La dura vita di una Wedding Planner

Ore 5:38. Un rumore fastidioso mi obbliga ad aprire gli occhi.
La sveglia?!! Ecco, lo sapevo, sono la solita pigrona, dovrei già essere in piedi, nel pieno delle mie facoltà mentali, e invece mi ritrovo ancora sotto le lenzuola.
Ed io che riponevo tutta la fiducia nel mio fidanzato!!!Lui, che ha un sonno talmente leggero da svegliarsi ogni volta che faccio un qualsiasi impercettibile movimento… sta russando come un orso con il raffreddore. Forza e coraggio, è ora di alzarsi!!! Una buona dose di caffeina aiuta a collegare il cervello, faccio un salto in bagno, poi mi vesto, e prima di uscire di casa controllo la borsa con il cambio:
Tailleur? Presente.
Tacco 12? Presente.
Ballerine? Presenti.
Trousse? Presente.
Fidanzato? Presente.
Chiavi? Ecco….mi sembrava di aver dimenticato qualcosa…!!! 

C’è tutto, adesso possiamo andare in ufficio a caricare il materiale per il matrimonio di oggi. Fortunatamente abbiamo un’auto abbastanza capiente, altrimenti sarebbe davvero un problema.
Gli scatoloni contenenti vasi in vetro, confetti, runner, segnaposto, tableau, etc, riempiono non solo il baule ma anche i sedili. Come tutte le volte, il mio moroso comincia a sbuffare: “Ti devi per forza portare tutta questa roba??” Mah…che domande….certo che si!!
Bisogna essere previdenti: la pistola a caldo è indispensabile, così come gli spilloni e le forbici! Dopo aver spinto a forza gli ultimi nastri nella minuscola fessura tra le scatole, siamo pronti per dirigerci a casa della Sposa. Do un’occhiata all’orologio: ero così di fretta che adesso sono in anticipo sulla tabella di marcia. Ne approfitto per truccarmi, cercando di ignorare gli sbuffi spazientiti che arrivano dall’altra stanza.
E’ vero, è dieci minuti che aspetta, ma… noi donne abbiamo tempistiche un po’ diverse!!! E così questa splendida giornata ha inizio, il sole fa capolino tra le case, e l’aria è ancora fresca. Al mio arrivo il cancello è aperto, e la mamma della sposa mi saluta da lontano, con la mano; un sorriso radioso le illumina il volto, consapevole della gioia che proverà oggi.
I parenti da Roma sono arrivati ieri sera, magari riesco a conoscere i testimoni prima del loro arrivo alla cerimonia.

Un bel respiro e……. si comincia!

Articolo originale pubblicato il 17 ottobre 2012