Quando il selfie uccide: Sofia, precipitata da una cascata, e le altre morti tragiche
Sofia Cheung è l'ultima a morire per uno scatto. La giovane influencer è precipitata per cinque metri per fare una foto vicino a una cascata.
Sofia Cheung è l'ultima a morire per uno scatto. La giovane influencer è precipitata per cinque metri per fare una foto vicino a una cascata.
Nonostante si sia ampiamente capito quanto l’incoscienza legata al voler fare selfie in luoghi o situazioni particolarmente rischiose si sia rivelata in diverse occasioni fatali, come le vittime di cui vi abbiamo raccontato nell’articolo originale purtroppo dimostrano, la follia che porta a mettere a repentaglio la propria vita per scattare la foto più originale non si arresta.
Dopo la recente tragedia di Acquafraggia, in cui a perdere la vita è stata una donna di quarantadue anni, oggi arriva la notizia di un’altra morte assurda, quella di Sofia Cheung, modella e influencer trentaduenne precipitata nel vuoto sabato, mentre cercava di scattare una foto alla cascata di Tsing Dai, vicino a Yuen Long, durante una visita al parco Ha Pak Lai di Hong Kong. Si presume che Cheung si sia sporta eccessivamente, precipitando per circa cinque metri.
Soccorsa subito da amici prima, e servizi di emergenza poi, i tentativi sono purtroppo stati tutti vani. Sofia aveva fama di essere una temeraria, e i suoi scatti più famosi sono proprio quelli in cui si trova su rocce e scogliere.
Quest’ultimo scatto, purtroppo, le è stato fatale.
L’ultimo post su Instagram solo cinque giorni fa:
Stanno arrivando giorni migliori – scriveva – si chiamano sabato e domenica.
Viviamo nell’epoca dei selfie, degli autoscatti sempre e ovunque, dei cibi fotografati e poi postati sui social, delle vacanze che diventano la “scusa” solo per accrescere il proprio album di foto virtuale o il numero dei followers da conquistarsi attraverso gli hashtag giusti.
C’è però chi proprio non riesce a capire dove stia il limite, sia del buon gusto che, soprattutto, del pericolo. E se i selfie nei luoghi in cui si è consumato il genocidio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, o la strage di Chernobyl, scandalizzano perché ci spingono a domandarci come sia possibile non capire l’orrendo spregio che si fa a una tragedia di tali proporzioni, c’è chi per un autoscatto è disposto persino a rischiare la propria vita. Talvolta perdendola, come i ragazzi e le ragazze di cui raccontiamo qui.
Aveva 21 anni la modella australiana morta precipitando da una bellissima scogliera a Diamond Bay. Voleva godersi l’alba con gli amici, scattare qualche foto ma, nel tentativo di sedersi sul bordo, è precipitatara per oltre 30 metri. Solo un mese fa era capitata una tragedia molto simile, nonostante le recinzioni che dovrebbero scoraggiare i ragazzi ad avvicinarsi troppo allo strapiombo.
Fonte: parentsociety.comLa 23enne polacca Sylwia Rajchel era una studentessa di medicina che è caduta nel vuoto per quasi 4 metri da un ponte mentre si scattava un selfie. Stava visitando Siviglia, in Spagna, camminando sola sul Puente de Triana quando si è fermata per scattare una foto. Si stava sporgendo dal parapetto quando è caduta ed è morta.
Xenia Ignatyeva aveva solo 17 anni: stava scattando una foto sul ponte di una ferrovia a San Pietroburgo quando è caduta per 9 metri morendo prematuramente. Ha cercato di aggrapparsi ai fili dell’alta tensione ma è stata colpita da una scossa da 1.500 volt.
Abhilash, un uomo di 32 anni, è morto mentre tentava di girare un video a se stesso in cui fingeva di impiccarsi. Aveva intenzione di pubblicare il video su Facebook. L’uomo, apparentemente, aveva serie intenzioni suicide, ma in realtà voleva solo girare un video fake.
Isabella Fracchiolla, una 16enne italiana, ha riportato gravi conseguenze cadendo oltre la ringhiera di una scogliera. La ragazza era in gita a Taranto e non riusciva a inquadrarsi nello schermo, per questo è caduta nel vuoto per quasi 20 metri. È stata portata in ospedale e sottoposta a un intervento chirurgico, ma i medici non hanno potuto far nulla per salvarla.
Un giovane ragazzo spagnolo è stato ucciso dalla scarica elettrica di un filo dell’alta tensione. Il 21enne era salito sulla cima di un treno fermo per scattare una foto quando ha toccato un filo dell’alta tensione: è stato colpito da una scossa di 3.500 volt che l’ha ucciso sul colpo.
Oscar Otero Aguilar era un uomo messicano che si è puntato una pistola carica alla testa per scattarsi una foto. Dalla pistola è partito un colpo che l’ha colpito alla tempia; quando la Polizia è arrivata sul posto, Oscar era ancora vivo, ma per lui non c’è stato nulla da fare. L’accaduto è stato un terribile incidente.
Courtney Sanford stava guidando quando ha deciso di caricare una galleria di selfie su Facebook. Aveva anche aggiunto lo status “Le canzoni felici mi rendono così felice”. Pochi secondi dopo aver pubblicato lo stato si è schiantata contro un camion. Lo scontro l’ha uccisa sul colpo.
Karen Hernández aveva soltanto 13 anni quando è morto cadendo nel fiume El Tunal a Durango, in Messico. La ragazzina stava cercando di scattarsi una foto quando è scivolata e annegata.
Edwin, 15enne di Chiyyaram, in India, è stato investito da un treno mentre cercava di scattare una foto al treno col telefono, quando è scivolato sui binari ed è stato colpito dal convoglio in transito.
Una coppia polacca stava visitando il Portogallo quando è caduta da una scogliera mentre scattava una foto. I figli della coppia, di 5 e 6 anni, hanno visto i loro genitori cadere nel vuoto. L’uomo e la donna avevano oltrepassato una barriera di sicurezza per potersi scattare il selfie perfetto.
Ramon Gonzalez, conosciuto come Jadiel, era un rapper portoricano. Stava visitando Rochester, a New York, e ha deciso di prendere la sua motocicletta e guidare scattandosi un selfie. In seguito Ramon, ha perso il controllo della moto ed è morto tragicamente.
Kelene Guiterrez era una 18enne morta nel 2014 cercando di scattarsi una foto mentre si appendeva alla porta di un bagno. Gli articoli usciti dopo il fatto affermano che la ragazza era una fan di selfie scattati in luoghi bizzarri. Posando sulla porta, è caduta e ha battuto la testa sulla ceramica del wc. Non è sopravvissuta. La foto che circolava annessa alla storia di Kelene era in realtà la foto di una scena del crimine dell’omicidio di Reeva Steenkamp.
James Crowlett è stato ucciso da uno squalo nel 2014 mentre si scattava un selfie. Pare che James fosse un assicuratore dell’Oregon. La foto in questione è tuttavia del musicista Pete Wentz, dei Fall Out Boy.
Di loro abbiamo raccontato in questo articolo:
Anche di loro abbiamo parlato in un articolo, questo:
Scrivo perché è l'unico modo che conosco per dire, raccontare e raccontarmi senza dover parlare.
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