8 Segni che Ti Fanno Capire che Stai Diventando Come Tua Mamma
Da adolescente hai giurato che questo non sarebbe mai accaduto, ma in realtà sei proprio uguale a tua mamma! In questo articolo vi elenchiamo otto (simpatici) segni che lo dimostrano.
Da adolescente hai giurato che questo non sarebbe mai accaduto, ma in realtà sei proprio uguale a tua mamma! In questo articolo vi elenchiamo otto (simpatici) segni che lo dimostrano.
C’è un momento preciso, durante l’adolescenza, nel quale una ragazza, dopo l’ennesima litigata con la propria madre, fatta di urla e di porte sbattute, e per le più teatrali di pianti degni della migliore tragedia greca, si mette davanti allo specchio e giura a se stessa che mai e poi mai diventerà come lei.
Lei non dirà frasi del tipo “Questa casa non è un albergo” (un cliché!) e soprattutto non assillerà il prossimo con questioni che hanno a che fare, nell’ordine, con i rapporti con l’altro sesso, con il modo di vestirsi, con quello che si mangia, con quello che si dice e, in sostanza, con quello che si fa o non si fa.
Poi arriva un altro momento preciso, durante la vita adulta, nel quale una donna mette al mondo un figlio e tutti i suoi buoni propositi in stile “vivi e lascia vivere” si infrangono come le onde del mare in tempesta sugli scogli aguzzi. In realtà, la nascita di un figlio è solo il coronamento di un processo che ha avuto inizio anni prima e che si è espresso tramite alcuni segni che a volte sfuggono all’attenzione, ma che rivelano che, in modo del tutto incontrollato, stai diventando come tua madre. Ecco di cosa stiamo simpaticamente parlando:
L’orologio segna le 21 esatte e il tuo unico desiderio di gettarti nel letto, seppellirti sotto le coperte e dormire. La sola idea di mettere il piede fuori di casa ti crea uno scompenso. Non c’è film che tenga: sai bene che i tuoi occhi resisterebbero aperti per circa tre minuti. Che ci vuoi fare: quando ci si deve prendere cura dei figli, gestire la casa e lavorare è inevitabile. Se poi nell’entrare nel letto oltre alle coperte porti con te una copertina personale, sei proprio come tua mamma.
Scarpe in mezzo alla sala, vestiti abbandonati sulle sedie, borse e borsine ovunque: non ti era mai importato del disordine o di abbandonare qualcosa di tuo per la casa dove vivevi. Ma poi hai lasciato il nido e hai scoperto di avere il gene della casalinga. Non brilli per doti particolari, ma se sai di avere ospiti tutto deve essere in perfetto ordine e guai se chi vive con te osa appoggiare sul divano il cappotto invece di metterlo sull’attaccapanni. E vogliamo parlare della tua conoscenza in fatto di detersivi? Erano cose impensabili, una volta.
Tua mamma aveva una lista per tutto: per la spesa, per le lavatrici da fare, per le cose da mettere in valigia. Cose per cui non ti sei mai posta il problema, finché non hai iniziato a doverle fare tu di persona e almeno un promemoria sul cellulare non puoi non metterlo. Però tua mamma a fare le valigie resta più brava di te.
No, non stiamo parlando di addominali in decadenza o di “flaccidume” che spunta là dove non ti aspetti, ma di una propensione ad uscire di casa bardata come se dovessi affrontare il freddo artico anche se siamo a fine ottobre. Per esempio, tu e la maglia della salute andate a braccetto per dieci mesi l’anno. Ma c’è di più: quando vedi qualche giovincella in maglietta a maniche corte o a gambe nude quando tu vai in giro con il piumino, profetizzi febbre, tosse e raffreddore.
Se la giovincella di cui sopra si mostra con minigonne inguinali, shorts che sarebbe più corretto chiamare mutande e magliette striminzite, subito ti parte l’occhiataccia e vorresti urlarle di coprirsi. Ai tuoi tempi, era impensabile andare in giro in quel modo (grazie al cielo). Poi, l’acidità si estende a innumerevoli sfere, per cui, alla fine, le tue osservazioni non possono mancare se tuo figlio osa ascoltare la musica al massimo volume come tu facevi alla sua età o se tuo marito osa dire una parolaccia (perché poi i bambini le imparano!).
Ti piacerebbe negarlo, ma spesso percepisci il mondo come una giungla fitta di pericoli che spaziano dai potenziali fidanzati/e dei tuoi pargoli alla mensa scolastica, perché non si sa mai bene che cosa contengono i cibi che servono (tu infatti leggi sempre tutte le etichette degli alimenti che compri). Ma ti ricordi quando rinfacciavi a tua mamma di toglierti persino l’aria da respirare? Ops!
Se, tranne luminose eccezioni, prima di lasciare la casa dei tuoi genitori sapevi giusto cucinare la pasta, lessare un uovo e fare la carne alla piastra, ora le tue doti culinarie si sono decisamente evolute, per cui a volte osi anche cucinare un soufflé. Peccato che i risultati siano disastrosi e la cosa ti venga rinfacciata dai tuoi figli, esattamente come tu facevi con tua mamma. E c’è di più: in te vive la paura che quello che hai preparato non sia mai abbastanza, per cui le porzioni sono sempre abbondantissime. E, se avanza qualcosa, tanto ci sono sempre i contenitori che possono affollare il frigo.
In definitiva, essere come tua mamma non è affatto male, perché questo vuol dire che sei disposta a spenderti e a sacrificarti per la tua famiglia, anche se a volte lo fai in un modo che ti rende un po’ ridicola e che i tuoi figli, in particolare se femmine, non possono ancora capire appieno. Ma sai bene che, tra qualche anno, anche tua figlia sarà proprio come te!
Creativa, disordinata, lunatica, con la passione per tutto ciò che è ottocentesco, ricorda Parigi o ha a che fare con Victor Hugo. Amo la letteratura, la moda, le camminate in montagna, i dolci al cioccolato e le serie televisive ...
Cosa ne pensi?