29 Febbraio: Ecco le Curiosità e Tutto Quello che C'è da Sapere sull'Anno Bisestile
Buongiorno, amiche, oggi è il 29 febbraio! Non vi dice nulla questa data? Allora venite con noi a scoprirne tutti i segreti e le curiosità!
Buongiorno, amiche, oggi è il 29 febbraio! Non vi dice nulla questa data? Allora venite con noi a scoprirne tutti i segreti e le curiosità!
Buongiorno amiche, oggi è il 29 febbraio! “E quindi? – Potreste pensare voi – Non è altro che un faticosissimo lunedì come tutti gli altri”. Sì, vero, almeno in parte. Sul fatto che sia un faticosissimo lunedì non ci sono dubbi, ma è anche il segno che il 2016 è un anno bisestile. “E quindi?”. Quindi, anche per alleggerire questo faticosissimo lunedì, abbiamo deciso di scoprire insieme a voi qualche curiosità sull’anno bisestile!
Anzitutto, visto che stiamo parlando del 29 febbraio, la peculiarità che più immediatamente balza all’occhio di un anno bisestile è il fatto che abbia un giorno in più che tecnicamente serve per compensare una questione astronomica. La Terra, infatti, per compiere un giro completo attorno al Sole, impiega 365,2422 giorni, vale a dire, rispetto ai 365 giorni del calendario, circa 6 ore in più ogni anno (5 ore, 48 minuti e 46 secondi lungo per essere esatti). Che, moltiplicate per 4 anni, fanno una giornata. Ed ecco svelato il motivo per cui l’anno bisestile ha cadenza quadriennale. Non a caso gli anni bisestili sono quelli divisibili per 4 e, se finiscono per “00”, devono essere anche divisibili per 400 per essere bisestili.
Una delle incognite relative all’anno bisestile che ci portiamo dietro sin dagli anni della scuola è relativa ai festeggiamenti di coloro che sono nati il 29 febbraio (c’è una probabilità su 1.461). Ovviamente, purtroppo, non invecchiano ogni quattro anni: come tutte noi, maturano di anno in anno. Ma non avendo, 3 volte su 4, un giorno preciso per festeggiare, possono celebrare il compleanno a loro scelta il 28 febbraio o l’1 marzo. Che è un po’ ciò che succede ai santi del giorno – sant’Augusto Chapdelaine, sant’Ilaro Papa, sant’Osvaldo di Worcester – che, in un anno non bisestile, vengono accorpati nel calendario ai “colleghi” del 28 febbraio. I nati il 29 febbraio sono una sorta di rarità, tanto che sono nati dei club appositi per riunirli. Uno, il Club Mundial de los Bisiestos, è stato fondato vent’anni fa e chiama a raccolta i suoi adepti ogni quattro anni nella città di San Sebastian per una grande festa: nel 2012 c’erano 500 persone. Negli Stati Uniti, invece, chi nasce in un anno bisestile – i cosiddetti leapers, ossia “saltatori” – viene accolto sotto il tetto di The Honor Society of Leap Year Day Babies: in questo caso parliamo di un club virtuale e gratuito che interconnette le storie di 10mila persone. Curiosità delle curiosità: c’è una famiglia, quella dei Keogh, che vede tre generazioni – dal nonno Peter Anthonhy al figlio Peter Eric sino alla nipote Bethany Wealth – tutte nate il 29 febbraio. Meriterebbero un club a sé, non pensate?
L’anno bisestile è carico di leggende popolari. Una delle più note – incarnata dal detto “Anno bisesto, anno funesto” – è che gli anni bisestili portino sfortuna, mentre alcune culture prescrivono addirittura cosa si dovrebbe o non si dovrebbe fare il 29 febbraio. Per una leggenda irlandese, per esempio, il 29 febbraio era il giorno in cui le ragazze potevano chiedere in sposo il proprio fidanzato e qualora l’uomo rifiutasse era tenuto a pagare pegno.
Il calendario bisestile venne introdotto da Giulio Cesare – o, meglio, dal suo astronomo, Sosigene – nel 46 a.C., riformando l’allora vigente calendario giuliano. Prima di quel momento, i Romani facevano riferimento a un complesso calendario di 355 giorni cui veniva aggiunto un mese di 22 giorni ogni quattro anni. Il motivo per cui il giorno in più viene aggiunto proprio nel mese di febbraio si deve all’ego dell’imperatore romano Cesare Augusto, pronipote del già citato Giulio Cesare. In primis, febbraio, con i suoi 28 giorni, è il mese più corto dell’anno. E lo è per la vanità di Augusto: nel calendario originale giuliano, febbraio aveva 30 giorni. Il mese con il nome di Giulio Cesare, luglio, aveva 31 giorni, mentre il mese che prendeva il nome di Cesare Augusto (agosto) contava soltanto 29 giorni. Augusto non poteva accettare che il mese dello zio avesse ben due giorni in più del suo, così ne ha “rubati” due da febbraio e li ha aggiunti ad agosto per renderlo della medesima lunghezza di luglio.
Bene, amiche, queste sono solo alcune delle leggende e delle curiosità che avvolgono l’anno bisestile e il 29 febbraio. Quante ne conoscevate? Ne sapete altre? Nel caso raccontatecele!
Scrivo perché è l'unico modo che conosco per dire, raccontare e raccontarmi senza dover parlare.
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