Collant per Uomo: eccessi della Moda o li indossano davvero?

Dopo borse, leggings e gioielli, le passerelle vestono l'uomo in collant, dai 20 ai 40 denari, dal nero al color carne. Sì, avete capito bene: color carne. Una delle prime a intervenire sul tema non poteva che essere Selvaggia Lucarelli: vediamo com'è andata...

Un uomo dai tratti efebici, chioma bionda e riccioluta da cherubino, posa steso con camicia aperta, emblema sexy per eccellenza per l’uomo. Non indossa nient’altro… tranne uno degli accessori più discussi – e generalmente aberrati – tra le donne: un paio di collant. Color carne (immagine a seguire). Ebbene sì: è la campagna pubblicitaria di Gerbe Paris, boutique artigianale haute couture attiva “sin dal 1904”, si legge sul sito.

E naturalmente alla giornalista-faina Selvaggia Lucarelli il ghiotto boccone non è sfuggito:

uomo in collant gerbe
Fonte: Facebook @Selvaggia Lucarelli

Quasi 20mila like e più di 3.500 condivisioni per una pioggia di commenti tutti in tonalità Selvaggia:

Una volta il collant gli uomini lo usavano per fare le rapine….stavamo meglio quando stavamo peggio!

Ma è vero o è uno scherzo? di cattivo gusto, aggiungerei…credo mi si siano suicidati in massa un migliaio di ormoni.

Da Uomo sono pronto a querelare per diffamazione chi dice che queste siano cose da e per uomini. Per carità.

E così via, per qualche migliaio di volte.

A dispetto di quanto noi e gli utenti Facebook potremmo credere, pare però che in fatto di tendenze di moda i collant per uomo siano all’ultimo strillo. E naturalmente, il dogma arriva dalle passerelle: già lo scorso anno si intuivano gli albori di un uomo sempre più femminile, trend confermato in pieno nel 2015 con un maschio quasi orgoglioso di poter attingere, idealmente, dall’armadio della sua signora.

I collant per uomo – con ovvia apertura sul davanti e modellati sulla forma delle gambe maschili, che non sono propriamente come le nostre – non sono un assolo di un’unica casa di moda che ha voluto giocare d’azzardo. Tutt’altro. Sono stati proposti tanto da brand italiani tanto da quelli stranieri. Panorama riferisce che da tempo i collant per uomo fanno strage di cuori modaioli in Regno Unito e in America, tanto che i brand farebbero a gara per aggiudicarsi il primato del collant maschile più venduto. E quindi più redditizio. Già, perché sempre stando a Panorama, la catena Uk Tights lo scorso anno ha dichiarato che il 40% dei suoi introiti era legato proprio alla vendita di collant per uomo, un’idea in cui i pionieri sono stati gli americani di G. Lieberman & Sons con un collant in tessuto speciale anti-sudorazione. Ora, uno dietro l’altro come vagoni, arrivano Wolford, Gerbe, Emilio Cavallini – che ha coniato i meggings, ossia i leggings per uomo con fantasie a stelle e teschi -, Falke…

E mentre il business, per voce di Forbes, stappa bottiglie – “La nuova idea miliardaria del comparto intimo è il collant per uomo” – dalle passerelle si fa avanti un’idea di maschio sempre più civettuolo e vanitoso, non più attento esclusivamente a praticità e necessità ma soprattutto al vezzo di accessori da indossare per il semplice gusto di farlo. In origine, del resto, furono le borse – il secchiello e le clutch, non i borselli o le ventiquattrore -, poi arrivarono i gioielli, maschili sì ma sempre meno. E il mercato della moda continua a festeggiare: il Corriere della Sera qualche mese fa riferiva:

Secondo uno studio di Euromonitor, una borsa di lusso ogni cinque vendute oggi è da uomo. I maschi spendono sei miliardi di dollari l’anno in borse e borsette per se stessi, e l’anno scorso ne hanno acquistate 5,9 milioni, contro i 25,6 milioni di borse da donna venduti nello stesso periodo: un quinto del mercato.

Un ritorno al passato o un avanzamento deciso verso il futuro? Entrambe, in qualche modo. Del Medioevo, la “nuova” tendenza dei collant per uomo conserva la calzamaglia come elemento chiave dell’abbigliamento maschile, e del futuro porta con sé le tecnologie nei tessuti, le combinazioni di capi (si vedano i mantyhose, ossia man+pantyhose, o i guylons, guy+nylons, entrambi di McQueen). Ad aprire la strada all’uomo “normale” che indossa i collant, i calciatori Pogba e Boateng, l’ex modello Tyson Beckford e il cestista Russell Westbrook, testimonial di Barneys.

Sconvolte? Lo ammettiamo, un po’ lo siamo anche noi. Ma cerchiamo di dirci che in fondo pure noi donne da qualche anno abbiamo iniziato a “rovistare” metaforicamente nel guardaroba di lui, con capispalla di taglio maschile e i sempre più diffusi boyfriend jeans.
Ok, non ha funzionato…

 

 

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