Operazione nostalgia: 18 oggetti anni '90 che non esistono più (o quasi)
Quali sono gli oggetti che per voi hanno rappresentato gli anni '90? Eccone 18 che non esistono più, o quasi.
Quali sono gli oggetti che per voi hanno rappresentato gli anni '90? Eccone 18 che non esistono più, o quasi.
Gli anni ’90 sono stati bellissimi per un sacco di motivi; in primis, perché eravamo più giovani…
Scherzi a parte, chi è stato adolescente o bambino nei Nineties ha vissuto un periodo storico particolare, fatto di molti eventi importanti, di un mondo che si riprendeva dopo la caduta del muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda, o, qui in Italia, purtroppo, delle grandi stragi di mafia che hanno colpito, su tutti, i giudici Falcone e Borsellino.
Ma i fatidici ’90 sono stati anche gli anni in cui Internet si è affacciato al mondo, in cui sono comparsi i primi telefoni cellulari che ci permettevano di comunicare con tutti anche lontano da casa, del grunge portato avanti dai Nirvana di Kurt Cobain, e della moda punk rivisitata con jeans strappati, camice di flanella e bomber.
Insomma, ogni aspetto della vita, della società e della cultura in quel decennio ha avuto un proprio momento particolare. Ma per chi era giovane, o giovanissimo, allora, gli anni ’90 sono stati soprattutto gli anni di alcuni oggetti, oggi praticamente introvabili – se non grazie a qualche appassionato collezionista – o inesistenti. Purtroppo, infatti, la gran parte di loro non è più prodotta, anche se speriamo sempre che, prima o poi, qualche trend torni di moda. Del resto, è già successo con il choker, la collanina-tatuaggio tanto in voga sul finire del decennio, riportata in voga da Chiara Ferragni tempo fa.
Quali sono gli oggetti degli anni ’90 a cui siete più legati? Noi ve ne abbiamo proposto una carrellata in gallery… Siete d’accordo con le nostre scelte?
Era il magazine per eccellenza a cui nessuna teenager poteva rinunciare. Dentro c’erano i poster dei nostri attori o cantanti preferiti, e le ormai celebri domande imbarazzanti sul sesso, per chi si approcciava alle prime relazioni amorose (che lette oggi un po’ fanno ridere).
Una precisazione: Cioè è ancora pubblicato dal gruppo Panini, ed è diretto da Marco Iafrate, ma lo abbiamo menzionato solo perché, se parli di anni ’90, non si può non citare quello che, a tutti gli effetti, ha formato generazioni di ragazzine.
Come dimenticare questi particolarissimi lecca lecca che dovevano essere spinti verso l’alto?
Il dramma era quando il nastro delle musicassette fuoriusciva, e si dovevano passare ore a reinserirlo con la penna!
Un altro bel ricordo, scomparse con l’avvento del DVD. E pensare che sulle VHS si potevano persino registrare i programmi preferiti alla tv…
Prima delle app esisteva solo lui: il gioco del serpente sull’indistruttibile Nokia 3310.
Ogni estate tutti noi aspettavamo solo l’appuntamento serale con il Festivalbar, dove si esibivano i nostri cantanti preferiti. Gli appassionati, poi, compravano anche le compilation, la rossa e la blu.
Per chiamare qualcuno da fuori casa prima esisteva solo un modo: la cabina telefonica. E la scheda prepagata era la nostra salvezza. Ps: qualcuno le colleziona, e alcune valgono una fortuna!
Due grandi trend degli anni ’90. I ciucci, poi, erano appesi praticamente ovunque, dagli zaini fino alle stringhe delle scarpe.
I famosi pupazzetti prodotti dalla GIG erano profumati, bianchi, neri, verdi o fucsia.
Ha rappresentato un’ossessione vera per moltissimi di noi, che hanno imparato a prendersi cura di un animale, dovendolo nutrire, mettere a letto, e occuparsi dei suoi bisogni…
Cosa c’era di meglio di una serata in casa guardando un film appena uscito noleggiato nella famosa catena americana e mangiando popcorn?
Purtroppo, Blockbuster è fallita nel 2013, anche se rimane un solo negozio al mondo aperto, a Bend, in Oregon.
Molto prima di WhatsApp, Instagram, Facebook eccetera MSN era l’unico modo per chattare con gli amici o i fidanzati, sperando in una buona connessione Internet.
Se già l’avvento del lettore, soppiantando il walkman, aveva rappresentato la fine di un’epoca, quella degli Mp3 che hanno mandato in pensione il lettore ha segnato l’addio definitivo agli anni ’90.
Non c’è una bambina al mondo che non abbia desiderato diventare stilista disegnando gli abiti più improbabili con Gira la moda. Perché, diciamoci la verità, erano davvero improbabili!
Videogames e segreti da custodire, livelli da superare e codici da ricordare per accedere alla propria pagina personale, il Game Boy e Mio caro diario sono stati due fra i giocattoli più amati dai bambini degli anni ’90.
Cosa ne pensi?