L’Italia si sa, è terra di giardini. Qui l’arte di quello che ha preso il nome, universalmente, di “giardino all’italiana” esprime il meglio di sé. Sono sempre più persone ad ammirare questo fenomeno storico, geografico e culturale – in particolare quando c’è anche la possibilità di visitare ville private con le Giornate Fai di Primavera. Ma l’Italia è anche terra di labirinti, spesso fatti di siepi, posti in questi giardini all’italiana, altre volte di pietra, perfettamente inseriti in un contesto architettonico antico e suggestivo. Ma quali sono i labirinti in Italia da non perdere?
Abbiamo raccolto informazioni su una serie di labirinti in Italia, da Nord a Sud, perfetti per una gita fuori porta o un viaggetto più lungo. Il labirinto è una struttura che rientra nell’idea dell’indovinello, dell’enigma per cui noi italiani abbiamo una vasta tradizione, sia letteraria sia architettonica – si veda per esempio il cosiddetto Parco dei Mostri alle porte di Viterbo. Il labirinto è però qualcosa di più complesso di un indovinello mentale: si entra, si effettua un percorso e si cerca di uscire, sperando di non perdersi.
Per noi che veniamo dalla cultura greca, il labirinto per antonomasia è quello che Minosse fece costruire nel palazzo di Cnosso a Creta. In quella struttura vi era chiuso il Minotauro, nato dalla parafilia della moglie Pasifae – posta all’interno di una struttura a forma di mucca – con un toro, e quindi metà animale e metà uomo. Come narra il mito, un solo uomo, Teseo, riuscì a risolvere l’enigma, ma non senza l’aiuto di Arianna, che gli diede un filo per orientarsi. La storia non finisce bene per i fan della relazione tra Teseo e Arianna: lei viene abbandonata, ma trova conforto tra le braccia di Dioniso.
Ma sfogliamo insieme la gallery per conoscere le bellezze dei labirinti in Italia.
Labirinto della Masone
È inserito in un parco culturale che si trova a Fontanellato, in provincia di Parma. Si può visitare tutti i giorni dalle 10,30 alle 19 (info al numero 0521 827081). È il più grande del mondo ed è composto da siepi in bambù. A realizzarlo è stato Franco Maria Ricci, che scrive sul sito del parco:
Com’è noto, quando fece costruire il suo Labirinto, che era una prigione, Minosse nutriva intenzioni cupe e crudeli; io immaginai un equivalente addolcito, che fosse anche un Giardino, dove la gente potesse passeggiare, smarrendosi di tanto in tanto, ma senza pericolo.
Labirinto del castello di Masino
Si trova a Caravino, in provincia di Torino. È aperto dal primo marzo al 10 dicembre, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, ma nei festivi da giugno a settembre chiude un’ora dopo. Il labirinto ospita siepi e carpini. Appartiene al patrimonio Fai, che lo acquistò da Luigi Valperga di Masino.
Labirinto di Krankelhof
Nella tenuta di Erlebnis Kränzelhof a Cernes in Alto Adige, si trovano alcuni labirinti – di cui uno “vinicolo” e un labirinto a spirale (in foto). Info sulle aperture al numero: 0473 56 45 49. Scrive sul suo sito il proprietario:
Il giardino è nato dal desiderio di creare qualcosa di duraturo – per me e per la mia famiglia, ma anche per tutti coloro che vi passeggiano e si vogliono raccogliere.
Labirinto di Villa Barbarigo
Il labirinto è contenuto in un giardino nel seicentesco palazzo di Valsanzibio, in provincia di Pordenone, anticamente appartenuta a Francesco Zuane Barbarigo, che la fece costruire. Nel labirinto sono ospitate migliaia di piante di bosso e simboleggia il cammino da intraprendere verso la perfettibilità. È aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19, ma nel fine settimana si fa orario continuato.
Labirinto Borges
Alle porte di Venezia, si trova questo labirinto dedicato al poeta argentino Jorge Luis Borges, appassionato di queste strutture – per lui un simbolo dell’uomo alla ricerca della verità. Lo realizzò Randoll Coate, ispirandosi al racconto Il giardino dei sentieri che si biforcano. Si può visitare solo sabato e domenica dalle 10 alle 17.
Labirinto di Parco di Sigurtà
Si trova a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona ed è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18 (info al numero 045 637 1033). Progettato dal conte Giuseppe Inga Sigurtà con la collaborazione di Adrian Fisher, è stato inaugurato nel 2011 e consta di oltre 1500 piante di tasso su una superficie di 2500 metri quadrati. Al suo centro c’è una torre ispirata a quella presente nel Bois de Boulogne.
Labirinto del castello di San Pelagio
Si trova a Carrara San Giorgio, in provincia di Pordenone. Il castello ha origini medievali, ma ci abitò anche Gabriele D’Annunzio – le sue stanze sono rimaste immutate, per la gioia di tutti gli ammiratori della sua poesia. In realtà i labirinti sono due: uno con un Minotauro in pietra e l’altro con gli specchi che è ispirato alle opere di D’Annunzio – e ai suoi doppleganger letterari. Le informazioni relative a visite ed eventi sono sul sito ufficiale.
Labirinto di Villa Pisani
Si trova a Stra, in provincia di Venezia ed è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12,45 e dalle 16,30 alle 19,15, tranne la domenica in cui è previsto l’orario continuato dalle 10 alle 16 (info al numero 049 502074). Il labirinto si trova all’interno di un museo nazionale e fu realizzato da Girolamo Frigimelica de’ Roberti. È un labirinto molto famoso per gli appassionati di enigmistica: vi si faceva entrare una donna, mentre tre cavalieri avrebbero cercato di raggiungerla da 3 differenti ingressi. Il palazzo fu usato da Pier Paolo Pasolini perché vi girò il suo Porcile. Tutti i dettagli sono sul sito ufficiale.
Labirinto di Fiumara d'Arte
Si trova a Castel di Lucio, in provincia di Messina, all’interno del più vasto complesso culturale che prende il nome di Fiumara d’Arte, e prende il nome di Labirinto di Arianna. Fu realizzato da Italo Lanfredini, che scrive sul suo sito:
La scultura la cui forma è un simbolo archetipo, il labirinto, è un percorso fisico, ma anche interiore, che è impossibile non attraversare tutto una volta entrati. L’opera è collegata al passato, alla cultura classica, alla nascita, ai primi insegnamenti della vita. Attraverso un varco naturale si entra nel labirinto e si esce dal labirinto, così come nel tempo l’uomo è entrato ed uscito dalla scena. Chi entra nel labirinto, si pone domande che riguardano la propria esistenza, in un posto ed in una dimensione a-temporale, in cui è impossibile interrogarsi.
Labirinto del castello di Donnafugata
Alle porte di Ragusa, si trova il castello di Donnafugata, dove il barone Corrado Arezzo de Spuches di Donnafugata fece costruire questo labirinto per sollazzare i propri ospiti. Fu realizzato con muretti a secco, e riproduce le fattezze del labirinto di Hampton Court, nei pressi di Londra. All’ingresso c’è un custode molto speciale: un soldato in pietra. Il castello è molto famoso per via dell’ambientazione nei film del Commissario Montalbano, ma lo si vede anche in una scena de Il racconto dei racconti (quella dei due “gemelli” albini che fuggono dalla “regina” Salma Hayek).
Labirinto di Villa Lante
Si trova Bagnaia, in provincia di Viterbo. È presente almeno dal 1609. È molto semplice da risolvere e ospita la fontana dei Mori del Giambologna.
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