24 film da vedere sul Giorno della Memoria
24 film tra cui scegliere per trascorrere il Giorno della Memoria con il cinema, in dvd, blu-ray o sulle piattaforme di streaming.
24 film tra cui scegliere per trascorrere il Giorno della Memoria con il cinema, in dvd, blu-ray o sulle piattaforme di streaming.
Quali sono i film che parlano di argomenti inerenti al Giorno della Memoria? Ben prima dell’istituzione di questa giornata in Italia, sono tante le pellicole che nel Belpaese o a livello internazionale, si sono concentrate ad analizzare o semplicemente a raccontare l’Olocausto, la persecuzione degli ebrei e di altre numerose minoranze (tra cui rom, testimoni di Geova, prostitute e omosessuali).
Naturalmente, prima di molti film vengono i libri. E in tanti hanno pensato di tradurre in immagini quelle parole che raccontavano di orrore, genocidio e una tragedia che pur presentandosi successivamente “in forme più sottili”, come fa dire in Hannah e le sue sorelle Woody Allen a uno dei suoi personaggi, non ha mai avuto pari nella storia: nessuno come i nazisti ha infatti pensato, progettato e realizzato la soluzione finale per un intero popolo con una simile portata – e simili ripercussioni a livello internazionale.
Per citare sempre Woody Allen, regista ebreo per cui l’Olocausto è un tema fondamentale, benché la sua famiglia non ha vissuto in Europa a partire dal XIX secolo, “la commedia è tragedia più tempo”. E dopo circa 50 anni dalla rivelazione dei campi di concentramento alcuni registi e sceneggiatori hanno iniziato a parlare di Shoah attraverso un sorriso. Se non avete mai visto uno di questi film, non vi indignate: la commedia non cela mai l’orrore, anzi lo rende più evidente agli occhi dello spettatore sensibile al tema. E forse anche a qualcun altro.
La Storia va insegnata ai bambini perché si spera sempre che le future generazioni sappiano capire di più e meglio di quelle che le hanno precedute. Ma un film a volte può essere il modo migliore per raccontarla, anche se la narrazione creativa non sempre aderisce perfettamente alla realtà: una pellicola però può creare quel legame emotivo con lo spettatore che la parola scritta su un manuale di Storia non sempre riesce a evocare.
Qui di seguito un po’ di film da cui partire per trascorrere il Giorno della Memoria con il cinema, in dvd, blu-ray o sulle piattaforme di streaming.
Di Roman Polanski è il biopic su Władysław Szpilman, pregevole pianista polacco di origini ebree che riesce a sfuggire al rastrellamento del ghetto di Varsavia. Ma il suo viaggio, anche se non si svolge nel campo di concentramento, non sarà più facile.
È ormai un grande classico: il regista Steven Spielberg ha raccontato così la storia vera di un imprenditore che è riuscito a ricorrere a un escamotage per salvare moltissimi ebrei dai campi di concentramento.
Di Giovanni Coda, con una struttura narrativa poetica, che alterna una lirica video alla narrazione di stralci dell’autobiografia di Pierre Seel. Questi fu un omosessuale internato nei campi nazisti a 17 anni, e quindi ha assistito all’omocausto, l’olocausto dei gay nei campi di sterminio. Il titolo fa riferimento al triangolo rosa che gli omosessuali maschi erano costretti a indossare nei campi.
Un altra pellicola sulla persecuzione nazista degli omosessuali, con la regia di Ferzan Ozpetek: ambientato negli anni 2000, è la storia di un anziano che ripercorre i giorni del rastrellamento del ghetto di Roma.
Rientra nel filone commedia. È la storia di un gruppo di ebrei che per scappare alle persecuzioni naziste organizza un treno per fingere di autointernarsi in un campo di concentramento, ma in realtà per fuggire in Palestina, la terra promessa. Durante il tragitto incontreranno un altro villaggio di ebrei che ha avuto la stessa idea, con scene davvero divertenti. Ma niente è come appare, quando la vera fuga è quella della fantasia che cerca di scacciare la realtà.
Di Roberto Benigni, anche questo nel filone commedia. È la storia di una famiglia di ebrei che viene interamente internata in un campo di concentramento – anche la madre, che non è ebrea e che si fa internare volontariamente per non separarsi dal figlio e dal marito.
Il padre cercherà non solo di salvare il figlio Giosuè dall’orrore, ma anche di non fargli capire che cosa sta accadendo. E lo farà inventando una sorta di gioco per sopravvivere.
Commedia fantasiosa ambientata nel 1944. Hitler viene presentato come un uomo al declino, che non riesce più a tenere un discorso in pubblico. Per cui Joseph Goebbels decide di ricorrere all’aiuto del migliore attore su piazza, Adolf Grünbaum, che però è un ebreo rinchiuso in campo di concentramento.
Grünbaum viene fatto uscire e sulle prime cerca di ottenere dei privilegi per i suoi famigliari e salvare loro la vita. Poi, dopo un primo momento di empatia verso Hitler, capisce che c’è una sola cosa che può e deve fare: ucciderlo.
Una storia fantasiosa, firmata da Quentin Tarantino. Un gruppo di ex militari ebreo-americani perseguitano i nazisti, mentre Shoshanna Dreyfus, l’unica scampata alla morte della sua famiglia per mano dei tedeschi, cerca la sua “vendetta ebrea”.
È un film di Alan J. Pakula ambientato nel 1947. Una donna di nome Sophie è al centro di un triangolo amoroso con il suo compagno e un giovane conosciuto da poco. Quest’ultimo conoscerà la sua storia: Sophie è figlia di un accademico polacco sostenitore del Reich. Viene chiusa con i suoi figli in un campo di concentramento e cerca di sopravvivere come può. Ma a un certo punto dovrà fare una scelta impossibile.
Si tratta di un fondamentale documento sull’omocausto. È un documentario del 2000 con la voce narrante di Rupert Everett nell’originale: racconta di come gli omosessuali siano stati perseguitati e uccisi dai nazisti, che li fecero rientrare nella loro “soluzione finale”.
Tratto dal romanzo di Primo Levi e con John Turturro. Ci sono delle parti della Storia che vengono scarsamente raccontate, come per esempio il lungo viaggio a piedi degli internati nei campi prima di riuscire a tornare a casa. Questo film parla dell’argomento.
Di Lina Wertmüller con Giancarlo Giannini. Il protagonista è un uomo che cerca di tirare a campare. Dopo aver commesso un omicidio, viene internato in manicomio e poi chiamato in guerra. Essendo disertore, viene internato in campo di concentramento, dove fa qualunque cose, anche le più moralmente abiette, per sopravvivere. L’omicidio di un amico però lo farà riflettere su quanto sopravvivere gli abbia fatto perdere l’ultimo brandello di umanità.
Un classico di Charlie Chaplin: l’orrore nazista tradotto con gli occhi di un dittatore che si pente. È un film del 1940: nessuno sapeva ancora dei campi di concentramento, che a quel tempo venivano iniziati a essere progettati e costruiti in maniera rudimentale.
Di Gillo Pontecorvo, è la storia di una donna internata nei campi che diventa kapò. Ma invece che abbracciare l’abiezione, la donna decide di organizzare una massiccia fuga.
Tratto da un romanzo, è la storia di un bimbo, Bruno, figlio di un gerarca nazista che dirige un campo di concentramento, e della sua amicizia con Shmuel, che è un coetaneo internato nel campo.
È un film polacco che racconta la storia d’amore e i ricordi di un intellettuale polacco e una giovane ebrea scampati all’Olocausto.
È la storia di un bambino che riesce a sopravvivere a persecuzioni e al campo di concentramento. Ma i suoi genitori non riescono a vedere che crescerà e diverrà uno scienziato.
La storia è ambientata anni dopo la liberazione dei campi. Due donne sono in crociera: una è stata guardiana per i nazisti, e crede che la seconda sia stata una prigioniera di Auschwitz.
Un’altra vicenda di re-incontro. Una sopravvissuta ai campi e il suo carnefice nazista che la stuprò si incontrano negli anni ’50. Lui è il portiere di notte in un albergo. Tra i due nasce una relazione sessuale a sfondo sadomaso, al centro una vicenda intricata che svela un fitto sottobosco di nostalgici del nazismo che cercano di rialzare il capo e riprendere il potere.
È uno dei cosiddetti film naziexploitation, che mescola erotismo e splatter. Si tratta di una sorta di parodia del nazismo, che racconta la rincorsa ai piaceri più infimi a tutti i costi, fantasiosa ma che ci riconnette in effetti con l’orrore. Perché quello che è accaduto nei campi è stato abietto e infimo.
Chiudiamo questo elenco con gli orrori del fascismo italiano raccontati al cinema. Nazismo e fascismo operarono infatti insieme con grande disprezzo della vita umana, al contrario di quanto affermano i revisionisti. Questo film parla di un consesso di gerarchi che si riuniscono per dare vita a iniziative violente verso alcuni giovani sequestrati a questo scopo.
Ancora un film sul fascismo e sulla persecuzione delle minoranze, diretto da Ettore Scola con Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Nel giorno dell’arrivo di Hitler a Roma, tutti vanno all’adunata, tranne due persone in un grande condominio: una donna, intrisa di propaganda, rimasta a casa per rassettare, e un intellettuale che sta per essere mandato al confino perché omosessuale. Il fascismo teorizzava infatti che non ci fossero omosessuali maschi sul territorio italiano, ma di fatto questi venivano mandati al confino.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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