10 Cose che ancora Non Sapevi su "La Sirenetta"
Pensate di conoscere davvero tutto su uno dei cartoni più belli di sempre? Eppure siamo sicure che non potete aver notato questi particolari... Ecco quali sono!
Pensate di conoscere davvero tutto su uno dei cartoni più belli di sempre? Eppure siamo sicure che non potete aver notato questi particolari... Ecco quali sono!
Uno dei cartoni più amati da noi donne nella nostra infanzia è sicuramente “La Sirenetta”. Chissà quante volte l’avrete visto e rivisto, sognando di poter nuotare in fondo al mar assieme ad Ariel, immaginandovi un bel principe come Eric e avendo i peggiori incubi su Ursula. Le vere appassionate, poi, avranno anche visto il prequel “La sirenetta: Quando tutto ebbe inizio” e il seguito “La sirenetta II – Ritorno agli abissi“.
Nonostante tutto questo, però, ci sono almeno dieci cose che non sapete sulla vera storia e sul cartone Disney! Alcune le abbiamo scoperte grazie al sito per appassionati della casa cinematografica, Oh my Disney, altri le abbiamo scovate apposta per voi.
Ursula, nel racconto di Christian Andersen, non ha così tanto rilievo. Non ha nemmeno un nome, è semplicemente definita come Strega del Mare e si limita a scambiare una pozione che le darà le gambe con la voce della nostra eroina. Ricompare in scena soltanto per un altro baratto con le sorelle che ottengono un pugnale magico in cambio dei loro capelli.
La storia originale, infatti, è ben lontana dalla trama che ci presenta il film. Dopo essersi innamorata e aver salvato un bellissimo principe dalla tempesta, Ariel trascorre il suo tempo a fantasticare di avere un’anima e una vita eterna come gli umani. Accetta perciò lo scambio con la Strega del Mare, che le taglia la lingua e la avverte: se il principe ricambierà i sentimenti otterrà un’anima e vivranno felici e contenti, se sposerà un’altra, invece, morirà e si trasformerà in schiuma marina. Nonostante la sua bellezza, Eric cerca un’altra moglie e sposa una principessa di un regno vicino che lo aveva trovato sulla spiaggia dopo il naufragio, riconoscendo in lei la sua salvatrice. Le sorelle della sirenetta le fanno avere il pugnale che le consentirà di riavere la sua coda, se ucciderà l’amato bagnandosi i piedi del suo sangue. Si rifiuta e la sua bontà viene premiata: diventa uno spirito aereo, invisibile, con la promessa di andare in Paradiso dopo aver compiuto buone azioni per trecento anni. Più che una favola per bambini, avrebbe potuto offrire spunto a Hitchcock!
Vi siete mai chiesti il perché la sirenetta Disney ha i capelli rossi e la coda verde? Dopo lunghe discussioni si decise questo abbinamento tra questi due colori perché sono complementari tra loro. Era appena uscito, inoltre, il film “Splash – Una sirena a Manhattan”, che aveva ottenuto un grande successo e che aveva una protagonista bionda. Per la coda, invece, inventarono una nuova tonalità di verde acqua che venne definita “Ariel” in suo onore. Rimane ancora un mistero, però, la scelta di quell’azzurrino per il costume, scelta molto discutibile.
Originariamente, nei disegni preparatori Ursula era rappresentata come un pesce-scorpione, con molti pungiglioni e spine. Dato che nella storia, oltre al nome, non era descritto nemmeno l’aspetto, i disegnatori si sono presi alcune libertà nell’immaginarla. Alla fine si sono ispirati alla drag queen Divine, di cui hanno ripreso i capelli bianchi, e le hanno dato la metà inferiore di un polpo, con sei tentacoli nero violacei. Quale fa più paura tra le due versioni?
Ma chi sono quelli tra la folla? Eh già, si tratta proprio di Topolino, Paperino, Pippo e Kermit! Si sono intrufolati anche loro alla corte del re Tritone. Come spesso succede, anche qui troviamo un’autocitazione dei propri personaggi da parte della Disney. Ve ne sono dappertutto, più o meno riconoscibili, come Rapunzel che si reca all’incoronazione di Elsa in “Frozen” o il genio della lampada che per un momento prende le sembianze di Pinocchio in “Aladdin”.
Avevate notato che il pesciolino Flounder quando parla del gabbiano Scuttle si trasforma fisicamente in lui? Inizialmente, l’inseparabile amico di Ariel doveva avere più spazio nella storia, come ad esempio in una scena dove si scontra con uno squalo, ma poi la sequenza è stata tagliata.
Per l’animazione del naufragio e della tempesta scatenata da Ursula, i disegnatori si sono ispirati alla altrettanto terribile scena della balena di Pinocchio che esce dall’acqua del mare, pronta a inghiottire il povero burattino. Che dite? Quale scena è riuscita meglio?
Avete presente la danza del simpatico equipaggio di Eric? I volti della maggior parte dei marinai sono caricature dei membri dello staff! All’inizio, infatti, cantano proprio di “voler raccontare una storia che parla del grande oceano blu e di una sirena bellissima”. Razoul Azadani, noto collaboratore della Walt Disney, balla scatenato sopra ad un barile. Un’idea carina per far parte anche loro della storia!
Il finale, in cui la sposina si riappacifica con il Re del Mare, ha commosso milioni di persone, tra grandi e piccini. Ha spinto, addirittura, un poliziotto del New Jersey a chiamare la figlia per recuperare il rapporto con lei. Questo padre, commosso, ha scritto poi una lettera per ringraziare il regista Ron Clements e raccontare la sua storia. E poi dicono che i cartoni siano solo per bambini!
Per chi non lo sapesse, è possibile incontrare la Sirenetta: si trova a Copenaghen. Nel 1909 era stata collocata questa statua in bronzo su uno scoglio all’entrata del porto danese, ma nel corso degli anni ha subito numerosissimi atti vandalici, per cui è stato necessario sostituirla con una copia. Ve n’è una riproduzione a Solvang, in California, e vi sono numerose sculture che le assomigliano in Nuova Zelanda, Thailandia e Ischia.
Silvia, 19 anni, amante dell'arte e aspirante giornalista: da piccola si rifugiava nei libri per capire meglio la realtà. Ora preferisce raccontarla.
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