Boicottare i leggings come scelta di vita.

Non voglio iniziare a sparare giudizi nell’immediato ma per combattere questa battaglia bisogna non avere troppi problemi (reali) che girano nella testa.
Aperta e chiusa parentesi, continuo “imparzialmente” a raccontare la notizia.

Veronica Partridge è una mamma, moglie e blogger cristiana che ha deciso di rinunciare ai leggings perchè fanno venire pensieri indecenti agli uomini e portare così rispetto a suo marito.

Nel suo sito si leggono queste parole:

“È possibile che il mio mettere i leggings possa portare un altro uomo, qualcuno che non sia mio marito, ad avere pensieri lussuriosi su di me? Ho chiesto a mio marito quale fosse la sua idea in merito, ho apprezzato la sua onestà quando mi ha detto: ‘Sì, quando vado da qualche parte e c’è una donna che indossa questi pantaloni, mi riesce difficile non guardare. Ci provo, ma non è facile‘”.

(foto: Web)
(foto: Web)

“Se è difficile per mio marito che mi ama, mi onora e mi rispetta, volgere altrove il suo sguardo, quanto può essere ancora più difficile per un altro che non abbia il suo stesso self-control? Certo, se un uomo vuole guardare, alla fine guarderà, ma perché provocarli? È possibile che i leggings o i pantaloni molto stretti possano portare un marito a guardare una donna nel modo in cui dovrebbe guardare solo sua moglie? Ho deciso, per me stessa e per mio marito, che non li indosserò più in pubblico. L’unico momento in cui per me sarà accettabile indossarli sarà in casa e con una maglietta abbastanza lunga da coprirmi. Voglio dare il miglior esempio a mia figlia. Voglio che lei sappia che il suo valore non si nasconde nel suo apparire o nelle cose che indossa, ma nel carattere e nella personalità che Dio le ha donato. Ora sento che la mia coscienza è pulita e che sto onorando il Signore e mio marito”

Un’esagerazione?!
Sicuramente tanto “buon tempo”.

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