Tutti noi amiamo la musica, non importa di quale genere.

Ci sono gli amanti del rock, i nostalgici degli anni ’80, quelli pazzi per ogni tipo di synth, chi ascolta hip-hop, chi non abbandona la tradizione neomelodica italiana.

Insomma, qualsiasi sia il tuo stile, inutile negare che la musica abbia un ruolo importante nelle nostre vite.

Spesso la canzone giusta fa da colonna sonora alle nostre esperienze, come se ci trovassimo in un film.

Il potere emozionale delle note è davvero unico.

Ma quando si parla da un punto di vista più scientifico, ci accorgiamo che in ogni caso, la musica fa reagire il nostro cervello in modi diversi, a seconda degli stati d’animo o dalle azioni che stiamo svolgendo.

E non sono parole all’aria, nessuna chiacchiera filosofica.

Qui si parla di studi seri, i classici che io non capisco ancora chi finanza, ma forse la mia è solo invidia.

Volete capire meglio quello di cui sto parlando?!

Vi racconto le ultime 5 scoperte scientifiche che riguardano la musica.

Ci avete mai pensato?!

1. La musica rende il cibo più saporito

(foto: Tumblr)
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Uno studio della Oxford University ha scoperto che la musica può influenzare il sapore del cibo che si sta mangiando, proprio come l’odore e l’aspetto di una qualsiasi pietanza.

Sembra incredibile, eppure è proprio così.

Con dei suoni bassi il sapore sembra sempre più amaro, i suoni acuti, contrariamente, fanno sembrare qualsiasi cibo più dolce.

Una scoperta che interessa molto le aziende che confezionano cibo: c’è chi sta pensando di produrre un suono più croccante all’apertura dell’involucro, in modo tale che il cibo risulti più fresco.

Cibo modificato sonicamente.

Sembra fantascienza.

2. Aiuta la concentrazione

(foto: Tumblr)
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Non è una grande scoperta, in fondo ce lo dice anche Spotify, suggerendoci diverse playlist anche per il rientro in ufficio o lo studio.

Però tutto questo potrebbe far cambiare idea a molti datori di lavoro o insegnanti che proibiscono l’ascolto di musica in momenti in cui è necessario concentrarsi.

Le distrazioni musicali in realtà non sono distrazioni, al contrario degli stimoli provenienti dalla tv.

Uno studio della Florida International University Centre for Children and Families ha notato come studenti impegnati con esercizi di meditazione e altri nell’ascolto delle band preferite, non presentino nessun a differenza di concentrazione.

3. Meglio del sesso

(foto: Tumblr)
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Per il 40% degli intervistati per un sondaggio di Spotify, la musica durante il rapporto sessuale è più eccitante del partner stesso.

Uno studio che analizza le relazioni tra musica, seduzione e amore.

La musica e l’eccitazione lanciano nel nostro cervello gli stessi stimoli provocati da cibo, droga e sesso.

Su Spotify è presente anche una playlist dedicata al sesso: Songs That are Considered Better Than Sex. Inutile dire che al numero 1 ci sono i Queen con Bohemian Rhapsody.

4. Il rock evoca nella nostra mente l’immagine di un animale ferito

(foto: Tumblr)
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Uno studio della University of California ha scoperto che il rock’n’roll ha le stesse caratteristiche musicali dei versi prodotti dagli animali feriti per chiedere aiuto.

Incredibile.

L’uomo, durante l’evoluzione, ha sviluppato la capacità di riconoscere queste richieste di aiuto collegandole alla pancia sazia.

Per questo la musica in questione cattura l’attenzione dell’uomo e lo eccita.

5. La musica pop è più chiassosa e monotona che mai

(foto: Tumblr)
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Il Consiglio Nazionale per la Ricerca spagnolo ha invece mortificato la musica Pop.

Oggi le canzoni vengono incise ad un volume molto più alto di un tempo e questo sta a significare che la musica pop di oggi è molto più monotona di anni fa.

La musica pop moderna contiene molte meno variazioni in quanto a combinazioni di note e melodie rispetto ai pezzi di 50 anni fa.

Rit. e via.

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