
"Com'è possibile che io abbia 3 taglie totalmente diverse a seconda della marca?"

Vi è mai capitato di entrare in un negozio e chiedere la stessa identica taglia di pantaloni che state indossando e per qualche strano motivo non vi vanno? O troppo larghi o troppo stretti? E proprio da qui, in quel metro quadrato circondate da specchi parte la nostra confusione: “sarò ingrassata? Sarò dimagrita? Sapevo che la carbonara ieri sera dovevo evitarla.”
E invece non è assolutamente colpa vostra, né tanto meno della carbonara; la colpa è solo dell’industria della moda, che non impone regole standardizzate riguardo appunto la gestione delle taglie. Capita in Italia, ma anche in tutto il resto del mondo. La differenza nelle taglie non si trova solo tra brand con chilometri e oceani di mezzo, ma anche tra connazionali, tra vicini di casa, insomma, ogni brand ha la sua tabella per le taglie e non è assolutamente interessato a omologarsi con il resto del fashion system.
Nessuno di loro però che pensi a noi, povere malcapitate, che ogni volta dobbiamo provare minimo due taglie differenti, quando siamo fortunate, dello stesso capo, perché “dipende dalla marca”. Vale per i jeans, ma anche per la maglieria, per l’intimo e per le scarpe con il tacco. Non c’è capo d’abbigliamento che ci salvi da questa battaglia.
Anche una ragazza, utente Tumblr, ha provato a dar voce a questo disagio postando tre foto sue mentre indossa tre pantaloni, molto simili tra loro comprati tutti e tre lo stesso giorno ma con taglie completamente diverse e ovviamente provenienti da tre differenti brand. Questo collage è la prova reale che non siamo noi tutte a essere impazzite ma che esistono dei seri problemi con la misurazione delle taglie.
Di seguito, nella nostra gallery abbiamo riportato altri esempi postati sul social di “taglie sbagliate”; alcuni esperimenti a riguardo e alcune possibili motivazioni. Il nostro intento non è sicuramente quello di denigrare un brand, piuttosto che un altro, bensì quello di sensibilizzare riguardo a questa situazione, una grande pecca per l’industria della moda.
Sempre riguardo questo argomento, anche il mensile francese 60 millions de consommateurs ha realizzato un’inchiesta, facendo esperimenti tra vari brand.
Il risultato ottenuto paragonando pantaloni e camicie di diversi brand ma della stessa taglia è sorprendente: due paia di pantaloni taglia 40 (44 italiana) firmati Etam e Gap hanno ben 6,6 cm di differenza.
Ogni brand ha la sua idea di silhouette, che spesso coincide con quella del proprio target, per questo motivo ogni marchio ha le proprie specifiche taglie.
Si è inoltre scoperto che il consumatore spende più volentieri se può comprare una taglia più piccola. Quindi ultimamente i brand stanno inserendo dell’elasten nei tessuti così da poter aggiungere una taglia più “buona” sull’etichetta (non a casa chiamata vanity size) e far felici i propri clienti.
Caro H&M,
Stavo curiosando nel vostro negozio quando ho notato un paio di jeans, a soli dieci dollari e c’era la taglia 16 (in Italia coincide con una 48), io porto la 14 e ho pensato di provarli. Non è andata bene.
Sono sicura che siete a conoscenza del fatto che la 16 è la vostra taglia più grande (non considerando la zona delle taglie forti, molto limitata nel negozio, che non offre la diversità di stili che è invece disponibile nelle taglie piccole).
Non sono in sovrappeso (non che ciò dovrebbe avere importanza), e nonostante sia alta un metro e mezzo il mio corpo è in peso forma. E già abbastanza difficile per me trovare vestiti che mi stiano bene a causa della mia altezza, perché state creando jeans irrealisticamente piccoli? Sono troppo grassa per la vostra portata quotidiana? Dovrei accettare che la moda accessibile e di tendenza non sia per le persone come me?
Potreste riconoscere il top che sto indossando, è vostro ed è una taglia M.
Ciao Ruth,
Grazie mille per il tuo feedback. Ci dispiace sentire della tua recente esperienza in negozio. Noi vogliamo che i nostri clienti trascorrano bei momenti durante lo shopping e che lascino il negozio sentendosi a loro agio con il proprio corpo. Da H&M creiamo vestiti per tutti i nostri store in giro per il mondo, quindi le taglie possono variare a seconda dello stile, del taglio e della fabbricazione. Valutiamo tutti i feedback, prenderemo in considerazione i punti che tu e gli altri clienti avete sollevato.
Per piacere riguardate le vostre taglie perché sono assolutamente ridicole.
Sono una taglia 12 e ho un seno piccolo e oggi in un negozio H&M ho dovuto chiedere se ci fosse la taglia 18 di questo vestito. (E non c’era). Il vestito che indosso in questa foto è una taglia 16 e posso a stento respirare. Non solo tutto ciò è stato fastidioso perché volevo comprare questo vestito, ma anche perché molte donne prendono a cuore il numero di taglia che indossano. Se fossi stata una di queste ragazze, (fortunatamente non lo sono) richiedere una taglia 18 mi avrebbe seriamente devastato.
Quando ho chiesto se ci fosse la taglia 18 per questo vestito, l’assistente mi ha risposto “ah si devi aumentare di un paio di taglie con questo vestito” Un paio? Aumentare di tre o quattro taglie per un vestito dovrebbe farvi realizzare la necessità di rivedere tutte le vostre taglie!
In questo caso il colosso svedese ha deciso di rispondere traminte la parole di un portavoce, che al HuffPost Uk ha detto:
La nostra sola e unica intenzione è quella di disegnare e creare abiti che facciamo sentire i nostri clienti bene con se stessi, qualsiasi altro esito non è né nostra intenzione né desiderio. Le taglie di H&M sono globali e le taglie offerte nel Regno Unito sono le stesse offerte in altri 66 mercati in cui operiamo, online e offline. Siccome non c’è nessun obbligo globale sulla standardizzazione delle taglie, esse spesso differiscono tra brand e mercati. Il nostro dipartimento interno lavora secondo una media delle misure e delle dimensioni suggerite dai mercati dove lavoriamo. Le taglie di H&M sono continuamente riviste dal nostro dipartimento interno.
A complicar ulteriormente le cose si aggiunge anche “l’inganno” che le luci dei camerini proiettano sui nostri capi.
Nell’ottica di aiutare le clienti a scegliere al meglio taglia e vestito adatti a loro, questa iniziativa di Asos è molto lodevole:
Cosa ne pensi?