl.
Diciamo che la forma fisica è importante, ma più che altro è fondamentale la salute e salute non fa rima con skinny.
Impari ad accettarti. A capire che nonostante tutti i tuoi sforzi hai dei bei fianchi e in una 38 non ci entrerai mai.
Non vuol dire lasciarsi andare, ma smetterla di idolatrare falsi miti e bellezze malate.
Ti piaci, sei tonica, e anche se la pancetta fa fatica a essere piatta, poco importa.
Un po’ è legato al punto precedente.
Un po’ perché dormicchiare sul divano o bere un caffè con un amica diventa più importante di bruciare le calorie.
Le tue esigenze sono diverse e impari a goderti la vita, giorno per giorno, cercando di prenderti il massimo.
E soprattutto di rilassarti, senza la folle frenesia del mondo che ci circonda.
A meno che tu non sia un ingegnere, un commercialista, o un professore, puoi finalmente dire addio alla matematica e fregartene se ancora fatichi a ripetere la tabellina del 7.
A cosa ti serve?! A nulla.
Esiste la calcolatrice.
Anche per far quadrare i conti. Radicali e compagnia bella puoi tranquillamente lasciarli nel dimenticatoio e smetterla di essere in ansia perché non ti ricordi il teorema di Pitagora.
Per noi, cresciuti con il mito di Joey Potter, il sesso è sempre stato un tabù.
Quante volte avete barato con le amiche sul numero di persone con cui siete state a letto?!
Ora finalmente potete rilassarvi e fare quello che vi pare, nel rispetto vostro e di chi vi circonda.
Di quello che possono pensare gli altri non vi interessa.
È questo il momento. Nonostante la crisi il mercato non è settorializzato come 20 anni fa.
Se hai una dote, una passione, puoi impegnarti per trasformarla in un lavoro.
La crisi ha aperto le porte alla creatività e a tanti nuovi lavori, inconcepibili nei floridi anni ’90. Certo, bisogna avere un po’ di elasticità mentale.
Non è un bel periodo, ma invece di piangersi addosso, perché non cercare di ottenere il meglio?!
Rimboccati le maniche e pensa che tutti sono sulla tua stessa barca.
Ora che devi lavare e stirare, capirai tua madre e le sue urla ogni volta che tornavi a casa con maglioncini ricchi di lustrini e paillettes che si staccavano solo con uno sguardo.
Le camicette in seta (o simile) diventano il vostro capo preferito perché non necessitano di essere stirate, così come mai vi sognerete di avere dei jeans perfettamente in ordine.
La mamma non vi dirà più “mi fai fare brutte figure!”, ora in caso la “brutta figura” la fai tu, ma sostanzialmente non ti può interessare di meno.
Quasi quasi se facessero dei vestiti di carta usa e getta compreresti quelli!
Basta stendere bene e il ferro da stiro può rimanere nell’armadio per mesi.
San Valentino è un giorno come tutti gli altri. Della Pasqua possiamo anche scordarcene.
Machemefrega?!
Al ristorante puoi andarci anche il giorno dopo, visitare una città conviene il week-end successivo.
Sempre sulla cresta dell'onda, non mi sfugge nemmeno uno scoop: le notizie più buffe, scottanti e incredibili passano prima da me!
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