11 volte in cui Madonna è stata assolutamente scandalosa
L'hanno definita "regina delle provocazioni", ma in realtà Madonna è l'icona per eccellenza del'empowerment femminile, quello delle donne che sanno esattamente cosa vogliono, anche nel sesso.
L'hanno definita "regina delle provocazioni", ma in realtà Madonna è l'icona per eccellenza del'empowerment femminile, quello delle donne che sanno esattamente cosa vogliono, anche nel sesso.
*** Aggiornamento del 19 luglio 2022 ***
A 64 anni Madonna è ancora la regina della trasgressione; la popstar ha postato recentemente alcune foto sul suo account Instagram, combattendo contro la censura del social che aveva precedentemente rimosso le immagini perché si vedeva una parte di capezzolo.
Ultimamente Lady Ciccone ha anche pensato di trasformare la sua vagina in un’opera d’arte 3D; l’ennesima geniale provocazione di una star che in quarant’anni di carriera ha fatto dello scandalo un vero e proprio marchio di fabbrica, come vi raccontiamo nell’articolo originale ches segue.
*** Articolo originale ***
Negli anni Ottanta, quando la sua carriera e il suo immenso talento da vero istrione esplosero sorprendentemente, Madonna era considerata l’apoteosi della trasgressione, tutto ciò che poteva essere giudicato “scandaloso, sconveniente” e che doveva essere taciuto sotto la coltre di perbenismo di una società ancora scossa dalle rivoluzioni dei figli dei fiori e dell’amore libero.
Miss Ciccone, che di nome, a dispetto di quanti molti pensino, fa veramente Madonna (come la madre, Madonna Louise Fortin) era l’emblema dei tabù da abbattere, con i suoi espliciti riferimenti al sesso, all’erotismo, con le sue movenze giudicate dai moralisti al limite dell’osceno, e per quel rapporto sempre così controverso con la religione, tale da rasentare la blasfemia.
Del resto, non poteva essere altrimenti con un nome di chiara ispirazione cattolica, tradizione che lei ha proseguito scegliendo, per la sua primogenita, un nome altrettanto importante: Lourdes Maria, che oggi sembra seguire le orme materne in fatto di trasgressione, anche se, nel suo caso, per ora è limitata alla scelta di non depilarsi.
Oggi Madonna, all’alba dei 63anni portati in maniera assolutamente egregia, non è solo un’icona per tutte le generazioni di popstar seguenti, da Lady Gaga in poi, cresciute nel suo solco, non solo musicale ma anche e soprattutto dal punto di vista del carisma e della personalità: è soprattutto la rappresentazione più vivida e forte di un donna che ha fatto della libertà, ideologica, morale e anche sessuale, il suo punto fermo, l’emblema dell’empowerment femminile che porta alla piena consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
È, anche, la voce di milioni di donne che hanno combattuto contro i no, contro le avversità, i drammi, per riscoprirsi più forti e sensazionali di prima.
Nel 1978 subì uno stupro, appena ventenne, nei pressi della scuola di danza newyorchese che frequentava, episodio che confessò solo molti anni dopo e su cui disse, come riporta Wikipedia
Sono stata stuprata. Fu un’esperienza devastante, ma che mi ha fatto diventare più forte. È accaduto molto tempo fa e con il passare degli anni sono venuta a patti con quella storia e sono riuscita a superare lo shock.
Quando, nel 2016, ricevette il premio come “donna dell’anno” ai Billboards Awards le sue parole lasciarono stupito e ammirato il pubblico presente.
Dico grazie a chi ha dubitato di me, a chi mi ha detto che ‘non avrei potuto o dovuto’ – disse in quell’occasione la star – è grazie alla loro perseveranza che io sono diventata più forte, che sono diventata la guerriera che sono oggi.
Lei, che proprio durante quel discorso ha ammesso di non aver iniziato a fare musica per diventare un modello culturale né per parlare di femminismo, ma solo perché voleva cantare, oggi invece riconosce l’importanza che la sua figura ricopre per milioni di giovane donne, e il ruolo fondamentale e potente di ispirazione che ha per le giovanissime, ancora adesso, a distanza di quasi quarant’anni dall’esordio nel mondo musicale.
Il carattere, chiaramente, è il suo punto forte, come ha fatto ben capire – casomai ce ne fosse ancora bisogno – anche rispondendo alle critiche degli haters a un video di backstage sulle prove in corso per l’ultimo tour, il Madame X Tour, dopo l’uscita dell’omonimo album, Madame X appunto, il quattordicesimo della sua carriera.
La ‘polizia di Instagram’, anche conosciuta come ‘bigotti misogini’, può andare a quel paese – ha scritto l’iconica popstar – La vostra paura di ciò che rappresento è palpabile, e il fatto che voi mi seguiate e vi prendiate del tempo per fare questi commenti è un segnale della vostra stupidità. Se non sono rilevante, allora dimostratelo. Smettetela di seguirmi.
Madonna “la scandalosa”, le cui mille provocazioni ripercorriamo in gallery, in realtà è stata l’antesignana di moltissime lotte per la libertà mentale, fisica e sessuale, per l’affermazione del diritto a vivere la propria vita senza seguire le regole che la società impone e a cui solo gli uomini sembrano poter sfuggire, a fregarsene dei pregiudizi e delle critiche per abbracciare una propria dimensione, quelle in cui ci si può permettere il lusso di essere soltanto, meravigliosamente, se stesse.
Nel 1984 la 26enne Madonna si presenta sul palco di Mtv per cantare, in abito da sposa, quello che è diventato un inno alla liberazione sessuale: Like a virgin. Allusioni, doppi sensi, ironia, divertimento e sesso sono raccolti in questo successo, che urtò la sensibilità di vari gruppi iper tradizionalisti promotori della famiglia, i quali cercarono di proibirla, dicendo che la canzone spingeva al sesso prima del matrimonio.
Come, come dimenticare l’iconico reggiseno con coni firmato Jean Paul Gaultier indossato dalla divina nel corso del tour “Blonde ambition” del 1990? Praticamente impossibile.
Il pezzo unico è stato comprato da un acquirente privato nel 2013.
No, il testo della canzone decisamente non parla di chierichetti ma allude a un rapporto orale, mentre nel video Madonna si dimena scollacciata tra croci che ardono di passione, un santo afro che pecca tra le sue braccia e delle miracolose stigmate ricevute all’altare. Dev’essere stato un colpo per i cattolici, che in effetti decisero di scomunicarla, mentre Pepsi stracciò l’accordo pubblicitario da 5 milioni di dollari.
Nel 1990 Mtv la censura per il video super hot di Justify my Love, dove alle fantasie lesbo si aggiungono le immagini tra le lenzuola in compagnia dell’allora fidanzato Tony Ward.
Nel 1992 Madonna dimostra una volta di più di non avere inibizioni sessuali con il libro erotico Sex, con foto di Steven Meisel, in cui non manca proprio niente: dall’orgia con Naomi, agli orgasmi allo specchio fino all’autostop on the road a Miami.
Tra il 1992 e il 1993 Madonna mostra tutta la sua carica erotica anche al cinema, recitando in film come A letto con Madonna o Occhi di serpente di Abel Ferrara, passando per Body od Evidence, decisamente osé, dove fa coppia con Willem Dafoe.
Dal matrimonio con Sean Penn celebrato nel 1985 e finito quattro anni più tardi dopo un’accusa di violenza domestica, fino alle unioni con il personal trainer Carlos Leon, padre di Lourdes Maria, e il regista Guy Ritchie, con cui ha avuto Rocco, Madonna non si è fatta mancare niente; neppure una relazione con la modella attrice Jenny Shimizu (ex di Angelina Jolie) che ha dichiarato, nel 2007, di essere stata amante della cantante.
Agli MTV Award del 2003 Madonna ha fugato ogni allusione alla sua presunta rivalità con le nuove stelle del pop, Britney Spears e Christina Aguilera… Baciandole!
Al Coachella del 2015 Madonna baciò il rapper Drake che, però, non la prese… Benissimo!
Madonna è stata una delle prime star a rivendicare il diritto a non depilarsi, strada poi intrapresa da molte altre celebrity, compresa sua figlia Lourdes.
Dopo gli attentati jihadisti di inizio 2015 alla sede di Charlie Hebdo, Madonna vuole esprimere la sua solidarietà partecipando al format La boite à questions, una sorta di intervista doppia senza filtri. E, provocata dalla frase “Sei una regina delle provocazioni, dimostralo” la pop star ha simulato l’autoerotismo, mentre il vignettista ha mostrato le parti intime, subito censurate con la scritta Je suis Charlie.
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