L'Autostima ai Tempi del Web: Come Non Perdersi nella Giungla dei Like
Nel mondo di Facebook, Twitter e Instagram, la ricerca di like e di follower può essere davvero snervante. Ma ne vale davvero la pena?
Nel mondo di Facebook, Twitter e Instagram, la ricerca di like e di follower può essere davvero snervante. Ma ne vale davvero la pena?
La giungla dei like è un posto intricato e poco ospitale, dove le belve feroci dal click più o meno facile e dal commento acido infergono ferite con le loro parole taglienti ai poveri malcapitati che hanno osato mettere piede nel loro territorio. La verità è questa: o si entra nella giungla del like con l’adeguata attrezzatura fatta di sapiente superiorità e un certo menefreghismo oppure se ne uscirà, ammesso che si trovi la via per farlo, alquanto malconci e zoppicanti.
Il mondo di Facebook, Twitter e Instagram, dove appunto si può trovare la nostra fantomatica giungla, non è certo il posto migliore per una persona con problemi di autostima, soprattutto se ci entra con l’intento di conquistare stuoli di adoranti follower che possano infonderle maggiore sicurezza. Perché? Perché l’equazione Like+Follower=Alta Autostima non è che un miraggio.
Certo, venire apprezzati perché si scrive qualche sentenza sagace (o il solito pensiero accalappia-like) o perché si condivide una foto oggettivamente bella (no, non il solito selfie che si aggiunge allo stuolo di selfie dal dubbio gusto e significato) non può che far piacere, ma bisogna tenere conto che molto spesso nella miriade di utenti che pubblicano frasi, immagini, video si può passare inosservati se non venire demoliti dal primo commentatore che passa.
Ma il punto è un altro: la realtà non è lo schermo di un computer o il “dling” del telefono quando arriva una notifica; la realtà non è fatta dai social media, ma di persone che stanno sì collegate a Facebook e compagnia, ma che vivono al di fuori di esso.
Avere un progetto di vita, avere degli amici, avere una famiglia: sono queste le cose che realizzano, non avere mille-mila follower o ottenere like a più non posso. Facciamo un esempio: possiamo usare i social per restare in contatto con le persone che non vediamo spesso, ma hanno più valore tutti i messaggi che ci si è scambiati oppure quell’unica volta in cui ci si incontra di persona?
E poi: è davvero così devastante se l’ultima fotografia di patatine fritte pubblicata non ha ricevuto abbastanza “mi piace”? Dopotutto, sono solo patatine fritte! Forse bisognerebbe riconsiderare che cosa è davvero importante e che cosa no, che cosa è vero e che cosa fa parte di una realtà artefatta.
E vedrete che la giungla dei like non vi farà più paura! Anche se poi per ottenerli bisogna conciarsi in questo modo non ne vale proprio la pena:
Creativa, disordinata, lunatica, con la passione per tutto ciò che è ottocentesco, ricorda Parigi o ha a che fare con Victor Hugo. Amo la letteratura, la moda, le camminate in montagna, i dolci al cioccolato e le serie televisive ...
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